FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 06/01/23.
Articolo: "Il tablet non placa la rabbia dei bimbi. Anzi, la alimenta" di MARTINA SAPORITI.
Quando un bambino ha una crisi di rabbia o frustrazione, riuscire a calmarlo o aspettare che ci riesca da solo può essere faticoso. Per questo i genitori spesso si arrendono all'aiuto della tecnologia: un cellulare o un tablet e passa tutto.
Alla lunga, però, questa scorciatoia può rendere difficile ai bambini imparare a gestire le proprie emozioni, soprattutto nei maschi.
A sostenerlo, in uno studio pubblicato su Jama Pediatrics è un gruppo di ricerca dell'Università del Michigan coordinato dalla psicologa dello sviluppo Alison L. Miller.
Per sei mesi il team ha seguito oltre 400 bambini di 3-5 anni raccogliendo dati sulle loro reazioini emotive e al contempo sulla frequenza con cui i genitori utilizzavano device elettronici per calmarli nei momenti di crisi. Scoprendo che un uso frequente ("molto spesso", questa la risposta dei genitori al questionario) portava a disregolazione emotiva nei bambini: sbalzi di umore, impulsività, rapido passaggio da un umore triste a eccitato e viceversa.
Gli effetti negativi della tecnologia sulla gestione delle emozioni erano particolarmente evidenti nei maschi e nei bambini iperattivi, impulsivi o con un temperamento forte, che già faticano a gestire rabbia, frustrazione e tristezza.
Se la tecnologia è solo un "distrattore" che impedisce ai più piccoli di concentrarsi sulle emozioni , altre sono le strategie che i genitori dovrebbero adottare e incoraggiare: per esempio, aiutare i figli a dare un significato ai sentimenti che provano, anche solo categorizzandoli usando i colori ("rosso" per la rabbia, "blu" per la tristezza, "giallo" per la felicità); guidarli nel trovare il loro modo di calmarsi, magari scaricando le energie rabbiose ballando, saltando o cantando.
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