lunedì 16 gennaio 2023

DON CAMILLO. Guardati da chi ti plagia

 



FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.

GUARDATI DA CHI TI PLAGIA

Di tanto in tanto mi capita di pensare a quello straordinario patrimonio che è ognuno di noi. Un vero e proprio capolavoro, unico, irripetibile e inimitabile; un forziere stracolmo di tesori che in gran parte rischiano di restare sommersi. Non è questione di individuare chi è di più e chi di meno. Il più e il meno non riguarda il valore di ognuno di noi, ma la disponibilità a scoprire il nostro tesoro personale e ad attingervi.
E' questione di stima di sé; di intraprendenza ; di mettersi in gioco... tutto quello che porta a cercare dentro di sé le risorse. Più cerchi e più trovi. Più trovi e più ti viene voglia di cercare. E così via sempre  più in profondità.
Il tesoro che tu sei è un patrimonio che ti appartiene pù di tutte le cose che tu puoi possedere, perché è una ricchezza che  coincide  con la tua identità. Nessuno la può rubare perché  non è commerciabile né riciclabile. Solo tu la puoi gestire e renderla un beneficio per tutti. Nessun altro ti può sostituire in questo, nessuno lo può fare  a nome tuo. Se non la gestisci tu nessuno può attingervi, nessuno può beneficiarne.
Il primo pericolo che corre questo tuo patrimonio sei tu stesso: la tua pigrizia, la tua ignavia. Se non credi in te stesso, se ti perdi a rosicchiare la crosta di ciò che è più dolce, appariscente e a portata di mano, se ti perdi dentro nel rumore e nella confusione della massa, se hai paura usare un linguaggio diverso o di fare scelte diverse perché paventi di restare solo, se ti accontenti di essere un imitatore, una fotocopia di qualcuno o di qualcosa. Questo è l'unico serio pericolo che può seppellirti come patrimonio.
In tal caso il primo a perderci sei tu perché ti riduci a nutrirti di scarti fino a rovinare lo stomaco e a nauserti di tutto. Ma a perderci siamo anche tutti noi, la comunità umana tutta intera che resta privata della tua novità esclusiva.
C'è poi il pericolo di chi ti vuole plagiare e costringerti a pensare e a fare come vuole lui. Anche questo è un pericolo insidioso. Solo però se l'antidoto che possediamo è scaduto: si tratta del provvidenziale orgoglio che ti porta a reagire verso chiunque vuole importi qualcosa che non condividi. E' l'orgoglio capace di sfidare anche la morte, come succede in questi tempi in Iran in forma pubblica e coinvolgente, ma la cronaca dei nostri tempi ci presenta anche casi all'interno della vita familiare.
Chi plagia o impedisce alle persone di esprimere la loro identità è il peggior nemico del genere umano. E' come chi uccide o commette genocidi.
Però, purtroppo, non sempre ci rendiamo conto di questo perché i plagiatori non sempre agiscono in modo da urtare: in tal caso prima o dopo verrebbero resi inoffensivi, purtroppo però agiscono in modo subdolo, ricoprendo di miele la crosta amara che nasconde il vuoto.
Questi sono i più nefasti. Da  questi dobbiamo guardarci. Sempre!

                   
L'INTANGIBILE IO

Mentre mi guardo fisso allo specchio
penso alla vita che dentro mi pulsa
dal primo istante ad oggi che invecchio,
compagna fedele anche in trama convulsa.

Con lei son passato attraverso percorsi
spesso felici, a volte tortuosi,
che mi hanno segnato con gioie e rimorsi,
regali che per me son comunque preziosi.

Continua ad esser compagna intrigante, 
abile artista di scontri e di affetti,
per un'opera unica e affascinante
che uguale non trova per grazia e difetti.

Ciò che vale per me vale anche per tutti;
ognuno è uguale solo a se stesso
capace di produrre inimitabili frutti
dell'anima sua esclusivo riflesso.

Chi sfregia o sopprime anche solo un esempio
di una vita così unica e densa di senso,
profana e distrugge di Dio quel Tempio
nel quale il suo culto si svolge più intenso.

Chi pensa di uccidere in nome di Dio
o vuole impedire che chiunque si esprima,
dev'essere marchiato d'infamia e d'oblio!
Ma purtroppo succede ancor peggio di prima...

                                         don Camillo




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