lunedì 12 dicembre 2022

DON CAMILLO. Per tutto e per tutti c'è sempre il pro e il contro

 




FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.

PER TUTTO E PER TUTTI C'E' SEMPRE IL PRO E IL CONTRO

C'è un mio confratello, un prete straordinario che ammiro molto e vorrei assomigliargli almeno nel tacco delle scarpe.
Lui ha una capacità spiccata di comunicazione: sa intrattenersi con tutti; crea contatti con le famiglie; sa farsi voler bene...L'ideale per una pastorale moderna di "Chiesa in uscita" come dice Papa Francesco.
Eppure c'è chi dice di lui che è un buon tempone che si perde in chiacchiere ed è sempre in giro.
C'è un altro mio confratello che è uno sgobbone; è sempre indaffarato a fare qualcosa; non trascura il suo Ministero sacerdotale, però è sempre in tuta da lavoro; il classico prete operaio tanto caro soprattutto negli anni 70-80. Eppure c'è chi dice di lui che è un trafficone e farebbe meglio a dedicarsi di più ad incontrare la gente.
Difficile stabilire chi ha ragione o chi ha torto nell'esprimere questi giudizi, perché in tutti c'è una parte di verità e una parte di torto. "In medium stat virtus" sentenziavano gli antichi latini; cioè "la cosa migliore è la via di mezzo".
Ma nemmeno questa soluzione è inattaccabile, perché c'è sempre chi dice che "non senti né di me, né di te".
Non succede  solo nei confronti delle persone, del loro modo di essere o delle loro scelte, ma anche nei confronti degli avvenimenti  o delle condizioni in cui ci si trova.
Ad esempio: quest'estate il sole l'ha fatta da padrone. Un'estate ricca di sole e quanto di più bello si possa desiderare per il sogno di una vita all'aperto, all'aria libera. Però c'è stato il caldo e la siccità che hanno creato non pochi danni e preoccupazioni.
Se ci fosse stato qualche giorno di pioggia distribuito equamente nel corso dei mesi sarebbe stato l'ideale, però anche questo avrebbe avuto il suo contro perché avrebbe rovinato i programmi di qualcuno.
Tutto ha il suo "pro" e il suo "contro". Succedeva anche ai tempi di Gesù: suo cugino Giovanni Battista era un profeta austero in tutto: nel mangiare  e nel vestire; per questo qualcuno diceva di lui che era un indemoniato.
Di Gesù che invece partecipava ai banchetti mangiando e bevendo qualcuno diceva che era un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori.
Difficile smontare questi giudizi perché erano fondati su dati di fatto. Tutto dipende dallo stato d'animo in cui si trova chi esprime il giudizio e dai suoi interessi.
Se è mosso da empatia va a cercare le motivazioni profonde e scopre la positività anche di quello che sembra disdicevole.
Se è mosso da ostilità, anche se uno fa cose buone, si trova sempre una motivazione che le scredita: a questo punto la cosa migliore è "ascolta i giudizi di tutti, ma poi va dove ti porta il cuore".

                                            don Camillo

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