martedì 20 settembre 2022

DON CAMILLO. C'è sempre una prima volta...

 



FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.

C'E' SEMPRE UNA PRIMA VOLTA

Non mi era mai capitato. Però c'è sempre una prima volta.
Sono stato accusato di essere un codardo perché non ho il coraggio di allontanare dalle loro mansioni le persone che non corrispondono ai requisiti richiesti per una corretta gestione dei loro compiti.
A dir la verità mi è capitato di farlo in un paio di occasioni per comportamenti gravemente scorretti, ma, riguardo a quella decisione sono stato tacciato di mancanza di accoglienza e di spirito poco caritatevole; al di là di questo ci tengo a specificare che fin dall'inizio il mio stile è sempre stato quello di dare fiducia a tutti e di riconfermare sempre tutti nei loro incarichi, anche coloro che fin dall'inizio hanno fatto fatica ad accogliermi e mi hanno remato contro.
E di questa decisione non mi sono mai pentito. Anzi, proprio per questo ho imparato a conoscere persone squisite e preziose per la pastorale parrocchiale anche in chi aveva perplessità nei miei confronti.
Non credo che questa si possa qualificare come codardia. Per me ci vuole più coraggio ad accettare chi ti rifiuta e ad offrirgli nuove possibilità, che non a mandarlo fuori dai piedi.
Sempre la stessa persona, a raffica mi ha fatto un'altra accusa: quella di essere succube di qualcuno (e mi ha fatto nomi e cognomi) che, secondo lui comandano in parrocchia.
La cosa mi fa sorridere perché, purtroppo, chi mi conosce bene, sa che sono dominato da un orgoglio tale che, piuttosto che farmi dominare da qualcuno, mi lascio fare a pezzi. E' il mio peccato più grave dal quale cerco da una vita di correggermi, ma non ci sono ancora riuscito del tutto.
Quando assecondo le idee di qualcuno è perché le condivido e sono felice di trovare alleati leali sui quali poter contare. 
Approvare le idee e la rigorosità di gestione dei diversi ruoli non significa approvare tutto. Ognuno ha un suo carattere.
Come io devo correggere il mio orgoglio e cercare di essere più umile e paziente, ognuno deve cercare, con spirito evangelico, di modellare il suo carattere per renderlo più dialogante.
Questo è un cammino che si può fare insieme mettendo in atto il consiglio evangelico della correzione fraterna.
E' questa la strada nella quale io credo e sulla quale invito tutti a mettersi in cammino come pellegrini che hanno in cuore la stessa metà.

                                       don Camillo 


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