mercoledì 10 agosto 2022

SERGIO. Racconti. Quella volta che Gigi Valenti....

 



TORNEO DI CALCIO A 7 GIOCATORI 

Negli anni 60/70 del secolo scorso si svolgeva a Trescore B. all'oratorio nel pomeriggio della domenica nei mesi estivi il torneo di calcio a 7 giocatori. Era un torneo importante nella zona ed attirava molti  spettatori intorno allo spelacchiato campo parallelo alla via Ospedale.
Nella categoria liberi solitamente arrivavano in finale la squadra di Zandobbio e quella di Trescore B. del bar Cervo. Una squadra finalista arrivava con tutte le partite vinte, mentre l'altra con una sconfitta.
Quell'anno di grazia la nostra squadra, la Zandobbiese, era giunta in finale con tutte vittorie: quindi in caso di sconfitta nella prima partita, per stabilire il vincitore bisognava giocare un secondo incontro. Anch'io ero in campo per il nostro paese con il numero 9 sulle spalle ed ero anche il più giovane.
La partita doveva iniziare alle 16, ma già mezz'ora prima il rettangolo di gioco era circondato da almeno mille persone, non essendoci tribune. 
Se in quel momento i ladri avessero "visitato" Zandobbio, avrebbero sicuramente fatto un buon bottino, essendo spopolato per la PARTITA.
Ma entriamo in presa diretta nella cronaca.
L'aspettativa di zandobbiesi e trescoresi è enorme e la tensione si può tagliare a fette.
Altro fatto che ha alzato il livello di adrenalina negli zandobbiesi  sono i presunti favori arbitrali a vantaggio dei trescoresi nelle precedenti finali.
Se ben ricordo, i miei compagni erano Martinelli Giuseppe, detto Gepe, Plebani Giovanni, detto Gevane, Bellini Walter, detto Filèp. Chi fosse il portiere non me lo ricordo, mentre gli altri due solitamente erano di fuori paese e giocatori di categorie superiori. Mi vengono in mente i nomi di Corna, Ortelli, Cominelli, ma non saprei dire chi fosse in campo in questa partita.
Le due squadre entrano in campo accolte da un boato. Mi brillano gli occhi vedendo l'enorme cornice di spettatori che delimitano il terreno di gioco. Non è sicuramente una partita da affrontare con le gambe molli e questo vale anche per l'arbitro, che però non è molto alto di statura. Sento l'adrenalina salire a mille nelle vene e guardo Walter che mi sorride. Lui è un gladiatore, uno stopper alla Rosato. Chi non conosce i suoi tacchetti in tutta la provincia?
Inizia la partita in un silenzio tombale. Dura poco: basta che un trescorese entri duramente su Gepe che la torcida zandobbiese inviti l'arbitro a tirar fuori il cartellino giallo. Non avviene. Gli animi in campo si scaldano, trasmettendo il nervosismo agli spettatori.
La partita è equilibrata con belle azioni su entrambi i fronti. Ma alcune decisioni arbitrali non soddisfano pienamente i tifosi zandobbiesi che rumoreggiano.
Termina il primo tempo a reti inviolate.
Nell'intervallo i tifosi si scambiano opinioni e quelle dei tifosi zandobbiesi sono negative sull'operato dell'arbitro. Si sente dire: "Anche stavolta l'arbitro favorisce il Trescore" oppure "Questa volta se l'arbitro sgarra, non la passa liscia!"
Finisce l'intervallo.
I giocatori in campo soffrono il sole estivo e la stanchezza comincia a farsi sentire. Il risultato è sempre in parità ed ormai siamo mell'ultimo quarto.
Il nostro portiere mi lancia il pallone a metà campo ed io corro veloce verso l'area avversaria. Supero il mio difensore, entro in area ed il portiere mi affronta per rubarmi il pallone dai piedi. Quando l'estremo difensore sta per ghermirmi la palla con le mani, riesco a far passare la sfera di cuoio oltre, mentre il lui mi frana addosso, interrompendo la mia corsa. Il pallone lemme lemme esce di lato dal palo. E' un chiaro rigore!
Rimango a terra dolorante, mentre il portiere si rialza prontamente.
Mille persone stanno aspettando la decisione dell'arbitro, che non può essere che una: rigore!
Incredibilmente la giacchetta nera fa rimettere la palla da fondo campo.
Apriti cielo!
Una marea di gente si riversa sul terreno di gioco e il tifosi zandobbiesi iniziano la caccia all'arbitro. Il primo a raggiungerlo è Gigi Valenti, che con una mano lo prende per il collo e lo solleva da terra e con l'altra lo schiaffegga. Soddisfatto, lascia la presa, permettendo all'arbitro di rifugiarsi negli spogliatoi. La partita è interrotta. Nei giorni successivi gli organi disciplinari hanno dato partita persa allo Zandobbio, e anche la seconda è stata data persa. Oltre al danno anche le beffe.
Recentemente ho rammentato a Gigi Valenti l'episodio, del quale lui ha ancora memoria.


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