FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.
QUANDO LA LINEA E' SOVRACCARICA
Passeggiando di sera nelle vie dei negozi nei giorni scorsi che ho passato al mare, mi è capitato di raccogliere alcune premure di genitori e nonni nei confronti dei rispettivi figli o nipotini.
"Che cosa vuoi tesoro? Che cosa ti piace di più?...C'è anche questo...Guarda che bello".
"Che cosa vuoi tesoro? Che cosa ti piace di più?...C'è anche questo...Guarda che bello".
Di fronte al bambino che annuiva, la conclusione era:
"Te li prendo tutti e due...Sei contento?"
Questo mi ha portato a riflettere su quella tentazione forte di riempire i ragazzi di tutto ciò che a loro piace, e a volte anche di sovraccaricare con l'intento di renderli più contenti.
Credo che la motivazione immediata sia sempre solo questa: renderli più contenti possibile.
In realtà, però, vi è il forte rischio di un risultato diverso: quello dello stordimento o della confusione che non permettono di godere appieno del bene ricevuto.
Ammesso che la motivazione sia solo quella di veder contenti i figli o i nipoti...
Perché ci possono essere anche motivazioni nascoste meno nobili quali ad esempio l'intento di accaparrarsi la loro simpatia, o di risarcirli dell'attenzione o del tempo mancati, o di sentirsi buoni e generosi, o di convincersi di essere giovani e aperti...
In tal caso il "tesoro" è in realtà solo strumentalizzazione ad uso e consumo proprio dall'adulto che non si rende conto che la linea, quando è sovraccarica, salta.
Forse la mia è una riflessione strampalata che va oltre i limiti del possibile. Succede quando si ha troppo tempo per passeggiare e per pensare.
Meglio così.
don Camillo
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