giovedì 5 gennaio 2017

VIVERE INSIEME. Leggende metropolitane sulla migrazione

FONTE: "MISSIONARI SAVERIANI" DICEMBRE 2016.

Medici Senza Frontiere (MSF) ha lanciato "L'Anti-slogan", una speciale iniziativa online per sfatare le 10 principali leggende legate alla migrazione (vedi www.milionidipassi.it/antislogan). Ecco una sintesi.

  1. Ci portano le malattie. Non si ha memoria di un solo caso in cui la presenza di migranti sul territorio sia stato causa di un'emergenza di salute pubblica.
  2. Li trattiamo meglio degli italiani. Più del 70% dei richiedenti asilo vive in strutture straordinarie. I 35 euro al giorno vanno agli enti che gestiscono i centri, mentre solo 2,5 euro sono corrisposti al richiedente asilo.
  3. Aiutiamoli a casa loro. Nonostante sforzi e investimenti, i risultati sono ancora insufficienti. Gli aiuti internazionali da soli non bastano a consentire il rientro a casa in sicurezza di chi fugge.
  4. Ci rubano il lavoro. Le analisi esistenti mettono in evidenza la scarsa "concorrenzialità" tra lavoro straniero e autoctono. Inoltre, secondo l'Inps ogni anno gli "immigrati" versano 8 miliardi di euro di contributi...
  5. Vengono tutti in Italia. La maggior parte dei migranti non si "imbarca" per l'Europa. Degli oltre 65 milioni di persone costrette alla fuga nel 2015, l'86% è rimasto nelle aree più povere del mondo.
  6. Sbarcano i terroristi. La maggior parte degli affiliati ai gruppi terroristici coinvolti negli attentati in Europa era già presente sul territorio. I rifugiati non sono terroristi, ma vittime del terrore.
  7. Sono pericolosi. Studi internazionali negano una corrispondenza diretta tra l'aumento della popolazione immigrata e le denunce per reati penali.
  8. Non scappano dalla guerra. I motivi che spingono le persone a fuggire sono diversi e spesso correlati.
  9. Sono tutti uomini giovani e forti. Perché hanno una condizione fisica migliore per poter affrontare un viaggio, ma il numero di famiglie, donne e minori non accompagnati è in aumento.
  10. Hanno pure lo smartphone. I cellulari sono beni di prima necessità, sono il mezzo più economico per stare in contatto con i propri familiari.

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