giovedì 12 gennaio 2017

DON CAMILLO. A piccoli passi




FONTE: avvisi settimanali parrocchia di Albegno.

A PICCOLI PASSI (per un percorso che si prospetta lungo)

Nella settimana scorsa, con l'aiuto di alcuni volonterosi, ho tolto le varie statue che erano state collocate negli angoli degli altari laterali.
Si è trattato di un intervento suggerito dall'opportunità di alleggerire gli stessi altari laterali eccessivamente soffocati da troppe cose  per restituire ad essi stessi la loro semplice e bella linearità e la loro identità di altari dedicati.
C'è stata anche una motivazione legata alle disposizioni del Concilio Ecumenico II contenute nella costituzione "Sacrosanctum Concilium" (4/12/1963) riguardante il rinnovamento della liturgia. Al capitolo VII paragrafo 125 leggiamo così "si mantenga l'uso di esporre nelle chiese alla venerazione dei fedeli le immagini sacre. Tuttavia si espongano in numero moderato e nell'ordine dovuto, per non destare ammirazione nei fedeli e per non indulgere ad una devozione non del tutto retta".
Le statue sono state collocate non in un ripostiglio, ma in Sagrestia, esposte in modo da essere valorizzate. Verranno esposte di volta in volta in chiesa parrocchiale in corrispondenza con la festa liturgica del santo che rappresentano.
La statua di san Giovanni Battista resterà, invece, sempre esposta di fianco all'Ambone, poiché si tratta del nostro patrono.
Ho tolto dall'altare maggiore le candele e i fiori lasciandolo completamente libero perché l'altare è simbolo di Cristo: se lo carichiamo di ornamenti, questi finiscono per sminuire se non addirittura per soffocare questo intenso simbolismo che viene invece meglio esaltato dalla sua essenziale semplicità. I fiori e i ceri li collochiamo invece davanti all'altare stesso.
E' stato valorizzato l'Ambone: un altro riferimento importante della liturgia. E' il luogo dal quale si proclama la parola di Dio. Lo abbiamo riservato esclusivamente a questa finalità. Perciò tutto quello che è preghiera, o commenti, o riflessioni, o messaggi, viene letto dall'altro lato del presbiterio (per capirci meglio: dalla parte del battistero) dove abbiamo collocato un leggio semplice per indicare che la nostra parola è importante, sì, ma non quanto la Parola di Dio.
E' stato collocato di fianco al tabernacolo il cero liturgico che in tutte le chiese indica la presenza del Santissimo. E' significativo che solo di fianco al Tabernacolo sia acceso tale cero per indicare l'UNICITA' della presenza eucaristica. Davanti agli altari dei santi, invece, si possono accendere candele o lumini come gesto devozionale evitando di collocare ceri liturgici simili a quelli del Santissimo.
Sono stati tolti dagli altari laterali anche i fiori di plastica perché più che esprimere festa e vitalità, comunicano freddezza e immobilità. Tutto ciò che è finto non è adatto alla Chiesa. Piuttosto non si mette niente.
Infine abbiamo coperto con l'allarme tutti gli altari laterali oltre naturalmente all'altare maggiore. Questo, con lo scopo di lasciare aperta la chiesa tutto il giorno riducendo al minimo il rischio di furti sacrileghi.
Con il nuovo sistema di allarme scatta se si oltrepassa una certa linea; diversamente se ne sta tranquillo.
Non si tratta di interventi stratosferici, ma di piccoli accorgimenti per dare più vitalità alla liturgia stessa e recuperare il senso originale dei vari segni e dei gesti.
Così. a piccoli passi proseguiamo il cammino di fede in continuità con quello che si è già fatto e in previsione di quello che si farà in seguito.

                                          Don Camillo



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