venerdì 17 aprile 2015

DON CAMILLO. Aggiornamento sullo stipendio del parroco


FONTE: avvisi settimanali della Parrocchia di Cene.
 

Come ogni anno vi comunico volentieri un aggiornamento sullo stipendio che ricevo per il mio ruolo di parroco. Tale stipendio è composto da tre voci:
  • La prima è la retribuzione che è a carico della parrocchia e viene stabilito ogni anno per decreto del Vescovo in base agli abitanti della parrocchia stessa. Si ottiene moltiplicando il numero degli abitanti della parrocchia per 0,08; la somma a carico della Parrocchia anche per il 2015 rimane di € 342,00.
  • La seconda voce è a carico dell'Istituto Centrale Sostentamento del Clero che gestisce tutti i fondi che un tempo facevano parte del Beneficio delle parrocchie; e in più i fondi provenienti dai versamenti volontari per il sostentamento dei Sacerdoti (fatti con l'apposito bollettino che si trova in Chiesa) e parte dei fondi provenienti dall'8 per mille del gettito fiscale. Con questa seconda voce, l'Istituto completa lo stipendio del sacerdote portandolo ad un tetto che sia uguale per tutti (salvo gli scatti di anzianità ed il maggior onere di servizio) in modo che chi presta servizio nelle parrocchie più piccole non sia più svantaggiato di quello che esercita il ministero in parrocchie più grosse. La somma a carico dell'ICSC per il Parroco di Cene è di € 872,57.
  • la terza voce è composta dagli incerti, cioè, dalle offerte che i fedeli devolvono per la celebrazione delle SS. Messe per i propri cari o per le proprie intenzioni.
 
Vista la crisi che continua a colpire tante famiglie e viste le attuali difficoltà economiche della Parrocchia, già dagli ultimi mesi del 2011 ho rinunciato all'offerta per la S. Messa spettante al celebrante, lasciando così tutto il contributo alla cassa parrocchiale.
Il totale dello stipendio del parroco di Cene per il 2015 è di € 1.214,57 per 12 mensilità (non sono previsti né TFR, né tredicesima).
Le spese dell'automobile, usata in gran parte per il servizio pastorale, sono a carico del parroco che in cambio usufruisce dell'appartamento a titolo gratuito e, sempre per decreto del Vescovo, di metà delle spese della luce e del riscaldamento e per intero del canone fisso del telefono, con l'impegno di rimborsare alla Parrocchia le spese fatte per uso personale.
Ringrazio il Signore perché fino ad oggi non mi ha mai lasciato mancare niente e ringrazio anche la sensibilità di tante persone che nei modi più diversi si fanno sentire vicine.
Il mio desiderio è che tutto proceda sempre così perché mi sento veramente baciato dalla Provvidenza (come l'anno scorso, due anni fa, come....).

                                           D. Camillo


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