QUESTO POST E' STATO PUBBLICATO PER LA PRIMA VOLTA IL 22/04/14.
Su "L'eco di BERGAMO" del 14/04/14 è pubblicato un lungo articolo di Diana Noris, in cui si parla delle fontane e fontanelle (vedovelle) della città di Bergamo, che esistono o che esistevano, la cui mappa è stata fatta da Gianluca Licata, un giovane bergamasco studente dell'Accademia Carrara.
Tra l'altro si legge: "In occasione della Giornata mondiale dell'acqua abbiamo pensato a iniziative per sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell'acqua - spiega Massimo Bandera, assessore all'Ambiente del Comune di Bergamo -. La mappa è frutto di un lavoro certosino di Gianluca Licata, dove sono segnalate le fontanelle attive, quelle da attivare e le storiche, un segno importante che arriva da un giovane che si mette a disposizione della città. Con la bella stagione in arrivo e la loro riapertura, cercheremo di ripristinare ove possibile quelle chiuse.........".
Nelle mie passeggiate quotidiane transito spesso sulla strada che conduce al Santuario della Madonna della Neve ed odo sempre un gorgoglio: è l'acqua della sorgente del Sei.
Quasi sempre mi affaccio al muretto per vederla scorrere, ma una sera ecco una vocina che mi chiama:
"Viandante, che vedo spesso passare, vorrei parlare un poco con te. Sono la sorgente del Sei".
"Dimmi, cara amica".
"Sono triste, perché sono dimenticata. Penso con nostalgia a tanti anni fa quando donne, bambini, vecchi venivano a bere la mia fresca acqua durante i torridi mesi estivi.
Mi sentivo viva e importante. Poi mi avete in lunghi tratti imprigionata in un condotto sotterraneo e ritorno a vedere il sole nelle vicinanze del torrente Malmera, dove la mia acqua, ormai inutile, si mischia con l'altra.
Eppure io sono sempre generosa, anche quando la siccità estiva fa soffrire i campi.
Vedi questa valletta in cui scorro? Non so se la mia acqua è ancora potabile, ma questo luogo, all'ombra delle altissime piante che io disseto, potrebbe diventare un posto gioioso e di riparo dal caldo estivo se fosse pulito ed attrezzato.
Ritornerei ad essere viva, sentendo le voci dei bambini, delle mamme, dei papà, dei nonni e di tutti quelli che cercano serenità."
"Non so cosa dirti, cara sorgente, ma nella vita non bisogna mai dire mai."
Proseguo nella mia passeggiata serale e una domanda mi sorge spontanea:
"Possiamo recuperare questa storica sorgente, contribuendo così a concretizzare il fiume di parole che si odono e si leggono sulla preziosità di "sorella acqua"?"
"Non so cosa dirti, cara sorgente, ma nella vita non bisogna mai dire mai."
Proseguo nella mia passeggiata serale e una domanda mi sorge spontanea:
"Possiamo recuperare questa storica sorgente, contribuendo così a concretizzare il fiume di parole che si odono e si leggono sulla preziosità di "sorella acqua"?"
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