La sveglia suona alle 06.00, l'ora in cui devo prendere una pastiglia per arginare il mio nemico Parkinson.
Tuttavia ero già sveglio con il pensiero all'altro avversario molto più malleabile, Cuneo.
Vi domanderete perché ci tengo tanto al Collettivo Confusione. Principalmente perché ci gioca il mio caro nipote Marco Danesi. E poi ammiro l'impegno di Pasquale e la sua grande capacità organizzativa.
Mettiamolo in chiaro: anche se in questo post lo criticherò, il merito della sopravvivenza del Collettivo Confusione dopo la morte di Paolo è solo suo. Diciamo che anche lui, come tutti, ha dei limiti, anche se operare a Zandobbio è forse più difficile che altrove, poiché sono sicuro che la legge di Jante (chi volesse saperne di più guardi il post "La legge di Jante. Sergio che persona sei?" pubblicato il 21/04/2016) alberga anche nel nostro paesello.
Chiusa la parentesi, procediamo oltre perché la giornata è lunga e intensa.
Ore 7.30 colazione abbondante, perché non so quando pranzeremo.
Poi inizio dell'avventura con l'auto di Luigi che segue il pulmino della squadra per recarci a Santarcangelo di Romagna a una ventina di chilometri da Cesenatico.
Arriviamo al campo che la partita per il 3° posto Acireale - Roma è in pieno svolgimento.
L'incontro terminerà con il punteggio di
Tuttavia ero già sveglio con il pensiero all'altro avversario molto più malleabile, Cuneo.
Vi domanderete perché ci tengo tanto al Collettivo Confusione. Principalmente perché ci gioca il mio caro nipote Marco Danesi. E poi ammiro l'impegno di Pasquale e la sua grande capacità organizzativa.
Mettiamolo in chiaro: anche se in questo post lo criticherò, il merito della sopravvivenza del Collettivo Confusione dopo la morte di Paolo è solo suo. Diciamo che anche lui, come tutti, ha dei limiti, anche se operare a Zandobbio è forse più difficile che altrove, poiché sono sicuro che la legge di Jante (chi volesse saperne di più guardi il post "La legge di Jante. Sergio che persona sei?" pubblicato il 21/04/2016) alberga anche nel nostro paesello.
Chiusa la parentesi, procediamo oltre perché la giornata è lunga e intensa.
Ore 7.30 colazione abbondante, perché non so quando pranzeremo.
Poi inizio dell'avventura con l'auto di Luigi che segue il pulmino della squadra per recarci a Santarcangelo di Romagna a una ventina di chilometri da Cesenatico.
Arriviamo al campo che la partita per il 3° posto Acireale - Roma è in pieno svolgimento.
L'incontro terminerà con il punteggio di
Acireale - Roma 5 - 0
Ora tocca a noi: sono le 10.30 e la temperatura è sicuramente sopra i 30° con un sole che spacca le pietre.
Il gioco è subito spumeggiante con pregevoli azioni su un fronte e sull'altro.
Grandi parate di Luca e del portiere avversario.
Poi a metà tempo passiamo in vantaggio con il solito gol del giocoliere Patì.
Luca si supera con una sontuosa parata, imitato dal portiere cuneense poco dopo.
I piemontesi pareggiano con un tiro all'incrocio dei pali: 1 - 1.
Il nostro Vecchio tira fuori. Luca para e Alessio raddoppia: 2 - 1.
A pochi minuti dalla fine del 1° tempo Cuneo pareggia: 2 - 2.
Doppio fischio dell'arbitro e fine della prima frazione di gioco.
E qui succede il fatto che risulterà determinante per l'esito della partita, fino a questo momento equilibratissima.
Accade che l'allenatore avversario invita i suoi atleti ad andare negli spogliatoi.
L'intento è palese: sottrarsi al calore intenso emanato dal campo sintetico e idratarsi con bevande fresche.
Dalla tribunetta chiamo Pasquale, che mi guarda, e lo invito a portare i nostri giocatori negli spogliatoi e di uscire per la ripresa del gioco dopo Cuneo.
E' una mossa, oltre che corroborante, anche psicologica.
Resto incredulo nel vedere la sua totale inerzia nel dare disposizioni ai giocatori, che cercano invece riparo dal sole implacabile stravaccandosi sull'erba sintetica alla tenue ombra del telone di un fondocampo.
Passano 10-15' e gli avversari rientrano in campo, mentre i nostri si rialzano lentamente dal terreno di gioco.
La partita riprende, ma i piemontesi sembrano indiavolati.
Subito nei primi minuti Luca compie due prodezze, ma poco dopo deve inchinarsi in rete a raccogliere il pallone del 2 - 3.
Velleitario tiro di Patì: fuori.
Azione travolgente del Cuneo e gol del 2 -4.
Il rigore segnato da Patì del 3 - 4 sembra risvegliare la nostra squadra, ma è un fuoco di paglia.
Luca compie un'altra prodezza, ma subisce poco dopo il gol del 3 - 5.
Poi di nuovo un altro gol: 3 - 6.
Ormai è un'accademia dei piemontesi, alla quale si oppone solo Luca, facendo tre parate consecutive.
Poi, dulcis in fundo, l'espulsione di Marco Facagni per bestemmie, che lascia i compagni in quattro per quattro minuti, subendo anche il gol del 3 - 7.
Poi ci sono due parate del portiere cuneense, fino al gol del 3 - 8.
Qui, a pochi minuti dalla fine, c'è il siparietto di un giocatore piemontese che questiona con l'arbitro.
Sono tesissimo ed esco dai gangheri urlando agli avversari che sono dei re di cartone.
Mi calmo su invito dei nostri tifosi presenti ed assisto all'ultimo gol segnato da Patì su punizione.
Risultato finale
Il gioco è subito spumeggiante con pregevoli azioni su un fronte e sull'altro.
Grandi parate di Luca e del portiere avversario.
Poi a metà tempo passiamo in vantaggio con il solito gol del giocoliere Patì.
Luca si supera con una sontuosa parata, imitato dal portiere cuneense poco dopo.
I piemontesi pareggiano con un tiro all'incrocio dei pali: 1 - 1.
Il nostro Vecchio tira fuori. Luca para e Alessio raddoppia: 2 - 1.
A pochi minuti dalla fine del 1° tempo Cuneo pareggia: 2 - 2.
Doppio fischio dell'arbitro e fine della prima frazione di gioco.
E qui succede il fatto che risulterà determinante per l'esito della partita, fino a questo momento equilibratissima.
Accade che l'allenatore avversario invita i suoi atleti ad andare negli spogliatoi.
L'intento è palese: sottrarsi al calore intenso emanato dal campo sintetico e idratarsi con bevande fresche.
Dalla tribunetta chiamo Pasquale, che mi guarda, e lo invito a portare i nostri giocatori negli spogliatoi e di uscire per la ripresa del gioco dopo Cuneo.
E' una mossa, oltre che corroborante, anche psicologica.
Resto incredulo nel vedere la sua totale inerzia nel dare disposizioni ai giocatori, che cercano invece riparo dal sole implacabile stravaccandosi sull'erba sintetica alla tenue ombra del telone di un fondocampo.
Passano 10-15' e gli avversari rientrano in campo, mentre i nostri si rialzano lentamente dal terreno di gioco.
La partita riprende, ma i piemontesi sembrano indiavolati.
Subito nei primi minuti Luca compie due prodezze, ma poco dopo deve inchinarsi in rete a raccogliere il pallone del 2 - 3.
Velleitario tiro di Patì: fuori.
Azione travolgente del Cuneo e gol del 2 -4.
Il rigore segnato da Patì del 3 - 4 sembra risvegliare la nostra squadra, ma è un fuoco di paglia.
Luca compie un'altra prodezza, ma subisce poco dopo il gol del 3 - 5.
Poi di nuovo un altro gol: 3 - 6.
Ormai è un'accademia dei piemontesi, alla quale si oppone solo Luca, facendo tre parate consecutive.
Poi, dulcis in fundo, l'espulsione di Marco Facagni per bestemmie, che lascia i compagni in quattro per quattro minuti, subendo anche il gol del 3 - 7.
Poi ci sono due parate del portiere cuneense, fino al gol del 3 - 8.
Qui, a pochi minuti dalla fine, c'è il siparietto di un giocatore piemontese che questiona con l'arbitro.
Sono tesissimo ed esco dai gangheri urlando agli avversari che sono dei re di cartone.
Mi calmo su invito dei nostri tifosi presenti ed assisto all'ultimo gol segnato da Patì su punizione.
Risultato finale
CUNEO - ZANDOBBIO 8 - 4
E buona notte al secchio!
Non vado oltre nell'articolo, perché è troppa la rabbia per la presunzione di Pasquale.
Negli anni passati c'è stato ancora la nostra eliminazione a Cremona per 4 - 5 da parte di Cuneo, con la nostra squadra in vantaggio nel 1° tempo per 4 - 1.
Mi viene forte il dubbio che ci sia sempre lo zampino di Pasquale.
Un invito a Pasquale: "Pasquale, sei una persona fantastica. Nei prossimi giorni organizzerai la festa della birra e la 24 ore di calcetto con la solita maestria. Io sicuramente non saprei fare di meglio. Però quando pensi di essere un grande allenatore, non ascoltando i consigli di chi ha più esperienza di te, penalizzi la squadra, che non è assolutamente inferiore a Cuneo."
Concludendo questo lunghissimo post, pubblico anche la foto dello striscione che Sergio Mazzola e Adriana hanno fatto e che Sergio ha posizionato sul ponte dell'amato Cherio con anche il mio aiuto.
Non vado oltre nell'articolo, perché è troppa la rabbia per la presunzione di Pasquale.
Negli anni passati c'è stato ancora la nostra eliminazione a Cremona per 4 - 5 da parte di Cuneo, con la nostra squadra in vantaggio nel 1° tempo per 4 - 1.
Mi viene forte il dubbio che ci sia sempre lo zampino di Pasquale.
Un invito a Pasquale: "Pasquale, sei una persona fantastica. Nei prossimi giorni organizzerai la festa della birra e la 24 ore di calcetto con la solita maestria. Io sicuramente non saprei fare di meglio. Però quando pensi di essere un grande allenatore, non ascoltando i consigli di chi ha più esperienza di te, penalizzi la squadra, che non è assolutamente inferiore a Cuneo."
Concludendo questo lunghissimo post, pubblico anche la foto dello striscione che Sergio Mazzola e Adriana hanno fatto e che Sergio ha posizionato sul ponte dell'amato Cherio con anche il mio aiuto.
RAGAZZI, SIETE STATI MAGNIFICI E NON SIETE DEI PERDENTI !
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