martedì 31 dicembre 2024

SERGIO. Addio al 2024

 




E' trascorso anche il 2024 e sto aspettando che la Casa di Cura S. Francesco di Bergamo mi chiami per il mio ricovero.
Nei giorni scorsi il mio neurologo, visitandomi, ha trovato che la mia malattia non è peggiorata, tranne che nella deambulazione e mi ha consigliato il ricovero per ulteriori esami e qualche giorno di fisioterapia.
Ma passiamo all'esame di  quello che mi ha dato quest'anno.
Sorella Morte, purtroppo,  dopo la pausa  del 2023, ha falciato due membri della mia cerchia familiare: zia Lina a febbraio e zio  Guido ad agosto.
Erano gli ultimi  zii che mi rimanevano. Negli ultimi mesi sto avvertendo la mancanza dei familiari di qualsiasi grado e passando vicino alle loro case sento tanta nostalgia.
Bando alla malinconia e parliamo che cosa mi ha portato il 2024 di positivo.
Innanzitutto mi è accresciuta la voglia di vivere e di realizzare i sogni nel cassetto che ho ancora.
Uno di questi era assistere ad una partita della Dea in trasferta all'estero in Europa League. Desiderio realizzato l'11 aprile scorso quando ho assistito alla partita Liverpool - Atalanta, terminata 0 - 3 con reti di Scamacca al 38' e 60' e Pasalic all'83'.
Partita indimenticabile, entrata nella storia.
Altro sogno nel cassetto era visitare la Sicilia occidentale, avendo anni fa visto quella orientale.
Altro desiderio realizzato partecipando alla gita organizzata dalla nostra biblioteca a ottobre.
Poi ho visto la finale di coppa Italia a maggio Juventus -Atalanta dagli spalti dell'Olimpico di Roma, ma è meglio dimenticare sia la partita, deludente, che il ritorno immediato con il pullman, allucinante.
Per il 2025 ne ho degli altri, ma preferisco non parlarne alla vigilia del mio ricovero ospedaliero.
Quest'anno ho scoperto di essere un tifoso così detto sfegatato. Colpa di Gasperini , che sta ottenendo risultati strabilianti con l'Atalanta, battendo record su record.
Come non ricordare la finale di Europa League terminata  3 - 0 per noi sui campioni di Germania, che non avevano mai perso una partita nelle manifestazioni sportive del 2023-24?
I risultati strepitosi della Dea  hanno consentito il formarsi di un bel gruppetto di tifosi che non hanno mai perso una partita davanti al televisore del nostro oratorio.
Nonostante il nostro paese manchi di tutto, riusciamo lo stesso ad ottenere risultati sportivi eclatanti.
Mi riferisco al trofeo Preda vinto dalla nostra squadra di calcio a maggio a Gorlago contro il Castelrozzone per 2 -1  e a Lucia Belotti che ha conquistato il titolo lombardo a maggio a Cremona nei 100 m s.l. nel nuoto, vincendo anche 3 medaglie d'oro (50/100/200 m dorso) ai campionati nazionali di Torino, svoltisi  nel mese di novembre.
Deludente quest'anno la squadra di calcio a 5 Collettivo Confusione: non ha vinto nulla, mentre nel 2023 aveva vinto tutto.
A giugno si è svolta la festa dello sport organizzata dal GSO Zandobbio, anche per festeggiare il 30° anno di fondazione. Vi sono state varie premiazioni e tra queste anche la mia. Sono orgoglioso di aver ricevuto questa targa  dalle mani dell'attuale presidente Massimo Barcella



che custodirò gelosamente.

Cosa mi auguro per il 2025?
Rispondo come l'anno scorso: niente. Spero solo che il buon Dio mi dia la forza necessaria per superare gli ostacoli che mi si presenteranno davanti.

La frase che cercherò di mettere in pratica nel 2025 è di GABRIEL GARCIA MARQUEZ:

"Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai mai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso".

Alla prossima.

                              SERGIO FINAZZI








STORIE DI VITA DI ZANDOBBIO. Dott. Zilocchi Celestino

 

QUESTO POST E' STATO PUBBLICATO LA PRIMA VOLTA IL 4 APRILE 2022. LO RIPROPONGO.




FONTE: libro "Sul filo dei ricordi..." ideato e stampato dal GRUPPO PARROCCHIALE PER  LA TERZA ETA' di Zandobbio.

La vita di un medico a Zandobbio

Era il giorno due di maggio del 1946 quando io, per invito dell'Ordine dei Medici di Bergamo, giunsi a Trescore Balneario proveniente dalla condotta di Santa Brigida-Averara-Cusio nell'alta Valle Brembana, alla quale ero stato assegnato, sempre dall'Ordine, dal gennaio  1946.
Arrivai in bicicletta con una valigia non troppo voluminosa, era logico che lo fosse, presentandomi al Sindaco di Trescore Balneario (Comune a cui apparteneva anche Zandobbio), che era il Rag. Luigi Lorenzi, che conoscevo in quanto era stato compagno di scuola di mia sorella. La condotta era rimasta scoperta in quanto il dottor Donà era ritornato alla sua condotta originaria.
Ricordo quei giorni dell'inizio: ero alloggiato presso l'Albergo Roma di Trescore Balneario, gestito dalle sorelle Franca ed Armina Minoia, quest'ultima vedova del fratello del macellaio di Zandobbio Mazzola detto Filo.
Avevo buona esperienza in medicina e chirurgia, procurata negli ospedali militari e nell'infermerie presidiarie, nelle quali ero confluito dopo aver rinunciato volentieri alla possibilità di essere ufficiale carrista della Terza Divisione di Parma per far parte della sanità militare.
I primi anni a Trescore furono molto impegnativi. Inizialmente l'ambulatorio era ubicato all'Ospedale di Trescore. Nel 1948 però, con l'autonomia del Comune Zandobbio, era necessario trovare nel più breve tempo possibile, i locali per esercitare in paese: furono trovati nell'edificio che, allora, ospitava le scuole e gli uffici comunali. L'ambulatorio ebbe varie sedi ma sempre all'interno dello stesso stabile del Comune.
Quando fu costruito il nuovo palazzo Comunale, l'ambulatorio prima venne situato al piano terra sul lato sinistro, con l'entrata sotto lo scale, in seguito venne spostato sul lato destro e nel vecchio ambulatorio furono collocate le poste.
Quando venne istituito il Servizio Sanitario Nazionale la condotta venne abolita.
Nel giugno del 1979 sono andato in pensione, mi ha sostituito mio figlio Alberto, che vi esercita tutt'ora.
Il ricordo degli anni trascorsi nel paese di Zandobbio, al quale come consorzio era associato Entratico, rimane nella mia mente e nel mio cuore e lo considero un prezioso e commovente ricordo, tanto più oggi che la compagna della mia vita, Rosamaria,  mi è stata strappata da una crudele malattia che non perdona. 
In tutti quegli anni, dal maggio del 1946 al maggio del 1979, io ebbi modo di conoscere tutti gli abitanti di Zandobbio, della Selva e dei Sommi, oltre a quelli di Entratico.
Il lavoro fu all'inizio faticoso, sia per il mezzo di trasporto usato per gli spostamenti che per gli spostamenti notevoli. Ma ciò mi ha dato modo di conoscere la bontà e la generosità, la simpatia e la cordialità di tutti gli abitanti della zona, che ricordo sempre ed apprezzo ora alla mia età. 
In tutti quegli anni ho seguito le vicende di tutte le famiglie  che aveva  riposto in me la loro salute e la loro fiducia.
Ricordo con commossa nostalgia i sindaci che dal 1948 si sono alternati a capo  dell'amministrazione comunale e con i quali ho avuto sempre buoni rapporti: il primo Antonio Pecis, poi Angelo Belotti, Luigi Lorenzi, Giampiero Acerbis, Luigi Marchesi e Angelo Leidi.
E' stato motivo per me di dispiacere non aver letto nessun accenno al servizio sanitario nella bella pubblicazione redatta nel quarantesimo dell'autonomia del comune: penso sia stata solo una svista.
Spero di aver lasciato  alla popolazione di Zandobbio un buon ricordo per quanto io ho fatto per dare un'assistenza sanitaria che in quel periodo richiedeva sacrifici notevoli, data la scarsità di vie di comunicazione.
La continuità del servizio l'ho lasciata nelle mani di mio figlio Alberto nella certezza che anch'egli potrà apprezzare la bontà dei sentimenti della popolazione di Zandobbio, bontà che io porterò come il più bel ricordo nel mio cuore.

                                           Dott. Celestino Zilocchi
                                                    classe 1921


questa foto e la successiva sono state scattate al suo matrimonio nel 1946





questa foto è stata scattata alla consegna della targa per i 50 anni di laurea



ndr Io sono nato nel 1949 e ho avuto il dottor Celestino come medico condotto fino al 1979, anno in cui è andato in pensione. Il mio ricordo è di un ottimo medico, sia dal lato professionale che da quello umano.



lunedì 30 dicembre 2024

COMUNE DI ZANDOBBIO. Dott. Rajaby in pensione, ma....

 




La scorsa settimana vado dal mio medico condotto  dott. Rajaby Alaedin ed apprendo che alla fine di questo anno andrà in pensione. Però, mi dice, gli subentrerà una giovane dottoressa e che noi assistiti non dovremo recarci presso gli sportelli del Distretto.
Sono contento perché non dovrò cercarmi un altro medico e penso di non dovermi così recare in un paese limitrofo di Zandobbio per le visite.
Ho sempre trovato assurdo il sistema che ha preso piede in Italia o almeno a Zandobbio e paesi vicini per cui il paziente, magari con la febbre a 40 °C, deve recarsi con l'auto dal proprio medico condotto il cui studio si trova in un altro paese.
Finora ho avuto come medici condotti (Zilocchi padre, Zilocchi figlio e Rajaby) con l'ambulatorio a Zandobbio.
Quindi mi tolgo questa preoccupazione, anche perché non sono più un giovincello con una salute di ferro, che deve raramente ricorrere al medico, anzi.......
Domenica mattina vado a prendere la Gazzetta e Rosaria mi consiglia di passare davanti all'ambulatorio per vedere se c'è qualche comunicazione riguardante il dott. Rajaby.
Infatti c'è la seguente comunicazione:





Così apprendo che la dottoressa Vecchi Sofia subentrerà al dott. Rajaby dal 01/01/25 e riceverà solo su appuntamento presso l'ambulatorio di Gorlago.
E' un colpo per me, perché anch' io, Rosaria e molti altri pazienti zandobbiesi dovremo recarci a Gorlago. Inoltre il dott. Rajaby riceve chiunque anche senza appuntamento, denotando una sensibilità molto spiccata verso i suoi pazienti.
Avremo così per la prima volta dal 1948, anno in cui il dott. Celestino Zilocchi prese possesso, un ambulatorio vuoto. Logicamente i locali nel corso degli anni sono cambiati, ma l'istituzione del primo ambulatorio risale a quell'anno.
Trovo giusto che un paziente che vuole cambiare  il dottore, ne scelga un altro di sua fiducia  magari con l'ambulatorio in un paese diverso. Quindi è logico che  ne sopporti i disagi che seguono.
Ma il sottoscritto ha sempre scelto il medico che succedeva al precedente a Zandobbio. 
Torno a casa e il problema comincia a mulinarmi nel cervello. 
Come tutti sanno sono malato di Parkinson e non so fino a quando potrò guidare l'auto e Rosaria non ha la patente. Uno potrebbe pensare: "Peggio per te se tua moglie non ha la patente", ma vi garantisco che, se anche l'avesse , ora non la guiderebbe più essendo troppo timorosa.
Poi penso a  quelli che hanno scelto un medico fuori paese e che devono prendere appuntamento. In passato ho sentito pareri non molto lusinghieri sul sistema dell'appuntamento: persone con urgente bisogno del medico che hanno dovuto aspettare dei giorni, perché l'agenda era  piena. Oppure centraliniste troppo invadenti, che cercavano di fare la diagnosi sostituendosi al medico, alla faccia della privacy.
Arriva lunedì, cioè oggi, e faccio un veloce giro di telefonate e così apprendo che Zandobbio potrebbe essere l'unico paese del circondario senza l'ambulatorio del medico condotto. L'umore diventa nero e così, dopo non avere una palestra, dopo non avere una biblioteca decente, dopo non avere un centro per anziani, dopo non avere un museo degli attrezzi agricoli, dopo non avere un museo delle 256 statue donate da Mario Vescovi, dopo non avere spazi per le associazioni, dopo non avere spazi  per le attività culturali e sportive, dopo non avere spazi esterni per riposo e convivialità, dopo non avere spazi per parcheggi, non avremo neppure un ambulatorio del medico condotto.
Quindi l'amministrazione comunale deve intervenire perché  i  pazienti zandobbiesi siano visitati a Zandobbio. Non so se l'ambulatorio è comunale o privato, se è soggetto ad affitto o meno, se il medico condotto deve pagare l'affitto o meno.
In ogni caso un medico di famiglia con 1.000 pazienti può guadagnare  tra 70.000 e 80.000 euro lordi all'anno. 
Un  medico con il massimale  di pazienti (1.500) può arrivare a circa 105.000-120.000 euro lordi all'anno. 
Vedendo queste cifre mi viene in mente il dott. Celestino Zilocchi, che sicuramente non avrà percepito questi importi, pur avendo avuto come pazienti tutti gli abitanti del comune di Zandobbio e parte o tutti gli abitanti di Entratico. Era un medico che accorreva sempre giorno e notte. Mi ricordo che la sera del 24 settembre del 1976  ero a casa di mia suocera in via Orti quando  all'improvviso vedemmo sfrecciare l'ambulanza diretta nella Selva a sirene spiegate. Salii in auto velocemente e mi diressi in direzione Selva.
Arrivai  ai "muntù de paséra" e vidi l'ambulanza ferma in mezzo alla strada. Due giovani corpi giacevano sull'asfalto. Il dott. Celestino era già presente e mi avvicinai a lui che mi disse che un ragazzo era già morto, mentre l'altro sarebbe morto nel tragitto verso l'ospedale. Così avvenne.
Figura stupenda il dottore. Sapeva fare tutto e bene.
A lui subentrò come medico condotto a Zandobbio il figlio Alberto, quasi mio coetaneo che vive tuttora a Zandobbio.
Sei stato bravo anche tu Alberto, ma tuo padre era di un'altra stoffa.
Sono contento di dire che sia lui che te siete tifosi atalantini.
Concludo questo articolo dicendo che la professione di medico deve essere una vocazione, che deve essere svolta non considerando le proprie comodità, ma cercando di alleviare il più possibile  la sofferenza dei pazienti.

                                 SERGIO  FINAZZI





ATALANTA SEMPRE ATALANTA. Lazio - Atalanta 1 - 1

 




LE VITTORIE CONSECUTIVE IN CAMPIONATO DELLA DEA SI SONO FERMATE A 11, MA IL PAREGGIO CON LA LAZIO E' MOLTO POSITIVO DOPO UN PRIMO TEMPO TERRIBILE PER I NOSTRI COLORI.
I LAZIALI CI HANNO MESSO SOTTO DI BRUTTO NEI PRIMI 45' DI GIOCO E ANDARE NEGLI SPOGLIATOI PER L'INTERVALLO CON UN SOLO GOL SUL GROPPONE E' STATO MERITO DEL NOSTRO PORTIERE, CHE SI STA RIVELANDO UNO DEI MIGLIORI DELLA SERIE A.
E' STATO UN BENE CEDERE MUSSO, PERCHE' COSI' CARNESECCHI NON SI SENTE SUL COLLO IL FIATO CORTO DI UN CONCORRENTE TEMIBILE COME L'ARGENTINO.
IL NOSTRO PORTIERE HA SFODERATO ANCORA DUE  GRANDI PARATE RAVVICINATE GIA' ALL'11' P.T., CON IL PALLONE CHE SI STAMPA SUL PALO SU TIRO DI GUENDOUZI.
IL DOMINIO DELLA LAZIO NEL PRIMO TEMPO E' STATO TOTALE E IL GOL FATTO DA DELE-BASHIRU AL 27' P.T. E' IL MALE MINORE, SAPENDO CHE SICURAMENTE GASP AVREBBE AGGIUSTATO  LE COSE NELL'INTERVALLO.
INFATTI SI RIENTRA IN CAMPO CON LA SOSTITUZIONE DI HIEN, GIA' AMMONITO E IN BALIA DEL SUO AVVERSARIO CON KOSSOUNOU, PORTANDO DJIMSITI CENTRALE DI DIFESA E SOSTITUENDO ZAPPACOSTA CON CUADRADO. 
LA PARTITA CAMBIA, ANCHE PERCHE' LA LAZIO NON POTEVA SICURAMENTE GIOCARE AL RITMO DEL PRIMO TEMPO. IN ITALIA E' SOLO LA DEA CHE GIOCA ANCHE IL SECONDO TEMPO CON LA STESSA INTENSITA' DEI PRIMI 45'.
INFATTI ORA LE REDINI DEL GIOCO SONO IN MANO AI NERAZZURRI E ALL'11'  GASP SOSTITUISCE ANCHE UNO SPENTO PASALIC (IN QUESTO PERIODO NE' CARNE NE' PESCE) CON SAMARDZIC E AL 20' CDK, CHE HA GIOCATO POCHISSIMI PALLONI, CON ZANIOLO.
ORA LA DEA SPINGE OSSESSIVAMENTE PER PAREGGIARE, MA I LAZIALI, IN CONTROPIEDE, HANNO DUE OCCASIONI PER RADDOPPIARE, CHE FALLISCONO.
LA LOGICA CONSEGUENZA (VI RICORDATE IL DETTO CALCISTICO "GOL MANCATO, GOL SUBITO"?) E' IL PAREGGIO.
AL 38' GASP COMPLETA I CAMBI  TOGLIENDO IL GENEROSISSIMO KOLASINAC CON BRESCIANINI.
ORA NOI SOLITI TIFOSI NEL BARETTO, A QUALI SI SONO UNITI UNA DECINA DI TIFOSI TRESCORESI (IL BAR DEL LORO ORATORIO ERA CHIUSO) CI ASPETTIAMO IL GOL DEL PAREGGIO, MERITATO, DA UN MOMENTO ALL'ALTRO.
E QUESTO SUCCEDE AL 43' QUANDO ZANIOLO CON UNA MAGIA SMISTA LA PALLA A LOOKMAN IN PIENA AREA, IL QUALE TROVANDOSI DI FRONTE IL PORTIERE PROVEDEL SCARICA LATERALMENTE  AL VICINO COMPAGNO BRESCIANINI, CHE NON HA NESSUNA DIFFICOLTA' A DEPOSITARE IN RETE. 
E' LA FINE DI UN INCUBO.
MANCANO ANCORA 2' PIU' 4' DI RECUPERO: TROPPO POCHI PER SEGNARE ANCORA E VINCERE.
FINISCE COSI'  IN PAREGGIO UNA BELLA PARTITA. 
IL NAPOLI HA VINTO LA SUA PARTITA CON IL VENEZIA NEGLI ULTIMI MINUTI DI GIOCO E QUINDI CI HA APPAIATI IN CIMA ALLA CLASSIFICA  CON 41 PUNTI, MENTRE L'INTER E' SECONDO CON 40 PUNTI, MA UNA PARTITA IN MENO. ABBIAMO MANTENUTO LA DISTANZA DI 6 PUNTI CON LA LAZIO.
41 PUNTI DOPO 18 GIORNATE DI CAMPIONATO NON E' MAI STATO RAGGIUNTO DALL'ATALANTA E QUINDI UN ALTRO RECORD A CHIUSURA DI QUESTO MERAVIGLIOSO 2024.
A FINE PARTITA GASP HA DETTO: "CERCHIAMO DI RENDERE QUESTO 2024  RIPETIBILE. ABBIAMO  MESSO LE BASI PER CRESCERE ANCORA, LA NOSTRA AMBIZIONE  E' MIGLIORARSI SEMPRE".
TUTTAVIA NELLE ULTIME PARTITE HO NOTATO UN CALO DI RENDIMENTO DEL NOSTRO INOSSIDABILE CAPITANO DE ROON. ERA PREVEDIBILE AVENDO GIOCATO PIU' DI TUTTI, MA FATTORE DETERMINANTE E' ANCHE L'ETA': TRA POCHI MESI COMPIRA' I 34 ANNI !!!!
LUNGA VITA AL NOSTRO CAPITANO.
GIOVEDI' PROSSIMO GIOCHEREMO NELLA SUPERCOPPA ITALIANA IN ARABIA SAUDITA CONTRO L'INTER E SAPREMO ANCHE SE LO SCUDETTO E' ALLA NOSTRA PORTATA, COME E' IL GIUDIZIO DI MOLTI, O NO.
LA SCONFITTA CI PUO' STARE, MA DIPENDE DA COME MATURA.
IN OGNI CASO, COME TIFOSO ATALANTINO, HO VISSUTO UN 2024 ASSOLUTAMENTE IMPREVEDIBILE CON LA VITTORIA NELL'EUROPA LEAGUE E, PER ME, AVER ASSISTITO ALLA PARTITA LIVERPOOL - ATALANTA SUGLI SPALTI INGLESI. DI QUESTO INCONTRO, PASSATO ALLA STORIA, POTRO' SEMPRE DIRE: "IO C'ERO".




martedì 24 dicembre 2024

ATALANTA SEMPRE ATALANTA. Il club "amici dell'Atalanta" di Zandobbio

 

NEI POST PUBBLICATI IL 20/7/24 E 21/07/24 MANCAVA QUESTA FOTO DI GRUPPO




SERGIO. Auguri da Mario Borali e Mario Dossena

 













SERGIO. Buon Natale

 






E' da qualche giorno che sto pensando al messaggio di auguri che pubblicherò per Natale.
Sono deluso e amareggiato, non per la mia malattia, ma per la situazione mondiale, che ogni anno peggiora. In ogni angolo del mondo regna la violenza.
Eppure Dio, nella Genesi, dopo aver creato l'uomo, lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
Sui media vedo solo vecchi, donne e bambini in fuga.
Vedo città costruite in secoli e distrutte in poco tempo dai bombardamenti.
Eppure l'uomo, autore di queste nefandezze, è capace di opere sublimi.
Un semplice esempio è l'albero di Natale che capeggia questo articolo: è un quadro dipinto con la bocca.

 B U O N   N A T A L E



lunedì 23 dicembre 2024

ATALANTA SEMPRE ATALANTA. Atalanta - Empoli 3 - 2

 



ECCO IL TITOLO DELL'ARTICOLO DELLA GAZZETTA :



COSA VOLETE DI PIU'? ALTRO RECORD DI GASPERINI.
SIAMO A 11 SUCCESSI CONSECUTIVI E QUESTO POTREBBE ESSERE UN SEGNALE IMPORTANTE: LE ULTIME DUE SQUADRE  CHE HANNO FATTO LO STESSO HANNO POI CONQUISTATO LO SCUDETTO. LE DUE SQUADRE SONO L'INTER NEL 2021 E IL NAPOLI NEL 2023.
SIAMO ARRIVATI A QUESTO PUNTO NOI ATALANTINI: E' INCREDIBILE! DATEMI UN PIZZICOTTO, PERCHE' E' MEGLIO CHE MI SVEGLI PRIMA CHE PRECIPITI DALL'EVEREST.
LA VITTORIA DI IERI SERA E' STATA SOFFERTA, ANCHE PER MERITO DELLA SQUADRA DI D'AVERSA, CHE HA LOTTATO FINO AL 96'.
PER NON PARLARE DELL'ARBITRO FELICIANI, CHE CI HA FISCHIATO CONTRO UN RIGORE INCREDIBILE. MA NON LAMENTIAMOCI PERCHE' QUEST'ANNO GLI ARBITRI CI CONSIDERANO COME JUVE, INTER E VIA DICENDO.
E' IL PRIMO ANNO CHE SUCCEDE IN 117 ANNI DI VITA DELLA SOCIETA'. NOI NON ABBIAMO ALLE SPALLE LA RETROCESSIONE IN SERIE B PER AVER CONDIZIONATO LA CLASSE ARBITRALE.
COME VEDETE DAL TITOLO DELLA ROSEA IL PROTAGONISTA ASSOLUTO E' STATO CDK, CHE CON UN'ULTIMA MAGIA AL 41' S.T., DOPO AVER DANZATO TRA TRE/QUATTRO AVVERSARI AL LIMITE DELL'AREA  HA SCARICATO CON IL SUO FANTASTICO SINISTRO UN TIRO ANGOLATISSIMO A FILO D'ERBA CHE SI E' INSACCATO SUL PRIMO PALO, DOPO ESSER PASSATO TRA UNA GIUNGLA DI GAMBE.
TUTTAVIA LA PARTITA SE ERA MESSA MALE, POICHE' L'EMPOLI ERA PASSATO IN VANTAGGIO AL 13' P.T. CON COLOMBO. POI AL 21' P.T. SI INFORTUNA RETEGUI, SOSTITUITO DA ZANIOLO, CHE ALLA PRIMA AZIONE SI FA AMMONIRE PER GIOCO VIOLENTO. 
POI ENTRA IN GIOCO CDK CHE AL 24'  PENNELLA IN AREA AVVERSARIA UNA PUNIZIONE CHE KOLASINAC DEVIA IN RETE DI TESTA, MA VASQUEZ DEVIA SUL PALO. 
AL 34'  SEMPRE CDK DEVIA IN  PORTA DI TESTA UN CROSS DALLA SINISTRA DI ZAPPACOSTA E SEGNA.
SIAMO IN PAREGGIO E L'EMPOLI COSTRUISCE GIOCO E CI IMPEGNA SEVERAMENTE.
TUTTAVIA AL 42' ALTRA PUNIZIONE SCODELLATA IN AREA DA CDK: DJIMSITI COLPISCE DI TESTA, MA LA PALLA FINISCE ANCORA SUL PALO.
COMPLETIAMO L'OPERA AL 46 P.T. CON LOOKMAN, FRESCO VINCITORE DEL PALLONE D'ORO AFRICANO, CHE,  IN PIENA AREA EMPOLESE, RICEVE UN ASSIST DA ZANIOLO E NON HA DIFFICOLTA' A SEGNARE.
INTERVALLO. 
SI RIENTRA IN CAMPO SENZA SOSTITUZIONI.
SI ARRIVA ALL'8' QUANDO L'ARBITRO FERMA IL GIOCO SU CHECK DEL VAR SU UN CONTATTO NELLA NOSTRA AREA TRA DJIMSITI E GRASSI.
CI VOGLIONO PIU' DI 3'  PER DECIDERE UN RIGORE CONTRO DI NOI. PAZZESCO. TIRA IL RIGORE ESPOSITO CHE SEGNA.
SIAMO DI NUOVO IN PAREGGIO E BISOGNA RICOMINCIARE DA CAPO: SI DEVE VINCERE PER MANTENERE LA TESTA DEL CAMPIONATO. 
MA ORA GLI EMPOLESI COMINCIANO A PERDERE TEMPO E, COME SUCCEDE SOLO IN  ITALIA, SONO SEMPRE A TERRA.
CI SONO VARI CAMBI DA ENTRAMBE LE PARTI: GASP FA ENTRARE IN TEMPI DIVERSI SAMARDZIC, HIEN, RUGGERI E CUADRADO. COME SUCCEDE IN TUTTE LE NOSTRE PARTITE LA DEA SPINGE FORSENNATAMENTE ALLA RICERCA DEL GOL DELLA VITTORIA.
PER FORTUNA GASP NON CAMBIA CDK, COME SOLITAMENTE FA.
INFATTI AL 41'  IL  MAGO INVENTA IL GOL COME DESCRITTO ALL'INIZIO.
ORA GLI EMPOLESI NON CADONO PIU' A TERRA CON ESTREMA FACILITA'. SI ARRIVA AL 90' E QUELL'AQUILA DI FELICIANI INDICA 6' DI RECUPERO.
C'E' DA DIRE CHE NEL SECONDO TEMPO FELICIANI, ALL'ENNESIMA CADUTA DI UN  EMPOLESE, INDICAVA L'OROLOGIO PER FAR CAPIRE CHE AVREBBE RECUPERATO.
"INTELLIGENTE" QUESTO ARBITRO: INDICANDO 6' FACEVA UN FAVORE AGLI EMPOLESI, CHE NON MERITAVANO QUEST0 GROSSO RECUPERO PER LE PERDITE DI TEMPO.
COMUNQUE ABBIAMO PORTATO A CASA ANCHE QUESTA VITTORIA, CHE STABILISCE ANCHE UN NUOVO RECORD: NEL 2024 LA DEA HA VINTO IN CASA 19 VOLTE. 
ALTRO PRIMATO BATTUTO: NEL 2024 LA DEA HA SEGNATO IN TUTTE LE COMPETIZIONI 126 GOL, CHE POTREBBERO ESSERE INCREMENTATI SABATO CONTRO LA LAZIO.
INSOMMA E' UN ANNO PIENO DI PRIMATI DELLA SOCIETA', MA IL PIU' BELLO E' SICURAMENTE QUELLO DEI TROFEI VINTI.
NELL'ANNO DEI RECORD, ANCHE IL MIO VICINO DI CASA FRANCESCO HA BATTUTO IL SUO RECORD DI  ABBONAMENTI ALLA DEA: BEN 62!!!!!









                        



martedì 17 dicembre 2024

LIBRI. "Brucia l'origine" di Daniele Mencarelli e Federico Cesari


 


   LIBRI  CONSIGLIATI  DA  LORIS  FINAZZI  

   GRANDE  DIVORATORE  DI  VOLUMI   




BRUCIA L'0RIGINE di Daniele Mencarelli - Federico Cesari  edito da Mondadori

Da quattro anni Gabriele Bilancini  non tornava a casa. 
Casa è il quartiere Tuscolano a Roma, dove è nato e vissuto insieme ai genitori, la sorella e una compagnia di amici inseparabili.
Oggi Gabriele abita a Milano ed è tra i dieci designer emergenti più quotati al mondo.
E' uno che ce l'ha fatta: l'esempio perfetto di come si possa essere artefici della propria sorte. A credere in lui e a lanciarlo è stato Franco Zardi in persona, un guru del design mondiale, che ha riconosciuto in Gabriele la grazia del talento.
Da quel momento, la sua vita si è trasformata, ha preso a correre a un ritmo frenetico alimentandosi di  adrenalina e soddisfazioni, non ultima l'incontro e l'amore con Camilla, la figlia di Zardi.
E ora, dopo quattro anni, torna.
A casa tutto è rimasto identico, a partire dalla vita dei suoi amici, come se il tempo  non fosse trascorso, stesse abitudini, stesse giornate - al posto della scuola  il lavoro - che si concludono  ai tavolini del bar del sor Antonio.
L'abbraccio in cui lo avvolge il suo passato è la cosa più dolce e al contempo soffocante che potesse ricevere e lo costringe a prendere atto della frattura che lo abita.
"Si vergogna della sua famiglia, della terra che lo ha allattato. Nel mondo che frequenta ora, quello dei ricchi, la nasconde   come si nasconde un peccato. Da una parte le sue origini, dall'altra Milano e il suo presente di alto rango."
Quella che ha spinto Gabriele a disegnare è una passione vera, bruciante, su cui lui ha puntato tutto, uscendone vincitore.
Eppure , una volta realizzato, il sogno non dà la felicità attesa. Cura poetica della lingua e potenza dei sentimenti si distillano con stupefacente limpidezza  in un romanzo dal ritmo velocissimo.
Mencarelli ci offre il quadro appassionante, la tranche de vie,  di un quartiere della periferia romana che potrebbe essere una qualsiasi periferia, concreta ed esistenziale, in cui il protagonista coltiva un desiderio di esprimersi che non si appaga mai, un bisogno di appartenenza che non sa come incarnarsi.                                                                                    





lunedì 16 dicembre 2024

RES PUBLICA. Bambini in carcere

 

FONTE: "Messaggero di sant'Antonio" novembre  2024.
ARTICOLO: "Bambini in carcere" di RITANNA ARMENI.


Il diavolo, si dice, si nasconde nei dettagli. Ed è, o può apparire un dettaglio: quella riga del decreto  "sicurezza" che parla dei minori in carcere e, più esattamente., dei bambini di meno di un anno, figli di donne che hanno commesso un reato.
Finora c'era per loro il rinvio automatico della pena. Il legislatore non riteneva giusto o opportuno mettere dietro le sbarre un neonato o un bambino di pochi mesi.  E neppure chi era ancora nel grembo della madre. Anche per le donne incinte il carcere era esclusi. 
Ora, nel nuovo decreto, il rinvio dell'esecuzione della pena non è più automatico; la decisione  di incarcerare madre  e figli dipende dal giudice.  Una tutela  finora garantita è a discrezione del magistrato.
Si tratta di una restrizione che  può apparire di poco conto di fronte agli enormi problemi di legalità e di sicurezza del nostro Paese. Ma non è così per almeno due motivi. Uno, specifico, riguarda i minori già in carcere. I bambini che seguono nelle celle le loro madri. Nelle prigioni italiane ce ne sono oggi 24, figli di 21 detenute in maggioranza straniere.  Non sono molti, in gran parte in strutture loro dedicate, penserà qualcuno, e  metterà a tacere la coscienza, Ma è una reazione sbagliata. Anche un solo innocente dietro le sbarre indigna e indebolisce la nostra idea di giustizia.
Se poi questo è un bambino, il cruccio non può che aumentare.
I primi anni di vita - i legislatori dovrebbero saperlo - sono fondamentali per la formazione  del carattere di un minore, per il suo futuro equilibrio psichico. E non è vero che non ci sono soluzioni. C'è la detenzione domiciliare, ci sono le case-famiglia protette.
Durante il covid, per ovvi motivi, si è dovuto ricorrere a esse e questo ha già ridotto il numero dei bambini detenuti. Perché non proseguire nella ricerca di vie alternative al carcere?
E c'è un altro motivo per cui l'art. 15 del decreto sicurezza ha un rilievo. Esso illumina il significato e i fini di altre misure contenute nel pacchetto di provvedimenti proposti dal governo.
Molti ritengono il decreto gratuitamente repressivo nei confronti del dissenso, della libertà di manifestare, della protesta in piazza, sui luoghi di lavoro e nelle carceri, dei migranti.
Vedremo se e come sarà modificato in Senato dove, al momento in cui scriviamo, è in discussione.
Certamente quel "dettaglio" sui bambini  "illumina" sull'idea di sicurezza che anima il legislatore. Sul confine quasi indistinguibile tra questa e la repressione. Sulla paura come leva per un ordinamento della società. E anche sul pericolo che tutto questo porti a una irrazionalità inopportuna e pericolosa.
Perché c'è qualcosa di insensato in un Paese che permette che siano in carcere insieme alla  madre bambini di meno di tre anni o che vuole imprigionare anche le donne incinte.
C'è un'idea di sicurezza che non sa prescindere dalla repressione, dalla durezza della pena, dal carcere come vendetta.
E questo riguarda non solo i bambini dietro le sbarre ma tutti noi.

domenica 15 dicembre 2024

COMUNE DI ZANDOBBIO. Convocazione consiglio comunale 18 dicembre 2024

 










ATALANTA SEMPRE ATALANTA. Cagliari - Atalanta 0 - 1

 




ABBIAMO VINTO ANCORA ED E' LA 10° PARTITA DI SEGUITO IN CAMPIONATO, STABILENDO IL NUOVO PRIMATO DELLA SOCIETA'.
DICIAMOLO SUBITO: NON ABBIAMO MERITATO DI VINCERE E SE NON ABBIAMO PERSO E' MERITO DI CARNESECCHI, IL MIGLIORE IN CAMPO.
IL NOSTRO PORTIERE HA SFODERATO ALMENO 7 PARATE DECISIVE, DI CUI 3 DI SEGUITO NEL 1° TEMPO.
QUESTE PARTITE  LE AVREMMO PERSE NEGLI ANNI PASSATI E QUINDI VINCERLE E' DI BUON AUSPICIO PER IL PROSEGUO DEL CAMPIONATO.
LA BRUTTA PARTITA DELLA DEA E' ANCHE DOVUTA ALLA SBAGLIATA FORMAZIONE INIZIALE, NELLA QUALE NON ERANO PRESENTI LOOKMAN, DE ROON, SAMARDZIC. SE SI VOLEVA DARE RESPIRO A DE ROON ERA MEGLIO FAR GIOCARE SAMARDIZIC E NON BRESCIANINI.
INOLTRE NON BISOGNA INSISTERE SEMPRE SU PASALIC, CHE NELLE ULTIME 4-5 PARTITE HA SBAGLIATO UNA DECINA DI GOL.
IN MODO FORTUNOSO NON ABBIAMO SUBITO GOL NEL 1° TEMPO, NEL QUALE NON ABBIAMO FATTO UN  TIRO IN PORTA, MENTRE I CAGLIARITANI SONO STATI STOPPATI IN DIVERSE OCCASIONI DALLA GIORNATA FUORI  DAGLI STRACCI DEL NOSTRO PORTIERE.
NELL'INTERVALLO GASP CORREGGE LA FORMAZIONE, SOSTITUENDO BRESCIANINI  CON DE ROON, HIEN CON DJIMSITI E RETEGUI CON LOOKMAN.
DOPO POCHI MINUTI DI GIOCO DE ROON VIENE AMMONITO E COSI' SALTERA' LA PARTITA CON L'EMPOLI: POCO MALE.
ORA LA PARTITA E' PIU' EQUILIBRATA, MA DOBBIAMO VINCERE SE VOGLIAMO MANTENERE IL COMANDO DELLA CLASSIFICA. COSI' GASP AL 19' S.T. SOSTITUISCE CDK, PIUTTOSTO EVANESCENTE OGGI, CON ZANIOLO E PASALIC, CHE NON VEDE PIU' LA PORTA, CON SAMARDZIC. DUE MINUTI DOPO SAMARDZIC CROSSA LUNGO DALLA SINISTRA E LA PALLA ARRIVA A BELLANOVA CHE, DOPO AVER SUPERATO IL SUO AVVERSARIO IN VELOCITA', CROSSA IN AREA DOVE ZANIOLO, APPOSTATO SUL PRIMO PALO SCARICA IN RETE TRAFIGGENDO IL PORTIERE SHERRY.
ESULTANZA DEL NOSTRO GIOCATORE SOTTO LA CURVA CAGLIARITANA E AMMONIZIONE DI PAIRETTO.
NEL DOPO PARTITA GASP SE LA PRENDERA' CON IL ROMANO, CHE CON IL SUO COMPORTAMENTO INCENDIA LE CURVE AVVERSARIE CARICANDO ULTERIORMENTE GLI ANTAGONISTI. 
SIAMO AL 66' E ANCORA UNA VOLTA IL NOSTRO ALLENATORE STA FACENDO SALTARE IL BANCO CON LE SOSTITUZIONI. 
IN DIFESA KOSSOUNOU GIGANTEGGIA E SPINGE VELOCEMENTE ANCHE IN ATTACCO: NON RIESCO A CAPIRE PERCHE' IL BAYER L. LO ABBIA VENDUTO.
COMUNQUE, DOPO DUE MINUTI DAL GOL, LOOKMAN SI DESTREGGIA, COME SOLO LUI SA FARE, AL LIMITE DELL'AREA AVVERSARIA E SPARA A BOTTA SICURA, COLPENDO IN PIENO IL PRIMO PALO.
ORA IL CAGLIARI CERCA DISPERATAMENTE IL PAREGGIO E NICOLA MANDA IN CAMPO ANCHE PAVOLETTI E GAETANO. MA NON C'E' NULLA DA FARE; ANZI NEI MINUTI FINALI DELLA PARTITA, ZANIOLO PARTE IN CONTROPIEDE DA META' CAMPO, INSEGUITO DA UN CAGLIARITANO E ACCOMPAGNATO SULLA SINISTRA DA UN COMPAGNO. GIUNTO AL LIMITE DELL'AREA ANZICHE' PASSARE AL COMPAGNO LIBERISSIMO, SPARA ADDOSSO A CHERRY.
ERA IL 2 A 0 CHE AVREBBE CHIUSO LA PARTITA, EVITANDO I PATEMI D'ANIMO NEI QUATTRO MINUTI DI RECUPERO.
E' FINITA IN GLORIA, PUR NON MERITANDO, MENTRE MARTEDI' SCORSO CON IL REAL MADRID ERA FINITA IN TRISTEZZA, PUR NON MERITANDO. E' COSI' IL CALCIO, MA ANCHE LA VITA.
MERCOLEDI' GIOCHIAMO GLI OTTAVI DI FINALE DI COPPA ITALIA CONTRO IL CESENA E NON DOVREBBERO ESSERCI PROBLEMI: L'IMPORTANTE E' NON PRENDERE SOTTOGAMBA LA PARTITA, MA CON GASP NON C'E' PERICOLO.
ALLA PROSSIMA.
                          SERGIO  FINAZZI