martedì 31 dicembre 2024

STORIE DI VITA DI ZANDOBBIO. Dott. Zilocchi Celestino

 

QUESTO POST E' STATO PUBBLICATO LA PRIMA VOLTA IL 4 APRILE 2022. LO RIPROPONGO.




FONTE: libro "Sul filo dei ricordi..." ideato e stampato dal GRUPPO PARROCCHIALE PER  LA TERZA ETA' di Zandobbio.

La vita di un medico a Zandobbio

Era il giorno due di maggio del 1946 quando io, per invito dell'Ordine dei Medici di Bergamo, giunsi a Trescore Balneario proveniente dalla condotta di Santa Brigida-Averara-Cusio nell'alta Valle Brembana, alla quale ero stato assegnato, sempre dall'Ordine, dal gennaio  1946.
Arrivai in bicicletta con una valigia non troppo voluminosa, era logico che lo fosse, presentandomi al Sindaco di Trescore Balneario (Comune a cui apparteneva anche Zandobbio), che era il Rag. Luigi Lorenzi, che conoscevo in quanto era stato compagno di scuola di mia sorella. La condotta era rimasta scoperta in quanto il dottor Donà era ritornato alla sua condotta originaria.
Ricordo quei giorni dell'inizio: ero alloggiato presso l'Albergo Roma di Trescore Balneario, gestito dalle sorelle Franca ed Armina Minoia, quest'ultima vedova del fratello del macellaio di Zandobbio Mazzola detto Filo.
Avevo buona esperienza in medicina e chirurgia, procurata negli ospedali militari e nell'infermerie presidiarie, nelle quali ero confluito dopo aver rinunciato volentieri alla possibilità di essere ufficiale carrista della Terza Divisione di Parma per far parte della sanità militare.
I primi anni a Trescore furono molto impegnativi. Inizialmente l'ambulatorio era ubicato all'Ospedale di Trescore. Nel 1948 però, con l'autonomia del Comune Zandobbio, era necessario trovare nel più breve tempo possibile, i locali per esercitare in paese: furono trovati nell'edificio che, allora, ospitava le scuole e gli uffici comunali. L'ambulatorio ebbe varie sedi ma sempre all'interno dello stesso stabile del Comune.
Quando fu costruito il nuovo palazzo Comunale, l'ambulatorio prima venne situato al piano terra sul lato sinistro, con l'entrata sotto lo scale, in seguito venne spostato sul lato destro e nel vecchio ambulatorio furono collocate le poste.
Quando venne istituito il Servizio Sanitario Nazionale la condotta venne abolita.
Nel giugno del 1979 sono andato in pensione, mi ha sostituito mio figlio Alberto, che vi esercita tutt'ora.
Il ricordo degli anni trascorsi nel paese di Zandobbio, al quale come consorzio era associato Entratico, rimane nella mia mente e nel mio cuore e lo considero un prezioso e commovente ricordo, tanto più oggi che la compagna della mia vita, Rosamaria,  mi è stata strappata da una crudele malattia che non perdona. 
In tutti quegli anni, dal maggio del 1946 al maggio del 1979, io ebbi modo di conoscere tutti gli abitanti di Zandobbio, della Selva e dei Sommi, oltre a quelli di Entratico.
Il lavoro fu all'inizio faticoso, sia per il mezzo di trasporto usato per gli spostamenti che per gli spostamenti notevoli. Ma ciò mi ha dato modo di conoscere la bontà e la generosità, la simpatia e la cordialità di tutti gli abitanti della zona, che ricordo sempre ed apprezzo ora alla mia età. 
In tutti quegli anni ho seguito le vicende di tutte le famiglie  che aveva  riposto in me la loro salute e la loro fiducia.
Ricordo con commossa nostalgia i sindaci che dal 1948 si sono alternati a capo  dell'amministrazione comunale e con i quali ho avuto sempre buoni rapporti: il primo Antonio Pecis, poi Angelo Belotti, Luigi Lorenzi, Giampiero Acerbis, Luigi Marchesi e Angelo Leidi.
E' stato motivo per me di dispiacere non aver letto nessun accenno al servizio sanitario nella bella pubblicazione redatta nel quarantesimo dell'autonomia del comune: penso sia stata solo una svista.
Spero di aver lasciato  alla popolazione di Zandobbio un buon ricordo per quanto io ho fatto per dare un'assistenza sanitaria che in quel periodo richiedeva sacrifici notevoli, data la scarsità di vie di comunicazione.
La continuità del servizio l'ho lasciata nelle mani di mio figlio Alberto nella certezza che anch'egli potrà apprezzare la bontà dei sentimenti della popolazione di Zandobbio, bontà che io porterò come il più bel ricordo nel mio cuore.

                                           Dott. Celestino Zilocchi
                                                    classe 1921


questa foto e la successiva sono state scattate al suo matrimonio nel 1946





questa foto è stata scattata alla consegna della targa per i 50 anni di laurea



ndr Io sono nato nel 1949 e ho avuto il dottor Celestino come medico condotto fino al 1979, anno in cui è andato in pensione. Il mio ricordo è di un ottimo medico, sia dal lato professionale che da quello umano.



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