FONTE: "Messaggero di sant'Antonio" settembre 2023.
Articolo: "Lo "svapo" manda i ragazzi in fumo" di ROBERTA VILLA.
Alcuni adulti le usano per provare a smettere di fumare, ma per molti, tra i più giovani, rappresentano al contrario la porta di ingresso al mondo del tabacco.
Le grandi multinazionali delle sigarette negli ultimi dieci anni hanno investito nel mercato dei prodotti alternativi per l'assunzione di nicotina, cioè sigarette elettroniche e sigarette senza combustione, a tabacco riscaldato, come le famosissime IQOS.
Per i forti fumatori, passare a questi dispositivi può significare una riduzione del rischio: con le cosiddette e-cig si aspira una quantità di sostanze nocive decisamente inferiore. Ma, come ribadiscono gli stessi produttori, questa quantità non è pari a zero, per cui il loro uso non può essere raccomandato ai minori o a chi, adulto, non abbia mai fumato.
Invece, in Italia come altrove, mentre il fumo tradizionale continua a calare tra gli studenti delle superiori, l'utilizzo dei nuovi dispositivi è in costante crescita, per cui oggi li usa un ragazzo su 3, divisi abbastanza equamente tra sigarette elettroniche e a tabacco riscaldato, mentre la percentuale di chi tra i 15 e i 19 anni fuma sigarette tradizionali è intorno al 37%. Una cosa poi non esclude l'altra. Molti alternano fumo e "svapo", consolidando così l'abitudine di avere in mano l'uno e l'altro oggetto da portare alla bocca e da aspirare.
Più che abitudine, poi, sarebbe corretto parlare di dipendenza: i dispositivi a tabacco riscaldato contengono significative quantità di nicotina, una sostanza con cui più della metà dei ragazzi delle superiori è venuto a contatto, in un modo nell'altro, almeno una volta nella vita. Non è inconsueto che si cominci anche prima: secondo l'Istituto superiore si sanità, a cavallo tra scuola media e superiori (13-15 anni), l'abitudine al fumo è scesa dal 21% del 2010 al !6% del 2022, mentre saliva al 20% il ricorso alla sigaretta elettronica.
DIALOGO BATTE DIPENDENZA
Il dato non è da sottovalutare. La dipendenza da nicotina si instaura nel 90% dei fumatori prima dei 18 anni , quando si è particolarmente suscettibili anche ai suoi effetti sullo sviluppo cerebrale.
Molti esperti mettono poi in guardia da tutta una serie di altri danni che anche i nuovi dispositivi possono provocare all'apparato respiratorio, sia scatenando attacchi d'asma, sia per l'apporto di sostanze nocive ai polmoni.
Un grande studio ha stimato che usare questi prodotti sotto i 30 anni aumenti di quasi 5 volte il rischio di passare alla sigaretta, arrivando a far sì che un ragazzo su 4 tra quelli che "svapano" diventi fumatore.
Attenzione a pensare che la cosa non riguardi i nostri figli: i dati dicono che la maggior parte dei genitori è ignara, complice il design dei dispositivi che i produttori realizzano così da confonderli con penne o chiavette USB. Per questo l'associazione dei pneumologi americani, al sito www.lung.org , fornisce strumenti utili per affrontare l'argomento in maniera costruttiva con i ragazzi.
Sarebbe utile che i materiali venissero tradotti anche in italiano.
Nessun commento:
Non sono consentiti nuovi commenti.