lunedì 23 ottobre 2023

DON CAMILLO. Carità firmata

 



FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.


CARITA' FIRMATA


Nei mesi scorsi, in tempo di dichiarazione dei redditi, ho notato concorrenza tra le diverse istituzioni per accaparrarsi l'8 per mille.
Capisco la pubblicità che ha come scopo quello di far conoscere una possibilità offerta dalla legge per destinare quelle risorse a finalità condivise dal contribuente; oppure anche di riattivare la memoria di chi fa la dichiarazione dei redditi perché tenga conto di questa possibilità.
Mi fa però specie quando l'annuncio pubblicitario mette in modo velato o in certi casi in modo esplicito, in cattiva luce l'operato di altre istituzioni che pure hanno accesso a questi contributi.
E la cosa  che più ancora mi dispiace è quando queste istituzioni hanno la stessa sensibilità religiosa e operano nello stesso campo caritativo.
Parlo di istituzioni cristiane: che si tratti di Chiesa Cattolica o Protestante o di altre confessioni accreditate presso lo Stato italiano, è indifferente.
La Carità che si ispira al Vangelo e perciò allo stile dell'Amore di Dio, dovrebbe stare al di sopra delle divergenze storiche e teologiche.
Non c'è una Carità Cattolica, una Protestante, una Ortodossa...Però, purtroppo,  la tendenza è quella di tirare le risorse dalla propria parte cercando di convincere che la "propria" Carità è migliore  di quella degli altri. Quello che succede a livello di Chiesa può rispecchiarsi a livello di gruppi ecclesiali là dove  si tende a distinguersi dalla solidarietà operata dalle istituzioni civili o addirittura dagli altri gruppi ecclesiali.
Posso capire se queste distorsioni avvengano all'interno delle varie dinamiche politico-sociali dove quello che si fa ha anche una finalità di raccogliere consensi.
Ma se avvengono all'interno della Carità cristiana mi lasciano perplesso.
La Carità, se è veramente evangelica, non ha bisogno di raccogliere consensi, non ha la preoccupazione di tirare più persone dalla propria parte.
E' contenta solo del bene fatto a chi è nel bisogno da qualunque parte  provenga, ed è disposta a collaborare  con tutti coloro che hanno questa cultura del "bene completamente a fondo perso".

Soprattutto non ha la necessità di essere contraddistinta da un'etichetta che ne indichi la provenienza o le sue caratteristiche DOC perché la Carità vera ha un'unica  firma universale valida per tutti, credenti e non credenti: quella di un cuore umano che pulsa in modo consapevole o inconsapevole, sul ritmo del cuore di Dio.
Al di fuori di questo riferimento anche il credente che pensa di agire  in nome di Dio, in realtà non fa altro che usarlo per sostituirsi a Lui e offuscarlo.

                         don Camillo

                                                              

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