martedì 4 maggio 2021

GIOVANI E RAGAZZI. I Consigli comunali dei ragazzi

 

FONTE: "Messaggero di sant'Antonio" aprile 2021.
Articolo: " I Consigli comunali dei ragazzi" di DANIELE NOVARA.

Una delle esperienze che permette alle nuove generazioni di mettere in campo le proprie risorse per il futuro di tutti sono i Consigli comunali dei ragazzi (CCR).
Furono i francesi che, per primi, nel 1979, si resero conto della scarsa presenza dei più giovani nella costruzione delle decisioni collettive, ma specialmente la loro irrilevanza politica.
Nel 1992, durante un viaggio in Francia, entrai in contatto con Anacej (Association nationale des conseils d'enfants et des jeunes) e la sua fondatrice, Claire Jodry. Un incontro unico e interessante, durante il quale mi spiegò come funzionavano queste iniziative: con regolari elezioni, si nominavano i consiglieri comunali giovanili, sia nelle ultime classi delle elementari che nei primi anni della scuola media, i quali a loro volta sceglievano il proprio sindaco e iniziavano a lavorare per avanzare proposte agli adulti, in modo da contribuire, con il loro punto di vista e le loro idee, allo sviluppo della città. Il tutto doveva ovviamente avvenire  con l'approvazione e l'appoggio del Comune e del Sindaco, ossia dei "grandi".
Rientrato in Italia, proposi l'esperienza in vari territori  che la accolsero con entusiasmo.
Nel 1996, realizzai propria a Piacenza, la mia città, quello che, a oggi, è il più longevo Consiglio Comunale dei Ragazzi.
I CCR non sono né un'esperienza  di educazione civica né una specie di gioco di ruolo. Si tratta  di uno spazio dove i ragazzi, specialmente quelli dai 10 ai 14 anni, vivono un'occasione per essere ascoltati sulle sorti della città, con l'obiettivo di comprendere come funziona la res publica, l'amministrazione, e realizzare come ciascuno di noi debba e possa essere un soggetto attivo. Ciò che più affascina è la competenza di questi ragazzi che, a discapito dei pregiudizi nei loro confronti, riescono sempre, alla fine dell'anno scolastico, incontrando Sindaco e amministratori, a essere concreti, pratici e operativi, mettendo sul tavolo proprio quel tipo di osservazioni e di progettualità che sembra mancare al mondo dei politici adulti.
Ho seguito in tante città italiane, anche con i miei collaboratori, molti di questi Consigli Comunali dei Ragazzi e mi è sempre risultata sorprendente la capacità sia creativa che concreta di questi giovani. Ricordo la proposta delle poesie appese sotto le pensiline degli autobus, il mercatino dei ragazzi - uno spazio in città in cui potessero scambiarsi giocattoli, libri e fumetti -, la rigenerazione di aree urbane dismesse, la progettazione di parchi verdi o di parchi gioco, iniziative di solidarietà, specie nei confronti dei bambini profughi presenti in città.
Rappresentano un'occasione per creare un'alleanza tra il mondo adulto e le nuove generazioni, affinché la creatività dei ragazzi contribuisca a migliorare la società di oggi, troppo spenta e disincantata.

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