FONTE: avvisi settimanali parrocchia di Albegno.
A COLPI DI CLAVA
Mi è capitato di leggere su Facebook una volgarità davvero meschina riguardo alla Madonna.
Definirla "volgarità" è un eufemismo perché si tratta di affermazioni assolutamente blasfeme che offendono non solo la sensibilità dei credenti, ma anche la dignità della donna e della maternità stessa.
Mi fa pena pensare a chi le ha scritte, perché mi rivelano una mentalità bacata di volgarità e di banalità, avulsa da una qualsiasi sensibilità umana. Buon per lui che pensa di fare cultura così.
Definirla "volgarità" è un eufemismo perché si tratta di affermazioni assolutamente blasfeme che offendono non solo la sensibilità dei credenti, ma anche la dignità della donna e della maternità stessa.
Mi fa pena pensare a chi le ha scritte, perché mi rivelano una mentalità bacata di volgarità e di banalità, avulsa da una qualsiasi sensibilità umana. Buon per lui che pensa di fare cultura così.
Da noi fortunatamente c'è libertà di parola e chiunque può dire la sua. Io confido tanto sul buon senso di chi legge o ascolta e che è altrettanto libero di esprimere la sua valutazione.
Mi fa specie, però, che un elemento del genere si erga a paladino dei diritti degli omosessuali. Mi domando: con quale coerenza?
Disprezza, ridicolizza e offende la Fede dei credenti; nelle sue filastrocche definisce esperienza esaltante ammazzare uno "sbirro", stuprare la Moratti e tagliarle la gola mentre...; chiama infami e figli di canii carabinieri e i militari...
Il rispetto degli omosessuali è un sacrosanto diritto e dovere; questo, non perché lo dice dal palco un qualsiasi del genere, ma perché fa parte della dignità e della sensibilità umana che purtroppo ha bisogno ancora di un lungo percorso per essere educata ai valori più elementari (non parlo di quelli della Fede).
Io non so se le parole di questo triste cantastorie saranno ritenute "espressione artistica" in un tempo in cui poliziotti e carabinieri vengono uccisi nel compimento del loro dovere, o in una cultura in cui ci sono psicolabili pronti a lasciarsi influenzare dai proclami più violenti e farneticanti.
Sono solo paradossalmente contento di trovarmi dalla parte di chi è insultato da un tipo del genere. Mi sentirei offeso se lo avessi come difensore.
Essendo io impegnato in campo educativo, come penso lo siano la grande maggioranza dei sacerdoti, dei genitori e degli insegnanti, trovo che uno degli ostacoli più grandi allo sviluppo di un percorso educativo, sia costituito proprio da chi pensa, come questo individuo, di far crescere l'umanesimo a colpi di clava, facendo leva sull'istinto aggressivo e sulla predisposizione di tanti a "mettersi contro" chi ha il compito di costruire più che di distruggere.
Non aspetto che mi si dia ragione. Ai posteri l'ardua sentenza (dal "5 Maggio" di Manzoni).
Mi fa specie, però, che un elemento del genere si erga a paladino dei diritti degli omosessuali. Mi domando: con quale coerenza?
Disprezza, ridicolizza e offende la Fede dei credenti; nelle sue filastrocche definisce esperienza esaltante ammazzare uno "sbirro", stuprare la Moratti e tagliarle la gola mentre...; chiama infami e figli di canii carabinieri e i militari...
Il rispetto degli omosessuali è un sacrosanto diritto e dovere; questo, non perché lo dice dal palco un qualsiasi del genere, ma perché fa parte della dignità e della sensibilità umana che purtroppo ha bisogno ancora di un lungo percorso per essere educata ai valori più elementari (non parlo di quelli della Fede).
Io non so se le parole di questo triste cantastorie saranno ritenute "espressione artistica" in un tempo in cui poliziotti e carabinieri vengono uccisi nel compimento del loro dovere, o in una cultura in cui ci sono psicolabili pronti a lasciarsi influenzare dai proclami più violenti e farneticanti.
Sono solo paradossalmente contento di trovarmi dalla parte di chi è insultato da un tipo del genere. Mi sentirei offeso se lo avessi come difensore.
Essendo io impegnato in campo educativo, come penso lo siano la grande maggioranza dei sacerdoti, dei genitori e degli insegnanti, trovo che uno degli ostacoli più grandi allo sviluppo di un percorso educativo, sia costituito proprio da chi pensa, come questo individuo, di far crescere l'umanesimo a colpi di clava, facendo leva sull'istinto aggressivo e sulla predisposizione di tanti a "mettersi contro" chi ha il compito di costruire più che di distruggere.
Non aspetto che mi si dia ragione. Ai posteri l'ardua sentenza (dal "5 Maggio" di Manzoni).
don Camillo
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