FONTE: Sportweek #20.
Articolo: "... e ora stringi forte!" di BEBE VIO.
Molto spesso mi chiedono come funzionano le protesi delle mani e io mostro volentieri come siano azionate da due semplici sensori a pressione che si trovano all'interno dell'invaso.
Praticamente, io infilo il moncone del braccio nell'invaso e con il muscolo interno dell'avambraccio faccio chiudere la mano mentre con quello esterno la faccio aprire. Molto semplice.
Anche le mani cosiddette "bioniche" hanno due sensori simili ma molto più belle dal punto di vista estetico, perché si muovono in modo molto armonico, del tutto simile alle mani vere, potendo gestire le dita singolarmente.
Io da alcuni anni sto utilizzando quelle della Ossur e insieme a loro stiamo cercando di perfezionarle sempre di più.
Purtroppo sono ancora troppo poche le persone con amputazioni alle braccia che utilizzano le protesi elettriche, perché sono considerate troppo pesanti o scomode o addirittura difficili da utilizzare.
Ma si sbagliano, perché usarle è semplice e ti cambia la vita. Ed è per questo che che quando ho incontrato un bimbo di sei anni all'Arte Ortopedica di Budrio, la nostra ortopedia protesica di riferimento, che provava la sua prima protesi mioelettrica mi sono fermata con lui per insegnargli a utilizzarla.
Domenico è nato senza un braccino, ha sempre utilizzato le protesi estetiche, cioè senza movimento, e ora ha finalmente iniziato con le mioelettriche.
All'inizio è abbastanza difficile riuscire a gestire i sensori con i muscoli ma Domenico è stato bravissimo e a fine giornata era già in grado di muoverla e afferrare gli oggetti.
Ero veramente emozionata a vederlo provare e mi sono ricordata di quando dodici anni fa ero alle prese con i miei primi movimenti.
"Apri piano, bravo, e ora stringi forte... bravissimo! Il difficile poi è riuscire a muovere il braccio senza aprire la mano, perché muovi i muscoli, ma vedrai che presto riuscirai a farlo".
Tra qualche tempo sarà in grado anche di gestire la forza della protesi e potrà fare veramente tutto con questa manina. Domenico ora non se ne rende conto ma grazie a questa protesi acquisirà grande autonomia e forza e sarà di grande stimolo e ispirazione per tutte le persone che gli stanno attorno. A partire dalla sua famiglia, che lo segue con molta attenzione e amore, e che sarà fondamentale per continuare a farlo crescere forte e orgoglioso di se stesso. Ora anche con una "arma! in più!