FONTE: avvisi settimanali parrocchia di Albegno.
LIBERTA' SOTTO INCHIESTA
Davanti all'ennesima atrocità commessa dal fondamentalismo islamico, la decapitazione a Parigi di un professore che aveva mostrato in classe alcune caricature della figura di Maometto, mi domando come è possibile che una persona arrivi a questo estremo di violenza per un'offesa ricevuta?
Tutt'al più, seguendo la legge del taglione, ad una offesa si dovrebbe rispondere con una offesa analoga: "occhio per occhio, dente per dente", e la cosa potrebbe essere razionalmente comprensibile.
Aldilà dell'assoluta irrazionalità di questa violenza mi domando anche perché una persona debba sentirsi autorizzata ad insultare e ridicolizzare un'altra persona o la sua Fede quando a lei non porta alcun danno.
Si invoca il diritto di libertà di espressione.
Ma è vera libertà quella che non rispetta la diversità di un altro e la ridicolizza?
C'è la libertà di dissentire, di esprimere pensieri diversi o in contrasto; c'è la libertà della dialettica, ma il vilipendio no, non fa parte dei diritti e non appartiene alla cultura della libertà. A maggior ragione quando si tratta di argomenti particolarmente sensibili e delicati che toccano la suscettibilità della persona.
E poi c'è tutto un discorso di prudenza. Se sai che c'è una dinamite pronta ad esplodere evita di accendere la miccia e trova il modo di disinnescare i candelotti.
La libertà si costruisce più con la politica che con la provocazione.
E molto di più ancora con il coraggio di amare la persona anche quando ti insulta e ti fa del male...ma qui siamo su un'altra galassia dove solo lo Spirito può portare se tu lo accetti come guida e come maestro.
Tutt'al più, seguendo la legge del taglione, ad una offesa si dovrebbe rispondere con una offesa analoga: "occhio per occhio, dente per dente", e la cosa potrebbe essere razionalmente comprensibile.
Aldilà dell'assoluta irrazionalità di questa violenza mi domando anche perché una persona debba sentirsi autorizzata ad insultare e ridicolizzare un'altra persona o la sua Fede quando a lei non porta alcun danno.
Si invoca il diritto di libertà di espressione.
Ma è vera libertà quella che non rispetta la diversità di un altro e la ridicolizza?
C'è la libertà di dissentire, di esprimere pensieri diversi o in contrasto; c'è la libertà della dialettica, ma il vilipendio no, non fa parte dei diritti e non appartiene alla cultura della libertà. A maggior ragione quando si tratta di argomenti particolarmente sensibili e delicati che toccano la suscettibilità della persona.
E poi c'è tutto un discorso di prudenza. Se sai che c'è una dinamite pronta ad esplodere evita di accendere la miccia e trova il modo di disinnescare i candelotti.
La libertà si costruisce più con la politica che con la provocazione.
E molto di più ancora con il coraggio di amare la persona anche quando ti insulta e ti fa del male...ma qui siamo su un'altra galassia dove solo lo Spirito può portare se tu lo accetti come guida e come maestro.
don Camillo
Nessun commento:
Non sono consentiti nuovi commenti.