martedì 10 novembre 2020

GIOVANI E RAGAZZI. Beata gioventù

 

FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 23/10/20.
Articolo: "Perché bisogna ascoltare la beata gioventù" di FILIPPO DI GIACOMO.

Il 10 ottobre ad Assisi, è stato beatificato Carlo Acutis, un quindicenne vissuto nella Grazia di Dio, nell'amore per l'Eucarestia e per il prossimo. Un ragazzo cresciuto in una famiglia che, benché non credente, ha lasciato che il figlio fiorisse nella fede. Un miracolo di rispetto per gli straordinari carismi di un figlio morto in tre giorni a causa di una forma aggressiva di leucemia.
Il giorno della sua beatificazione, Assisi era stracolma di giovani nonostante le restrinzioni imposte dal Covid-19. I giornalisti accreditati erano tre volte quelli arrivati in Umbria il 3 ottobre per la firma dell'enciclica del Papa Fratelli tutti.
Tra i tanti commenti sulla "vita buona" di Carlo, spicca la bella analisi di Simone Varisco sul sito Caffè storia. Durante la fase finale del pontificato di Wojtyla, mentre scoppiavano scandali e scandaletti su abusi sessuali, di potere e di coscienza e la società viveva un crescente secolarismo, la sessualizzazione dei minori, la diffusione di tecnologie pervasive, il dilagare del malaffare, le tensioni nella politica nazionale e il terrorismo internazionale, nella Chiesa italiana fiorivano forme stupende di santità giovanile.
Oltre a Carlo, la storia religiosa del nostro Paese è stata arricchita dalla vita della beata Chiara Badano (morta a 19 anni nel 1990), del servo di Dio Matteo Farina (morto a 19 anni nel 2009), della venerabile giovane mamma Chiara Corbella Petrillo (morta  a 28 anni nel 2012), della serva di Dio Giulia Maria Gabrieli (morta a 14 anni nel 2011.
San Benedetto, nella sua regola, raccomandava di ascoltare la voce dei giovani perché, ha scritto, "spesso Dio parla attraverso loro". Il problema è saperli ascoltare.

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