mercoledì 1 maggio 2019

SCUOLA. Sonno e risultati scolastici


FONTE: "Messaggero di sant'Antonio" novembre 2018.
Articolo: "Hai un esame? Dormici su" di ROBERTA VILLA.

Chi dorme non piglierà pesci, ma voti migliori sì.
Uno studio condotto su oltre 55.300 studenti americani ha infatti verificato che, soprattutto nei più giovani, i disturbi del sonno incidono sui risultati universitari almeno quanto l'abuso di alcol e sostanze stupefacenti.
I ricercatori del Center for College Sleep dell'Università di St. Thomas a Saint Paul, Minnesota, hanno esaminato i dati raccolti in un registro sulle condizioni di salute degli studenti nei college di tutti gli Stati Uniti, relative  alla primavera del 2009. 
Sono poi andati a vedere  quanti avevano riferito disturbi del sonno nella settimana precedente a un esame, mettendo a confronto la frequenza di queste segnalazioni con la media dei voti in una scala da 0 a 4, la Grade Point Average.
Per ogni notte insonne, questo punteggio scendeva dello 0,02 per cento e la probabilità di ritirarsi da un corso  cresceva del 10 per cento.
L'effetto era particolarmente marcato per gli studenti del primo anno di college, che per età corrispondono ai liceali che si preparano alla maturità italiana.
"Per questi, l'effetto dei disturbi del sonno sul rendimento scolastico è risultato paragonabile all'abitudine a ubriacarsi o a fare uso di sostanze come la marijuana - ha spiegato Roxanne Prichard, la psicologa che ha condotto la ricerca -. Solo disturbi dell'apprendimento o una diagnosi di depressione o ansia hanno un effetto superiore".
Dormire poco o male, infatti, compromette la concentrazione e la memoria, indispensabili per imparare.
E' fondamentale quindi che i ragazzi non sottovalutino, o non ritengano sia "tempo sprecato", il tempo del sonno, un fattore di salute che va sempre considerato accanto agli altri che caratterizzano un sano stile di vita: evitare sostanze come fumo e alcol, mangiare sano e svolgere regolare attività fisica.
Ma come intervenire, se non si riesce a dormire quelle 7-9 ore che sono raccomandate ai più giovani per dare il meglio di sé durante il giorno? Alcuni trucchi, raccomandati dagli esperti, possono essere utili, soprattutto per chi non ha particolari ragioni per non dormire: l'abitudine a tenere il telefono accanto sul comodino, per esempio, può disturbare per l'arrivo di notifiche durante la notte, ma anche solo trascorrere il tempo prima di spegnere la luce con gli occhi fissi su uno schermo illuminato, che sia lo stesso telefono, un tablet o un computer, attiva i centri della veglia ostacolando l'addormentamento. Meglio leggere qualche pagina di un libro, a luce bassa. E se è salutare svolgere ogni giorno un po' di attività fisica per ossigenare muscoli e cervello, stancarsi fisicamente e rilassarsi, distogliendo i pensieri dallo studio, questa va praticata in altre ore, non la sera. Andare a correre o in palestra dopo cena, infatti, non concilia il sonno. Un bagno caldo, invece, aiuta.
Ma una volta convinto di voler davvero dormire, per star meglio e rendere di più, ognuno può trovare la strategia più adatta a sé.

Nessun commento: