giovedì 21 dicembre 2017

SCUOLA. La rivincita degli asini


FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 10/11/17.
Articolo "Dalla scuola alla vita, la rivincita degli asini" di DARIA GALATERIA.

Alan Turing, il genio matematico inglese che scoprendo il sistema di decodificazione di Enigma, il linguaggio cifrato dei nazisti, contribuì potentemente alla loro sconfitta e a salvare presumibilmente milioni di esseri umani, era stato uno studente "approssimativo".
Nel 1929 il futuro pioniere dell'informatica, della cibernetica e dell'intelligenza artificiale fu valutato dalla scuola Sherborne di Cambridge con un rapporto di tenore assai severo.
Lo studente era debole in lettura, mediocre in francese, e le sue capacità "formidabili" in matematica - che gli venivano riconosciute - erano guastate dal disordine nel lavoro.
"Dovrebbe ricordarsi" ammonivano gli insegnanti "che Cambridge esige conoscenze solide, e non idee approssimative".
Il giudizio è esposto ora per la prima volta al Fitzwilliam Museum di Cambridge, dove apre una mostra sui linguaggi cifrati e le decodificazioni, storiche e contemporanee.
Dagli archivi di Turing è tratto anche un libro di matematica con un  capitolo sulla crittografia e la crittoanalisi. Turing aveva scelto il saggio come premio scolastico per un suo interessante esperimento: ma il futuro scienziato dichiarò onestamente di dovere il premio all'amico Christopher Morcom, scomparso a 18 anni, che aveva inventato la dimostrazione e gliela aveva mostrata.

Balzac fu espulso dal collegio perché catatonico.
Anche il re della fantascienza Philip K. Dick appariva apatico nella sua scuola quacchera, ma si scoprì che stava per ore in scatoloni di cartone senza far nulla perché aveva letto Quo vadis di Sienkiewicz e faceva il cristiano nelle catacombe.
Antonio Riboud, creatore della Danone, era, su sua ammissione, l'ultimo della classe.
Sylvester Stallone è stato cacciato da 14 collegi in 11 anni.
Louis Renault, fondatore della casa automobilistica, era un allievo scadente, e il padre di Winston Churchill era amareggiato dai risultati scolastici del figlio.
Famosa è la scusa di Truffaut, assente ingiustificato: "E' morta mia madre".
Asino era anche l'attore Fabrice Luchini, diventato perciò a 13 anni apprendista parrucchiere.
Malraux fu "scolaro senza diploma e ministro della Cultura".
"Maman, te lo dico da amico, non mi parlare più di esami di maturità": è una lettera di Jean Cocteau, allievo mediocre. Da bambino aveva passato ore a scrivere cento volte "otto per otto non fa quattordici". La madre però pensava di lui ogni bene, e gli fece tentare la maturità quattro volte. Non fu ammesso mai, nonostante le estati passate con un professore di ripetizione, Dietz, che finirà nei suoi romanzi. Nel 1939 Cocteau leggerà per radio, in piena notte per via del fuso orario, una Lettera alle università americane, oggi perduta. Ma in una serie di foto del giugno 1956, Cocteau appare in tòcco e toga: è a Oxford, dove è appena stato insignito della laurea in Lettere honoris causa.


Nessun commento: