FONTE: avvisi settimanali parrocchia di Albegno.
LETTERA A S. LUCIA
Cara Santa Lucia,
so che in questi giorni sei tutta indaffarata a leggere le lettere dei bambini e a correre a destra e a manca per accontentare tutti.
Ricordo la gioia che anch'io da bambino provavo nel vedere i tuoi doni sul cassettone della camera quando il 13 mattino mi svegliavo dopo averti sognata per tutta la notte.
A pensarci bene, era poca cosa: qualche mandarino; una manciata di caramelle zuccherine; un po' di noci e arachidi e un piccolo babbo natale di cioccolato. Non c'erano mai i regali che ti scrivevo nella lettera, perché, abitando io in fondo al paese, quando arrivavi in casa mia avevi già esaurito il tuo carico (così almeno mi riferiva la mamma).
Eppure, nonostante questo, ogni anno la gioia si rinnovava sempre intensa.
E' per non perdere la magia del tuo giorno che ti scrivo anche quest'anno...
Non ho un elenco di cose da chiederti.
Ho solo due domande da porti: trovi che i bambini di oggi siano contenti come lo ero io ai miei tempi anche se non ricevevo tutto quello che chiedevo? E la seconda domanda che mi sta più a cuore è questa: come posso far contenti i bambini che incontro, dal momento che ho dei doni da offrire, ma nessuno me li cerca?
Tu arrivando in fondo al paese esaurivi il tuo carico. Io non trovo dove distribuirlo e rischio di andare avanti e indietro sempre a pieno carico.
Forse è perché sono solo qualche mandarino, una manciata di caramelle zuccherine, un po' di noci e di arachidi e un piccolo babbo natale di cioccolato?
don Camillo
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