giovedì 9 febbraio 2017

VIVERE INSIEME. Il desiderio di morire in Italia


FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 16/12/16.

Dall'eutanasia al testamento biologico. La situazione in Italia.

EUTANASIA. Vuol dire dolce morte. In Italia è vietata. Chi provoca la morte di una persona su sua precisa richiesta viene punito con l'articolo 579 del Codice Penale (omicidio del consenziente). 
In Svizzera, invece, alcune associazioni come "EXIT" accolgono i malati dopo aver valutato le cartelle mediche che indicano una malattia senza speranza. Solo allora il paziente beve alcuni farmaci che lo portano alla morte nel sonno.

RIFIUTO DELLE CURE. La Costituzione (Art. 32) dice che nessuno può essere obbligato a subire trattamenti sanitari, che si possono accettare o rifiutare.
Il rifiuto, ad esempio della respirazione forzata o della chemioterapia, rientra nella legge del consenso informato (n. 145/2001). Si può dire di no alle cure anche se questa decisione può portare alla morte.

TESTAMENTO BIOLOGICO. Si possono rifiutare le cure ma solo se si è coscienti.
Il problema nasce se non lo si è (il caso di ELUANA ENGLARO del 2009).
Per questo da anni si aspetta una legge che possa indicare a medici e parenti le scelte in materia di trattamenti sanitari nel caso di cui non si sia in grado di comunicare.

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