FONTE: AIRC fondamentale SPECIALE ARANCE DELLA SALUTE.
Cibo e sport
La pratica di uno sport non implica che ci si possa lasciare andare a qualsiasi eccesso alimentare, anzi. Esercizio fisico e nutrizione corretta e controllata vanno a braccetto.
Negli ultimi anni gli epidemiologi hanno cercato di pesare l'importanza relativa dell'esercizio fisico e della nutrizione nella comparsa dei tumori.
Ottenere numeri certi è tutt'altro che semplice, perché i diversi fattori interagiscono e sono correlati.
Alcune indicazioni importanti vengono però da GLOBOCAN 2012, uno studio epidemiologico internazionale pubblicato di recente.
Basandosi sugli ultimi dati disponibili gli esperti hanno stabilito che il sovrappeso e l'obesità sono responsabili ogni anno dell'1,9 per cento dei nuovi casi di tumore maschili, del 5,4 per cento di quelli femminili, o del 3,6 per cento di quelli di maschi e femmine.
Le donne sovrappeso sono più a rischio per via degli ormoni femminili che tendono ad accumularsi nel tessuto adiposo e che sono un fattore di rischio per lo sviluppo di tumori sensibili agli ormoni (in primo luogo dell'endometrio e del seno). Anche la durata del sovrappeso o dell'obesità contribuisce a incrementare il rischio individuale, dato che si stima che ogni 10 anni di eccesso di peso facciano crescere le probabilità di ammalarsi del 7 per cento.
Proprio perché il tessuto adiposo sembra giocare un ruolo importante nell'aumentare i rischi, è bene dire che il peso in sé non è un indicatore del tutto attendibile.
Meglio infatti valutare la cosiddetta massa grassa (cioè la quantità di tessuto adiposo rispetto alla massa totale) e la forma del corpo. Vi sono infatti persone con ossatura e muscolatura massiccia che hanno un indice di massa corporea (IMC) elevato ma poca massa grassa (i cosiddetti "obesi in salute") e altre apparentemente magre, ma con una proporzione eccessiva di grasso corporeo (i cosiddetti "falsi magri").
La quantità di massa grassa si misura con l'impedenzometria.
Anche la presenza di grasso concentrato a livello addominale è un fattore di rischio indipendente dall'IMC. La misura della circonferenza dell'addome è un indicatore abbastanza attendibile, anche se indiretto, dell'obesità viscerale. Secondo le ultime linee guida, la circonferenza deve essere inferiore a 80 cm nella donna ed a 94 cm nell'uomo.
I consigli alimentari per chi si muove non differiscono molto da quelli utili a tutti: molta frutta e verdura (anche prima dell'allenamento, perché contengono zuccheri semplici a rapido consumo e molta acqua), carboidrati sotto forma di pasta o cereali integrali (che forniscono "benzina" per gli sforzi a lungo termine) e proteine prevalentemente di origine vegetale (legumi). Ottima anche la frutta secca che fornisce acidi grassi essenziali, energia e sali minerali.
Ottenere numeri certi è tutt'altro che semplice, perché i diversi fattori interagiscono e sono correlati.
Alcune indicazioni importanti vengono però da GLOBOCAN 2012, uno studio epidemiologico internazionale pubblicato di recente.
Basandosi sugli ultimi dati disponibili gli esperti hanno stabilito che il sovrappeso e l'obesità sono responsabili ogni anno dell'1,9 per cento dei nuovi casi di tumore maschili, del 5,4 per cento di quelli femminili, o del 3,6 per cento di quelli di maschi e femmine.
Le donne sovrappeso sono più a rischio per via degli ormoni femminili che tendono ad accumularsi nel tessuto adiposo e che sono un fattore di rischio per lo sviluppo di tumori sensibili agli ormoni (in primo luogo dell'endometrio e del seno). Anche la durata del sovrappeso o dell'obesità contribuisce a incrementare il rischio individuale, dato che si stima che ogni 10 anni di eccesso di peso facciano crescere le probabilità di ammalarsi del 7 per cento.
Proprio perché il tessuto adiposo sembra giocare un ruolo importante nell'aumentare i rischi, è bene dire che il peso in sé non è un indicatore del tutto attendibile.
Meglio infatti valutare la cosiddetta massa grassa (cioè la quantità di tessuto adiposo rispetto alla massa totale) e la forma del corpo. Vi sono infatti persone con ossatura e muscolatura massiccia che hanno un indice di massa corporea (IMC) elevato ma poca massa grassa (i cosiddetti "obesi in salute") e altre apparentemente magre, ma con una proporzione eccessiva di grasso corporeo (i cosiddetti "falsi magri").
La quantità di massa grassa si misura con l'impedenzometria.
Anche la presenza di grasso concentrato a livello addominale è un fattore di rischio indipendente dall'IMC. La misura della circonferenza dell'addome è un indicatore abbastanza attendibile, anche se indiretto, dell'obesità viscerale. Secondo le ultime linee guida, la circonferenza deve essere inferiore a 80 cm nella donna ed a 94 cm nell'uomo.
I consigli alimentari per chi si muove non differiscono molto da quelli utili a tutti: molta frutta e verdura (anche prima dell'allenamento, perché contengono zuccheri semplici a rapido consumo e molta acqua), carboidrati sotto forma di pasta o cereali integrali (che forniscono "benzina" per gli sforzi a lungo termine) e proteine prevalentemente di origine vegetale (legumi). Ottima anche la frutta secca che fornisce acidi grassi essenziali, energia e sali minerali.
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