FONTE: Il mio piccolo raccoglitore.
Dio è amore, ovvio, lo sappiamo.
Almeno questi duemila anni di cristianesimo a qualcosa sono serviti! Il nostro mondo parla e straparla dell'amore: di coppia, tra genitori e figli ...
Solo che, alla fine, ci rendiamo conto che non è semplice capire in che cosa consiste davvero l'amore.
Così il simpatico dottore della legge fa una delle figure più meschine dell'intero vangelo: lui sa, conosce, sfida Gesù, ma appena deve concretizzare l'amore resta impantanato, si ferma nelle secche della quotidianità.
E Gesù racconta l'amore, l'amore più assurdo, inaudito: un uomo ferito e due devoti che non lo vedono neppure e tirano diritto. Tragica farsa dell'essere umano che riesce a costruirsi una fede che lo allontana dal fratello!
Ma l'inaudito è tutto in quel invece, un samaritano, cioè uno straniero, uno di quelli che vengono a rubarci il lavoro, si ferma e si prende cura dello sconosciuto, gratuitamente.
Ecco l'amore, dice Gesù, saper riconoscere il volto del fratello sempre e comunque, saper cambiare i programmi della propria giornata sporcandosi le mani del sangue del ferito.
E la conclusione, è tagliente: "Non chiederti chi è il tuo prossimo, ma a chi sei disposto a stare vicino...". Facciamoci carico di chi incontreremo, così come Gesù si è fatto carico di noi!
Così il simpatico dottore della legge fa una delle figure più meschine dell'intero vangelo: lui sa, conosce, sfida Gesù, ma appena deve concretizzare l'amore resta impantanato, si ferma nelle secche della quotidianità.
E Gesù racconta l'amore, l'amore più assurdo, inaudito: un uomo ferito e due devoti che non lo vedono neppure e tirano diritto. Tragica farsa dell'essere umano che riesce a costruirsi una fede che lo allontana dal fratello!
Ma l'inaudito è tutto in quel invece, un samaritano, cioè uno straniero, uno di quelli che vengono a rubarci il lavoro, si ferma e si prende cura dello sconosciuto, gratuitamente.
Ecco l'amore, dice Gesù, saper riconoscere il volto del fratello sempre e comunque, saper cambiare i programmi della propria giornata sporcandosi le mani del sangue del ferito.
E la conclusione, è tagliente: "Non chiederti chi è il tuo prossimo, ma a chi sei disposto a stare vicino...". Facciamoci carico di chi incontreremo, così come Gesù si è fatto carico di noi!
Nessun commento:
Non sono consentiti nuovi commenti.