mercoledì 16 gennaio 2019

SALUTE. I migranti portano malattie infettive?


FONTE: //www.issalute.it/ sito sviluppato e gestito dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS).

Insieme ai migranti arrivano in Italia anche le malattie infettive?              FALSO  

Non dobbiamo temere l'importazione da parte dei migranti di malattie contagiose.

Gli stranieri rappresentano, attualmente, solo l'8,3% della popolazione residente in Italia, meno di altri Paesi come Germania (10,5%) e Spagna (9,5%).
E', inoltre, studiato da tempo in letteratura il cosiddetto "effetto migrante sano". Il significato è semplice: solo i soggetti più forti della comunità intraprendono il difficile percorso migratorio, praticando una sorta di auto-selezione nei Paesi di origine. E' per questo che non si può parlare di emergenza di ritorno di malattie infettive.
Seppure provati dalle fatiche del viaggio, i migranti che arrivano sulle nostre coste sono soggetti prevalentemente giovani e in buono stato di salute; essi, tuttavia, a causa della povertà, dell'irregolarità e del difficoltoso accesso ai servizi, possono sviluppare nel Paese ospitante malattie legate alla scarsa igiene e al sovraffollamento, come morbillo, influenza, scabbia, difterite, pertosse e tubercolosi, non rappresentando quindi una popolazione portatrice di malattie, ma piuttosto una popolazione che può ammalarsi qui perché poco tutelata e protetta.


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