giovedì 21 luglio 2016

VIVERE INSIEME. Giugno 2016


FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 09/07/16.
Articolo: "L'orrore, la grettezza, il sogno, l'utopia giugno 2016: quel che resterà" di ENRICO DEAGLIO.

Credo che sarà ricordato negli Annali come lo "spaventoso giugno 2016". Il mese in cui, aspettato, temuto e poi inaspettato come uno scirocco, giunse il voto inglese. La maggioranza degli inglesi - quell'isoletta nebbiosa, che inventò la democrazia e che resistette al nazismo - lasciava l'Europa: non voleva più burocrati di Bruxelles, non voleva più immigrati. Resterà nella storia, purtroppo, il ghigno di Nigel Farage, che si considera l'erede della finest hour con cui Churchill spronò gli inglesi. L'apprendista stregone David Cameron si dimise, le borse crollarono, i politici balbettarono, un vento di biancume, di Volk, di Britain first, di "sovranità nazionale", prese a soffiare.
Noi eravamo appena usciti dalle elezioni amministrative, che, a vederle ora, erano stato un antipasto del voto inglese. Nessun candidato a guidare le città italiane aveva parlato di Europa nei suoi programmi. Piuttosto avevamo parlato di scontrini, buche nelle strade, accuse reciproche di ladrocinio. Nessun partito italiano aveva nemmeno immaginato che un immigrato o il figlio di un immigrato (ormai il dieci per cento della popolazione italiana), potesse diventare un sindaco, un assessore. (Per dire: noi, caput mundi, eleggevamo Virginia Raggi, Londra aveva appena eletto sindaco Mr. Sadiq Kahn, figlio di immigrati pakistani). Proporrei, in questo spaventoso giugno 2016, per un'iscrizione scritta nel marmo nei futuri annali dell'Europa - a fianco dei 69 ragazzi laburisti uccisi nel giugno di cinque anni fa in un campeggio in Norvegia da un nazista che li odiava  per la loro amicizia con coetanei immigrati - la vita e l'opera di Jo Cox, deputata laburista inglese, militante dell'Europa, amica degli immigrati, uccisa  da un nazista inglese.  Terribile il suo destino: uccisa per le sue idee di solidarietà, amore e cose del genere, si pensava che la sua morte avrebbe cambiato il risultato elettorale inglese. Ed invece non è successo, nemmeno nel suo collegio, anche se tutti i giovani hanno votato per lei. 
In questo giugno 2016 dominato dalla grettezza e dall'atrofia dell'immaginazione, un  immenso altro messaggio ha attraversato l'Europa: la camminata sulle acque ad Iseo, regalata all'Italia da Christo, 81 anni, bulgaro: il sogno, l'utopia, una tecnologia geniale e onesta che ha permesso a 640 mila persone di attraversare il lago a piedi in sintonia con la natura.
Appena vista l'opera, due studenti del III Liceo Artistico Manzù di Bergamo - Cecilia Rizzi e Simone Assi - hanno presentato il loro progetto: un ponte galleggiante per unire Libia e Sicilia.  E' lungo 520 chilometri, sosta a Lampedusa. Titolo: Basta morti nel Mediterraneo. Un  giorno, quindi, insieme a Jo Cox, ai ragazzi laburisti norvegesi, ricorderemo anche Christo, la sua équipe, e i due studenti di Bergamo, come coloro che avevano scritto il miglior programma politico per il futuro dell'Europa.


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