FONTE: "MESSAGGERO DI SANT'ANTONIO" di giugno 2016.
Articolo: "Sindaco" di PAOLO PIVETTI.
Molte delle nostre città, grandi e piccole, stanno per eleggere il proprio sindaco.
Figura da sempre importante nella vita amministrativa, ma divenuta assai più vicina al popolo da quando, il 25 marzo 1993, ne è stata introdotta per legge l'elezione diretta.
Prima di allora, il sindaco era un signore scelto dal consiglio comunale e spesso paracadutato da un partito.
Oggi siamo noi cittadini a sceglierlo, pur con la mediazione necessaria dei partiti, e questo è un gran bel passo avanti.
Personaggio attuale, attualissimo dunque, ma con un nome e una storia antichi, che risalgono addirittura alla civiltà greca, cioè ad alcuni secoli prima di Cristo.
Syndikos è il nome greco originale, formato dalla fusione di syn che in greco significa insieme e dike che, sempre in greco, vuol dire giustizia.
Ad Atene era un magistrato che svolgeva il compito di vigilare sull'applicazione delle leggi, anche difendendo quelle correnti, e facendole valere di fronte a ingiustificati tentativi di modifica. Era inoltre, compito molto delicato, il responsabile delle confische.
Quando Roma conquistò la Grecia incorporandola nel suo impero, il syndikos divenne il rappresentante legale delle città greche di fronte all'imperatore.
Nel Medioevo mantenne sostanzialmente questa funzione, ma a favore dei comuni e di fronte all'imperatore germanico.
Questa mansione di vigilanza è stata tramandata fino ai giorni nostri anche nel mondo aziendale e finanziario, dove il sindaco è un funzionario incaricato di sorvegliare sul rispetto degli statuti societari.
Nella vita politica di una città oggi il sindaco, oltre che amministratore, è una figura di riferimento. Tanto che a volte nelle elezioni riceve più voti delle liste che lo sostengono.
Il suo nome, ancora una volta, ci dimostra come le vicende della storia possono rendere attuale una parola antica.
Prima di allora, il sindaco era un signore scelto dal consiglio comunale e spesso paracadutato da un partito.
Oggi siamo noi cittadini a sceglierlo, pur con la mediazione necessaria dei partiti, e questo è un gran bel passo avanti.
Personaggio attuale, attualissimo dunque, ma con un nome e una storia antichi, che risalgono addirittura alla civiltà greca, cioè ad alcuni secoli prima di Cristo.
Syndikos è il nome greco originale, formato dalla fusione di syn che in greco significa insieme e dike che, sempre in greco, vuol dire giustizia.
Ad Atene era un magistrato che svolgeva il compito di vigilare sull'applicazione delle leggi, anche difendendo quelle correnti, e facendole valere di fronte a ingiustificati tentativi di modifica. Era inoltre, compito molto delicato, il responsabile delle confische.
Quando Roma conquistò la Grecia incorporandola nel suo impero, il syndikos divenne il rappresentante legale delle città greche di fronte all'imperatore.
Nel Medioevo mantenne sostanzialmente questa funzione, ma a favore dei comuni e di fronte all'imperatore germanico.
Questa mansione di vigilanza è stata tramandata fino ai giorni nostri anche nel mondo aziendale e finanziario, dove il sindaco è un funzionario incaricato di sorvegliare sul rispetto degli statuti societari.
Nella vita politica di una città oggi il sindaco, oltre che amministratore, è una figura di riferimento. Tanto che a volte nelle elezioni riceve più voti delle liste che lo sostengono.
Il suo nome, ancora una volta, ci dimostra come le vicende della storia possono rendere attuale una parola antica.
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