FONTE: MESSAGGERO DI SANT'ANTONIO APRILE 2016
Articolo "La potenza dell'esempio" di Fulvio Scaparro (psicoterapeuta).
LA POTENZA DELL'ESEMPIO
Premetto che ho sempre condiviso e ammirato questo passo di sant'Ambrogio, IV secolo d.C.: "Più dei vostri consigli li aiuterà la stima che [i figli] hanno di voi [genitori] e che voi avete di loro; più di mille raccomandazioni soffocanti, saranno aiutati dai gesti che videro in casa: gli affetti semplici, certi ed espressi con pudore, la stima vicendevole, il senso della misura, il dominio della passione, il gusto per le cose belle e l'arte, la forza anche di sorridere".
Semplice, chiaro ma, si dirà, difficile da mettere in pratica. Leggo in una rivista di pediatria, e condivido, che ogni genitore sa che, in alcuni momenti, i bambini hanno bisogno di essere corretti per modificare alcuni comportamenti inadeguati.
Per fare ciò servono regole, più che punizioni. Nel momento in cui la persona che educa sa assumere una modalità ferma, la sua autorevolezza sarà tale che la punizione risulterà superflua.
Non c'è, però, autorevolezza senza l'esempio. Non solo l'insegnamento non accompagnato da un comportamento esemplare cade nel vuoto, ma esso finisce anche per favorire alibi a chi dovrebbe apprendere: "Perché dovrei rispettare le regole che tu stesso non rispetti?".
Sottolineare la forza dell'esempio è tutt'altro che una novità visto che, per limitarci al pensiero pedagogico occidentale, non si contano i richiami in proposito. I richiami a vuoto a dare il buon esempio sono tanti che ormai la parola stessa si è quasi svuotata di significati, talvolta patetica, un po' come l'abusata parola "amore" che, se non riempita di contenuti concreti, lascia il tempo che trova.
Anche chi non conosce il latino ogni tanto sospira Verba volant ... (le parole volano), ma se gli chiediamo di terminare la frase se la cava con un "... contano i fatti". Completato, il detto latino recita così, in una delle varianti più diffuse: "Verba volant, exempla trahunt" (le parole volano, gli esempi trascinano).
"Trascinano", capite? Quando ascoltiamo una musica "trascinante", siamo trasportati in una dimensione che va oltre lo spartito, il compositore, l'esecutore, l'interprete. Per un tempo breve o lungo che sia, non siamo più soltanto seduti ad ascoltare: la musica ci ha portato via con sé, ci ha rapiti. Siamo con la musica e nella musica anche se non siamo né compositori né esecutori.
Allo stesso modo, nella vita quotidiana l'esempio, non solo quello buono ma anche quello cattivo, ha più forza delle parole, si scolpisce nel nostro animo e, nel bene o nel male, ci rapisce e ci forgia. Regole semplici, comprensibili, poche, tutte tese a favorire una pacifica convivenza in casa, all'insegna di "non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te". Regole spiegate ogni volta che è possibile e soprattutto accompagnate, se infrante, da sanzioni che non provochino dolore fisico o morale, non umilianti e mai imposte con la paura. Dove c'è la paura non c'è l'educazione.
Bambini e ragazzi sono spinti a trasgredire, a superare i limiti, fa parte della loro natura di curiosi della vita, ma non c'è nulla di peggio del non potere capire dove sono questi limiti e, quindi, dove inizia la trasgressione.
E questo avviene quando si cresce in presenza di adulti ondivaghi, propensi a dire "sì" o "ni", pur di evitare il confronto con i "no".
Troppo adulti sono impauriti dai loro figli e li trattano con un eccesso di aggressività, attirandosi il loro odio, o li blandiscono concedendo loro tutto, non sapendo che i ragazzi in fondo disprezzano chi non ha il coraggio e si arrende o scappa facilmente.
Il buon esempio non fa miracoli, ma è il meglio che possiamo offrire ai nostri figli per aiutarli a non cedere al fascino della vita facile tutta centrata sul proprio tornaconto personale.
Anche chi non conosce il latino ogni tanto sospira Verba volant ... (le parole volano), ma se gli chiediamo di terminare la frase se la cava con un "... contano i fatti". Completato, il detto latino recita così, in una delle varianti più diffuse: "Verba volant, exempla trahunt" (le parole volano, gli esempi trascinano).
"Trascinano", capite? Quando ascoltiamo una musica "trascinante", siamo trasportati in una dimensione che va oltre lo spartito, il compositore, l'esecutore, l'interprete. Per un tempo breve o lungo che sia, non siamo più soltanto seduti ad ascoltare: la musica ci ha portato via con sé, ci ha rapiti. Siamo con la musica e nella musica anche se non siamo né compositori né esecutori.
Allo stesso modo, nella vita quotidiana l'esempio, non solo quello buono ma anche quello cattivo, ha più forza delle parole, si scolpisce nel nostro animo e, nel bene o nel male, ci rapisce e ci forgia. Regole semplici, comprensibili, poche, tutte tese a favorire una pacifica convivenza in casa, all'insegna di "non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te". Regole spiegate ogni volta che è possibile e soprattutto accompagnate, se infrante, da sanzioni che non provochino dolore fisico o morale, non umilianti e mai imposte con la paura. Dove c'è la paura non c'è l'educazione.
Bambini e ragazzi sono spinti a trasgredire, a superare i limiti, fa parte della loro natura di curiosi della vita, ma non c'è nulla di peggio del non potere capire dove sono questi limiti e, quindi, dove inizia la trasgressione.
E questo avviene quando si cresce in presenza di adulti ondivaghi, propensi a dire "sì" o "ni", pur di evitare il confronto con i "no".
Troppo adulti sono impauriti dai loro figli e li trattano con un eccesso di aggressività, attirandosi il loro odio, o li blandiscono concedendo loro tutto, non sapendo che i ragazzi in fondo disprezzano chi non ha il coraggio e si arrende o scappa facilmente.
Il buon esempio non fa miracoli, ma è il meglio che possiamo offrire ai nostri figli per aiutarli a non cedere al fascino della vita facile tutta centrata sul proprio tornaconto personale.
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