giovedì 12 maggio 2016

VIVERE INSIEME. Bisogna ribellarsi alla maleducazione


FONTE: Messaggero di sant'Antonio marzo 2016.
Ecco alcuni brani estrapolati dall'articolo "Ribelliamoci alle cattive maniere" di LUISA SANTINELLO.

RIBELLIAMOCI ALLE CATTIVE MANIERE

L'allenatore di calcio che fa un gestaccio ai tifosi della squadra avversaria; i deputati che, riuniti a Montecitorio, si insultano ogni tre per due. E ancora, lo studente che, spaparanzato in metropolitana, neanche si accorge dell'anziano in piedi davanti a lui. Dovunque ci giriamo la maleducazione lascia il segno.

Spesso la critichiamo. Ma il più delle volte non alziamo un dito per contrastarla.

Da una recente indagine........circa il 90 per cento degli intervistati lamenta un individualismo feroce e una tendenza alla micro-barbarie nei rapporti quotidiani.

A mancare, più che l'educazione, è il senso di civiltà. La maleducazione coincide col non rispetto di se stessi e degli altri. E' saltare la fila allo sportello e procedere sgomitando, senza guardare la gente negli occhi.

Un team di ricercatori ha da poco scoperto che chi sperimenta la maleducazione tende poi a riproporla nei confronti di terzi.

"L'essere umano non nasce né buono né cattivo, né educato né maleducato - spiega Fulvio Scaparro, psicoterapeuta e autore di L'antispocchia. Come ho imparato a difendermi dagli arroganti (Bompiani) - La cattiva abitudine si sviluppa quando l'ambiente in cui egli si trova non lo abitua a tener conto degli altri......
Nessun genitore può pretendere dal figlio ciò che egli stesso non insegna  né esplicita..............................
A Tripoli c'è un detto: "se la città è sporca tu comincia a pulire davanti alla tua porta"...................
La maleducazione dunque si sconfigge facendo rete e non mollando mai davanti alle difficoltà. 
"Bisogna essere ostinati contro l'abuso e l'accumulo di indifferenza" conclude Scaparro.

L'obiettivo finale è accendere i riflettori sul problema, un po' come ha fatto di recente il Collegato ambientale approvato a dicembre dalla Camera dei deputati. All'articolo 40 il documento prevede sanzioni per chi abbandona nell'ambiente mozziconi di sigaretta, scontrini, fazzoletti e chewing-gum........
La lotta alla maleducazione (per quanto parziale) è stata riconosciuta e dichiarata ufficialmente.

Continua Scaparro: "Siamo arrivati al paradosso di additare chi è troppo educato come ipocrita..............
Il vero educato è colui che lo è per natura e in modo coerente dentro e fuori casa, nell'ambito pubblico e nel privato".

Le buone maniere stanno alla verità come la maleducazione sta all'ignoranza e alla falsità.

Perché puntare sull'educazione significa investire nel futuro. E in un Paese come il nostro, al nono posto nella lista delle nazioni più maleducate (indagine del 2012 svolta dal sito Skyscanner), questa è una sfida che noi, in quanto suoi abitanti e "figli", dobbiamo cogliere.






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