mercoledì 13 settembre 2023

PAPA FRANCESCO. Liberi di scegliere se migrare o restare

 






FONTE: "MISSIONARI SAVERIANI" agosto/settembre 2023.

Dal messaggio per la Giornata del migrante e del rifugiato, domenica 24 settembre.


Persecuzioni, guerre, fenomeni atmosferici e miseria sono tra le cause più visibili delle migrazioni forzate contemporanee.
I migranti scappano per povertà, paura, disperazione. Di qui la necessità di un impegno, che chiama tutti, ciascuno secondo le proprie possibilità, a trasformare la decisione di andarsene da necessità a volontà libera.
Per arrivarci, il primo passo è chiederci che cosa possiamo fare, ma anche cosa dobbiamo smettere di fare. In particolare, occorre  prodigarsi per fermare la corsa agli armamenti, il colonialismo   economico, la razzia delle risorse altrui, la devastazione della nostra casa comune. Per fare della migrazione una scelta davvero libera, bisogna sforzarsi di garantire a tutti un'equa partecipazione al bene comune, il rispetto dei diritti fondamentali e l'accesso allo sviluppo umano integrale.
Il compito principale  spetta ai Paesi di origine e ai loro governanti, chiamati ad esercitare la buona politica,  trasparente, onesta, lungimirante e al servizio di tutti, specialmente dei più vulnerabili. Essi però devono essere messi in condizione di fare questo, senza trovarsi depredati delle proprie risorse naturali e umane e senza ingerenze esterne.
Lì dove le circostanze permettano di scegliere se migrare o restare, si dovrà comunque garantire che tale scelta sia informata e ponderata, onde evitare che tanti uomini, donne e bambini cadano vittime di rischiose illusioni o di trafficanti senza scrupoli.
Davanti a noi, c'è una scadenza concreta, il Giubileo del 2025. L'invito è ad uno sforzo congiunto dei singoli Paesi e della comunità internazionale per assicurare a tutti il diritto a non dover migrare, ossia la possibilità di vivere in pace e con dignità nella propria terra.
Si tratta di un diritto non ancora codificato, ma di fondamentale importanza, la cui garanzia è da comprendersi come corresponsabilità  di tutti gli Stati nei confronti di un bene comune che va oltre i confini nazionali. Infatti, poiché le risorse mondiali non sono illimitate, lo sviluppo dei Paesi economicamente più poveri dipende dalla capacità di condivisione che si riesce a generare tra tutti i Paesi.





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