martedì 14 marzo 2023

DON CAMILLO. Papa Francesco e l'omosessualità

 



FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.

AMA E FA CIO' CHE VUOI

Papa Francesco in una recente intervista (la notizia l'ho colta dal giornale radio Rai del 26/01/23) è tornato sul tema dell'omosessualità ribadendo ciò che più volte in passato aveva affermato, e cioè, che come fatto ormonale l'omosessualità è una condizione di vita e non una condizione di peccato o, come è considerata  in alcune culture, un crimine.
Specifico che non si parla di omosessualità causata da condizionamenti culturali ed educativi o da abusi della sessualità, ma di costituzione ormonale dovuta alla natura.
Nel primo caso si può parlare di omosessualità indotta  che può essere corretta offrendo alla persona gli stimoli e gli spunti appropriati per aiutarla a riscoprire la sua identità.
Ognuno va rispettato nella sua identità e in quella identità è amato da Dio come figlio.
Altra cosa, invece, è l'impegno morale per gestire la propria vita in modo costruttivo nel rispetto  di se stessi, degli altri e del senso di ogni cosa. Ma questo vale per tutti, anche per chi è eterosessuale.
L'onestà nel gestire e vivere la propria affettività è una virtù da alimentare sempre con l'intelligenza illuminata dalla  Parola di Dio che non è una catena che imprigiona, né  una catapulta che lancia allo sbaraglio, ma una sapienza che incoraggia quell'equilibrio che sa coniugare la bellezza dell'amore con la libertà e la dignità della persona.
In questo campo, come in tutti i campi, vanno bene le regole generali; sono necessarie come orientamento, ma non possono essere considerate la misura standard per tutti, proprio perché ognuno è diverso dall'altro, ma anche in situazioni in cui si vive cambiano continuamente.
Qui assume tutto il suo peso la dichiarazione di Gesù: "Il sabato è stato fatto per l'Uomo, e non l'Uomo per il sabato".
Capisco che è facile cadere qui nel  buco nero del relativismo dove ognuno si inventa un codice morale su misura.
Ma Gesù dà un correttivo efficace a questo pericolo: è il correttivo dell'Amore, quello vero, testimoniato da Lui non solo a parole. E' questo amore , che permette di eliminare ogni legge perché chi Ama sa fare molto di più e molto meglio di quanto qualsiasi legge possa imporre. Per questo S. Agostino può esclamare: "Ama e fa ciò che vuoi!" perché chiunque Ama veramente non farà mai niente di male per sé stesso, per gli altri, per la natura e...per Dio.
E se facesse qualcosa di male per la fragilità della condizione umana che rimane sempre come nostro patrimonio, lo saprebbe riconoscere e saprebbe cercare il rimedio.

                                
AMOR PIU' CHE LA LEGGE

Ho imparato che l'Amore è donare senza avere
ciò che sono e che so fare nei miei limiti umani.
Il mio giorno non ha tregua, resta sempre un cantiere
perché ciò che vivo oggi è diverso già domani.

Il tuo sguardo m'interpella, imprevisto e all'improvviso.
Potrei finger di essere cieco o svoltare al primo incrocio.
Troppo crudo è il tuo tormento e minaccia il mio sorriso;
non vorrei che si pensasse che io sono con te socio.

Resto assorto a pensare che risposta posso darti.
Troppo strette son le leggi che impongono soluzioni,
per cultura incapaci di capire e di salvarti
trasformandosi per tanti solo in gabbie o prigioni.

Sono scosso e combattuto nel mio animo confuso;
mi rifiuto di fuggire, ma non so che cosa fare.
Il complesso delle leggi troppo spesso mi ha deluso,
sono cieche, sono fredde e non sanno valutare.

Son preziose e necessarie per tenere in carreggiata,
ma non bastano per dare quello slancio, quel conforto
che san render creativa una persona amareggiata
liberando ciò che in lei è sepolto spesso a torto.

Ho scoperto che l'Amore sa di più di ogni Legge.
E' la forza che va oltre ogni peso e ogni misura,
fondamento sopra il quale ogni casa cresce e regge,
contro il vento e la bufera resta stabile e sicura.

Tu mi chiedi di capirti nel tuo mondo che è diverso,
e così mi apri gli occhi per guardare più lontano.
Se mi fermo ad ascoltarti e con te un po' converso,
mi accorgo che sei Humus e per nulla sei pantano.


                                 don  Camillo


                          

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