FONTE: libro "Sul filo dei ricordi..." ideato e stampato dal GRUPPO PARROCCHIALE PER LA TERZA ETA' di Zandobbio.
DALLA BICI, ALLA MOTO, ALLA GIARDINETTA
Ho svolto il servizio militare a Bardonecchia, sorvegliando il territorio appena terminata la guerra con la Francia.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, sono scappato con alcuni compagni e sono tornato a Zandobbio. Ho fatto il partigiano, dandomi alla macchia per non essere catturato e deportato in Germania.
Terminata la guerra, ho cercato subito un lavoro e l'ho trovato a Milano per un anno nell'edilizia. In seguito con un amico di Zandobbio, Paolo Rota detto Boda, abbiamo iniziato l'attività dell'ambulante di legna con un camioncino.
Dopo tre anni circa l'amico Paolo Rota ha iniziato con i fratelli la fabbricazione di piastrelle nella sua casa di via Cesare Battisti.
Avendo notato che la sua attività procedeva bene, ho convocato i miei fratelli e con loro insieme ad un'altro socio, Riccardo Vigani, abbiamo cominciato la fabbricazione di piastrelle. Abbiamo utilizzato all'inizio i locali di via Orti, ove abitavamo. Erano gli anni Cinquanta e abbiamo iniziato con due stampi ed una levigatrice.
Fabbricavamo circa 200 mq. di piastrelle al giorno. Oggi se ne costruiscono in un giorno migliaia di mq. Era una lavoro abbastanza duro, ma in quei tempi l'importante era lavorare.
Ci si alzava presto al mattino. Il primo turno andava dalle ore 3 alle 13, mentre il secondo dalle ore 13 alle 23. Essendo io il più anziano della ditta, oltre che a produrre, avevo anche il compito di vendere le piastrelle.
Di buon mattino in bicicletta partivo per Milano, andando nei cantieri ad esibire il nostro prodotto. Le cose procedevano bene e ciò mi ha consentito di acquistare una motocicletta in seconda mano, una Mival, in seguito una giardinetta.
Dopo qualche anno ci siamo trasferiti a Trescore, costruendo un bel capannone ed acquistando nuove macchine per ampliare la produzione.
La fabbrica di piastrelle è proseguita fino al 1985, per dedicarsi poi al taglio di marmi e graniti da usare nell'edilizia, in un ulteriore capannone in località Zuclino. Questa attività prosegue tutt'ora portata avanti da alcuni miei nipoti.
Ora a 80 anni vivo di ricordi e con qualche acciacco, seguito con cura da mia moglie e circondato dall'affetto dei figli e dei nipoti.
Paolo Finazzi
classe 1923
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