mercoledì 4 agosto 2021

DON CAMILLO. Vita da giocattolo

 



FONTE: avvisi settimanali parrocchia di Albegno.

VITA DA GIOCATTOLO

Quanti capricci fanno i bambini.
Loro non hanno il senso del limite. Per loro tutto è dovuto; vogliono tutto.
Spetta ai genitori insegnare che ci sono dei confini da rispettare; e lo possono fare solo con la saggezza e il coraggio dei NO, accettando che continuino a piangere; che arrivino anche a manifestazioni di isterismo, anche a costo di fare una brutta figura con i vicini o con gli estranei...... Se si cede all'inizio su questo punto, può succedere tutta una reazione a catena con una progressiva accelerazione della negatività e della gravità delle pretese.
L'istituto primordiale è quello di ricevere soddisfazione in tutto e subito. Il compito educativo è quello di insegnare che ci sono cose che si ha il diritto di avere; ce ne sono altre da conquistare, e altre ancora da escludere dalla propria vita.
I no dei genitori devono essere decisi, coerenti, concordi e motivati. I bambini più piccoli non sono in grado di capire le motivazioni, ma queste devono comunque esserci, e diventano sempre più necessarie a mano a mano che i bambini crescono. Potrà succedere che non  le accettino e le contestino, ma, se sono motivazioni logiche, rimangono nel loro bagaglio interiore e finiscono per incidere nella loro formazione. Diversamente c'è il forte rischio che tutto venga considerato un giocattolo che si vuole avere a tutti i costi per usarlo, fino a quando si esaurisce l'interesse nei suoi confronti o si rompe. E allora lo si abbandona per inseguire un altro interesse.
Può succedere nel rapporto con le cose, ma può succedere anche nel rapporto con le persone, cosa molto più grave.

Vita da giocattolo

Mi impressionano gli strilli di una bambino
che vuole quella cosa a tutti i costi.
Il papà se lo culla un pochino
ma poi cede a quei comandi così imposti.

Fa la spola il ragazzino con lo sguardo
tra la mamma e il papà indaffarati;
vuol raggiungere, ostinato, il suo traguardo
addolcendoli a turno, separati.

Interessa al quindicenne divertirsi:
vuole sempre il diversivo più aggiornato;
non ci tiene a ragionare e a convertirsi;
è un perenne insoddisfatto e arrabbiato.

Nel rapporto della coppia, prepotente,
chiede tutto e pretende sia subito;
dell'Amore non sa nulla, è incompetente,
segue solo quell'istinto in lui recondito.

E' un percorso che inizia da lontano
e si aggrava coi passaggi della vita.
Se si inceppa dell'istinto il volano,
ogni forma d'amicizia è impedita.

Tutto dura solo il tempo di uno sfogo
per lasciare, poi, il posto all'amarezza.
Il rapporto resta un finto e freddo logo
fino a quando il giocattolo si spezza.

                                        don Camillo





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