FONTE: "la Repubblica" del 23/04/21.
Articolo: "Un anno al riparo dal contagio. L'effetto immunità dura più del pass" a cura di MICHELE BOCCI.
Quanto dura la copertura dei vaccini anti Covit?
E' difficile dirlo, non ci sono ancora studi scientifici decisivi su questo tema perché questi medicinali sono disponibili da pochi mesi. Secondo Ema, l'agenzia del farmaco europea, i dati "mostrano come gli anticorpi rimangano fino ad almeno 6 mesi e, in base a come scendono nel tempo, si può dedurre che probabilmente una protezione fino a un anno è assolutamente possibile". Per Vincenzo Barnaba, immunologo e ordinario di Medicina interna alla Sapienza, "anche se non si sa ancora molto, se dovessi fare una congettura ritengo che la copertura contro il virus originario potrà durare per diverso tempo. Ormai negli Usa ci sono vaccinati da molti mesi, anche 8, e non c'è stato un ritorno importante del virus tra queste persone".
E per chi ha avuto la malattia quanto è lunga la protezione?
In questo caso ci sono un po' più di dati, anche se non definitivi. Li spiega Andrea Cossarizza, immunologo dell'università di Modena e Reggio Emilia. "A sette mesi le persone guarite hanno ancora bel titolo anticorpale. Ci sono studi che dimostrano che dopo quel tempo la protezione è ancora del 95%. La frequenza delle reinfezioni è bassissima sono asintomatiche o paucisintomatiche". Lo Spallanzani di Roma ha trovato anticorpi ancora attivi in persone contagiate 11 mesi prima.
Ci sono differenze di durata della copertura e di efficacia tra i vari vaccini?
Partendo dal presupposto che i dati sulla durata non sono ancora noti, Vincenzo Barnaba ritiene che non dovrebbero differire molto. Inoltre, "tutti i vaccini non fanno ammalare, quasi al 100%. Però quelli a Rna messaggero proteggono dall'infezione per circa il 97%, mentre quelli a vettore virale stanno intorno al 70%. Tutti comunque proteggono da malattia e morte, che è il target più importante per un vaccino".
Cosa succede dopo la scadenza del pass vaccinale che vale 6 mesi?
Il decreto del governo che ha anche introdotto i "certificati verdi" non dà indicazioni in questo senso, anche se il tempo di validità del documento che permette di circolare sembra essere molto inferiore alla durata delle coperture naturali e da vaccino. Si sta valutando l'ipotesi di richiedere, quando il pass è in scadenza, un esame sugli anticorpi per chiarire quanto sono ancora presenti nell'organismo. A quel punto, se ci sono e proteggono, si rinnoverebbe il documento.
Chi ha fatto il vaccino resta contagioso?
"Chi è vaccinato - spiega sempre il professor Barnaba - può incontrare il virus, che può fare qualche ciclo di replicazione ma senza infettare l'ospite, perché gli anticorpi lo bloccano. Durante quel breve periodo di cicli di replicazione, la persona può infettarne altre, anche se molto meno efficacemente. Per questo si chiede anche ai vaccinati di portare la mascherina e rispettare il distanziamento". Il professore ricorda comunque che quanto successo in Inghilterra dimostra che i vaccinati infettano molto poco le altre persone, visto che la campagna di massa ha ridotto moltissimo il contagio.
I vaccini sono efficaci contro le varianti?
I vaccini a Rna messaggero, spiega Barnaba, proteggono contro la variante inglese e anche contro le altre più diffuse oggi, come la brasiliana e la sudafricana, "con una efficacia ridotta del 20%". Però potrebbe presentarsi una variante che non viene intercettata dai vaccini "e saremmo al punto zero". Cossarizza dice che la mascherina va portata "anche per il rischio legato alle varianti. Ci sono state persone vaccinate che sono finite in ospedale proprio a causa di una di queste".