GSO ZANDOBBIO. ALLARME!!!

 

 

ALLARME!!!

 

 

 

Sento voci che il Gso Zandobbio potrebbe acquistare il diritto di giocare in 2° cat.

 

Dopo aver fallito sul campo (meritatamente), ecco, sembra che sbuchino i soldi di un persona esterna per ottenere quello che non si è potuto conquistare sul rettangolo di gioco.

 

Non è mai successo che una squadra di calcio zandobbiese ottenesse una promozione non conquistata sul terreno di gioco.

 

Il Gso era nato con ben altre intenzioni che conquistare gloria sportiva in questo modo (anche se legale).

 

Ma guardiamo bene cosa dice il suo statuto.

 

ART. 3. Essendo una emanazione della parrocchia di Zandobbio il G.s.o. fa sue le preoccupazioni pastorali della stessa, adottando come obbiettivo primario la formazione dei ragazzi, degli adolescenti, dei giovani secondo lo spirito e i principi evangelici mediante la pratica dello sport.

 

Penso che siamo tutti d'accordo che un insegnamento fondamentale nell'educazione è che bisogna raggiungere un traguardo mediante un impegno costante e appassionato e tanti sacrifici: insomma con il sudore della propria fronte.

Invece la società odierna sembra insegnare questo:

Non affaticarti a raggiungere un traguardo. Spendi tutte le tue energie per arricchirti, così potrai acquistare tutto quello che vorrai.

 

Mi ricordo che nel maggio 1995, a chiusura dell'annata calcistica, la squadra dei dilettanti a 11 CSI del Gso, di cui ero allenatore, andò a mangiare una pizza, offerta da una persona esterna.

Don Camillo (il parroco di allora) mi fece poi un rimbrotto, perché la persona esterna, anziché la pizza, doveva fare un'offerta alla parrocchia, la quale avrebbe poi gestito la pizzata.

A tale proposito trascrive l'articolo dello statuto.

 

ART.9. Il G.S.O. non possiede una sua cassa personale, ma attinge  interamente dalla cassa parrocchiale per le spese che deve sostenere di volta in volta. Gli eventuali introiti provenienti da sponsor o da altre attività organizzate vengono convogliati nella cassa parrocchiale.

 

Mi ricordo anche che nel medesimo mese si tenne l'assemblea del G.S.O. per decidere se la maggioranza era favorevole al passaggio dei dilettanti a 11 CSI alla 3° cat. FIGC, come la squadra desiderava.

La votazione fu favorevole, ma una persona che ricopriva un'importante carica diede o minacciò le dimissioni (non ricordo bene), poiché non era d'accordo.

In un giorno successivo mi recai a casa sua e quasi in ginocchio lo pregai di recedere dalla sua decisione, poiché lo ritenevo molto importante per il gruppo.

Accettò di rimanere ancora in carica.

Ora alla stessa persona, che fa parte ancora del G.S.O., chiedo:

"Se il G.S.O. acquista il diritto di partecipare alla 2° cat., cosa fai?"

Il passaggio dei dilettanti a 11 CSI alla 3° cat. FIGC era un atto di coraggio per misurare le proprie forze ad un livello superiore.

Invece l'acquisto di una nuova categoria, pur essendo legale, non ha niente a che vedere con le conquiste sul campo.

 

Ammettendo anche il passaggio di categoria, come affrontare le difficoltà superiori con una squadra che ha fallito (ripeto meritatamente: non cerchiamo alibi!) i playoff?

Non sento voci che i pochi giocatori zandobbiesi che giocano in altre squadre vogliano rientrare alla base (anche perché giocando altrove qualche soldino lo prendono).

Allora mi faccio un'altra domanda:

"Il G.S.O. farà una campagna acquisti, sempre con i soldi di quella persona esterna?"

A tal proposito riporto un altro articolo dello statuto:

 

ART. 21. Tutti i Consiglieri, Dirigenti, Giocatori e in generale tutti gli appartenenti al G.S. Oratorio Zandobbio, sono mossi esclusivamente da uno spirito di volontariato. Per questo motivo nessuno (compresi i giocatori) percepirà alcun tipo di compenso e/o rimborso. Non si procederà inoltre a nessun tipo di campagna acquisti e tutti i giocatori tesserati presso il G.S.O. ZANDOBBIO saranno liberi in ogni momento, compatibilmente con i regolamenti federali, di andarsene in altre società.

 

P.S. Se lo statuto originario, che ho pubblicato integralmente l'anno scorso, è stato variato, prego gentilmente i dirigenti di comunicarmelo.