FONTE: Avvisi settimanali della Parrocchia di Cene.
Un'esperienza d'altri tempi
L'altra settimana alcuni volontari del monte Bò hanno tagliato l'erba del prato che circonda la Colonia, in previsione della festa della catechesi che avevamo deciso di celebrarla proprio in quei prati.
Il sole e la buona volontà di questi volontari hanno favorito la perfetta essiccatura dell'erba, però il lavoro non è finito qui: si tratta di imballare il fieno e di portarlo a tetto prima che si metta a piovere. Il tempo infatti sta cambiando.
Non c'è solo questo fieno a rischio: c'è anche quello di un contadino poco distante da qui.
Senza tanti consulti, dopo aver rastrellato il proprio fieno destinato ai cavallini della stalla parrocchiale, la squadra compatta va a dare man forte al contadino confinante.
All'insegna del vecchio motto: "L'unione fa la forza" in un battibaleno il fieno del vicino è messo a tetto. Poi tutta la squadra si sposta nel campo della colonia e anche quel fieno viene imballato e messo al sicuro appena in tempo per non prendere la spruzzata d'acqua trattenuta a forza fino a quel momento dalla Provvidenza.
Nel vedere uomini, donne e bambini associarsi e darsi da fare con tutto il vigore possibile con quello spirito di festosa reciprocità mi son sentito immerso in un'esperienza d'altri tempi, dove questo stile era pane quotidiano, come quando si faceva vendemmia nei vigneti che i miei zii paterni gestivano a mezzadria.
Che bello, ho pensato tra me e me, se fosse sempre così in tutti i settori della vita.
Il lavoro della terra suscita con più facilità questa sensibilità (chissà perché!!?). Ma l'animo umano ha talmente tante risorse che certamente è capace di addomesticare anche le situazioni più aride per trasformarle in occasioni preziose di solidale reciprocità.
D. Camillo
All'insegna del vecchio motto: "L'unione fa la forza" in un battibaleno il fieno del vicino è messo a tetto. Poi tutta la squadra si sposta nel campo della colonia e anche quel fieno viene imballato e messo al sicuro appena in tempo per non prendere la spruzzata d'acqua trattenuta a forza fino a quel momento dalla Provvidenza.
Nel vedere uomini, donne e bambini associarsi e darsi da fare con tutto il vigore possibile con quello spirito di festosa reciprocità mi son sentito immerso in un'esperienza d'altri tempi, dove questo stile era pane quotidiano, come quando si faceva vendemmia nei vigneti che i miei zii paterni gestivano a mezzadria.
Che bello, ho pensato tra me e me, se fosse sempre così in tutti i settori della vita.
Il lavoro della terra suscita con più facilità questa sensibilità (chissà perché!!?). Ma l'animo umano ha talmente tante risorse che certamente è capace di addomesticare anche le situazioni più aride per trasformarle in occasioni preziose di solidale reciprocità.
D. Camillo
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