Il 16 dicembre 2013 ho pubblicato il post "I giganti di Zandobbio" dove auspicavo che il pino (cedrus deodara) davanti al municipio non fosse abbattuto.
Nello scrivere il testo mi veniva in mente il taglio forse eccessivo (come numero) dei pini intorno al campo sportivo effettuato per far posto al parcheggio.
Nei giorni scorsi ho sentito ancora voci sul taglio del cedro e sulla difficoltà della sindaco Mariangela Antonioli di prendere una decisione, poiché sembra che effettivamente la pianta sia un pericolo per l'incolumità dei fabbricati vicini e anche delle persone.
Incontro Mariangela l' 08/12/2014 e parliamo di questo problema e lei mi annuncia che si è deciso di abbattere l'albero.
Mi esibisce la "Richiesta di autorizzazione per l'abbattimento di alberi ai sensi del D. Lgs.22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio", inviata al Ministero per i Beni e le Attività Culturali - SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI DI MILANO in data 13 novembre 2014, in cui nella documentazione tecnica allegata si auspica un rapido abbattimento dell'esemplare di Cedrus deodara posto in Piazza Monumento a ridosso degli edifici in quanto:
Mi esibisce la "Richiesta di autorizzazione per l'abbattimento di alberi ai sensi del D. Lgs.22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio", inviata al Ministero per i Beni e le Attività Culturali - SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI DI MILANO in data 13 novembre 2014, in cui nella documentazione tecnica allegata si auspica un rapido abbattimento dell'esemplare di Cedrus deodara posto in Piazza Monumento a ridosso degli edifici in quanto:
- danneggia gli stessi con radici e rami, in particolare l'edificio plurifunzionale oggetto di attuale intervento di manutenzione;
- è un esemplare rovinato da capitozzature e potature maldestre effettuate nel corso degli anni;
- fa parte di una specie non autoctona tristemente nota per schianti improvvisi, soprattutto quando poste in aree urbane inappropriate e sottoposto a cattiva manutenzione che facilitano la formazione di cavità interne invisibili che rendono instabile l'esemplare;
- risulta costituire a giudizio dello scrivente un grave pericolo per l'incolumità pubblica.
Mariangela mi mostra anche la risposta alla stessa del 09 dicembre 2014, con la quale la Soprintendenza le autorizza ai sensi dell'art. 21 del D.Lgs. 42/2004 a condizione che prima dell'esecuzione venga acquisito il parere del Corpo Forestale dello Stato, al quale questa nota è inviata in indirizzo per i necessari adempimenti di competenza.
Il parere del Corpo Forestale dello Stato arriva con una lettera al nostro Comune il 21/01/15.
In tale scritto si dice che, considerato il possibile pericolo di schianto dell'albero, accertato in data 15/01/15, che potrebbe causare danni a persone e cose, rilascia Parere Positivo all'abbattimento della pianta.
Durante il colloquio dentro di me penso: come ci comporteremmo noi, considerando che negli ultimi anni le trombe d'aria sono frequenti?
Potrebbe succedere che all'abbattimento del cedro, questo risulti sano, ma il pericolo non sarebbe scongiurato nel caso di un evento atmosferico fuori del normale.
Martedì pomeriggio 10/02/2014 verso le 14:00 passo in macchina davanti al monumento per recarmi a Gorlago e vedo che hanno iniziato a tagliare il cedro. Nel ritorno verso le 17:00 l'albero a pezzi è a terra.
Addio amico cedro. L'essere umano uccide i propri simili con una facilità incredibile e tu eri solo una pianta.
Martedì pomeriggio 10/02/2014 verso le 14:00 passo in macchina davanti al monumento per recarmi a Gorlago e vedo che hanno iniziato a tagliare il cedro. Nel ritorno verso le 17:00 l'albero a pezzi è a terra.
Addio amico cedro. L'essere umano uccide i propri simili con una facilità incredibile e tu eri solo una pianta.
Mia ultima considerazione: oggi è molto difficile fare il sindaco di un paese, anche se piccolo.
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