mercoledì 5 febbraio 2014

GIOVANI E RAGAZZI. I giovani bevono

Questo post è stato impegnativo, non nella stesura del testo, ma nel decidere sull'opportunità o meno di postarlo.
Soprattutto la seconda parte in cui riporto le parole di Mauro Corona, noto romanziere e incallito bevitore.
1 parte
Notizie tratte da "il venerdì di Repubblica" n° 1349 del 24/01/14.
Nell'articolo  "Fa più danni la marijuana o l'alcol?" Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio nazionale alcol dell'Istituto superiore di sanità, dice:
"L'alcol è una sostanza che provoca euforia e disinibizione, e quindi viene usato come "lubrificante sociale". E' però anche una sostanza tossica, soprattutto per il cervello. Perciò il fegato, altro organo bersaglio, è deputato a distruggerla il più rapidamente possibile. Il fegato di un adulto, però, non può metabolizzare più di 6 grammi di alcol all'ora, cioè mezzo bicchiere di vino circa, e questa capacità è ancora inferiore nelle donne, nei giovani e negli anziani. Basta quindi superare il proprio limite di quantità in un certo tempo, per far circolare l'alcol nel sangue, innescando danni a vari organi del corpo e provocando, nei casi più gravi, coma etilico e morte. Nelle persone sotto i 20 anni, l'abuso di alcol ostacola inoltre la completa maturazione del cervello, che resterà quindi in modalità "giovanile", eccessivamente emotivo e poco razionale, anche da adulti. Se costante, l'uso eccessivo di alcol (cioè, in media, sopra ai due bicchieri al giorno per un uomo adulto, uno per donne e anziani, zero per i minorenni, per chi assume farmaci e donne incinte) alla lunga causa danni al fegato e al sistema digerente e circolatorio, tanto che ogni anno in Italia è responsabile di 18 mila morti".
Naturalmente c'è poi l'alcolismo, che, sui sette milioni di italiani che bevono troppo, si stima interessi circa un milione di persone.
"In totale l'Oms stima per l'Italia 22 miliardi di euro l'anno di costi sociali e sanitari dovuti all'alcol" dice ancora Scafato. "Sono dovuti per esempio ai 120 mila ricoveri in ospedale l'anno, un sesto dei quali di minori di 14 anni, ma anche agli incidenti stradali e ai crimini che l'alcol favorisce".
2° parte
Il testo di questa parte è stato estrapolato dal romanzo "GUIDA POCO CHE DEVI BERE Manuale a uso dei giovani per imparare a bere" di Mauro Corona, edito da Mondadori.
Senza dubbio chi mi sta leggendo esclamerà:
"Cavolo! Questa parte è in contraddizione con la prima".
Ripeto: questo post è stato molto sofferto, ma mi ha fatto decidere una frase dell'autore nella prefazione:
"Cercherò di spiegare ai giovani come imparare a bere senza fracassarsi il naso, giacché pretendere che non bevano è come pretendere che non piova".
Consapevole di aver trascorso anni di bevute colossali - cantati e celebrati anche nei suoi libri - Mauro Corona ora cambia passo: si guarda indietro con lucidità e con l'atteggiamento critico di chi sa che nella vita gli è andata bene e sente che è arrivato il momento di mettere in guardia i giovani, perché non prendano con leggerezza, e tantomeno con esaltazione, l'alcol, nemico subdolo e accattivante.
Ecco cosa consiglia alla fine del suo romanzo.
"Prima di tutto cari ragazzi, dovete rispettare voi stessi, volervi un po' di bene, senza strapazzare troppo la vita. La cosa è possibile pur decidendo di concedervi qualche bevuta. Però bevete seguendo i comandamenti di un vecchio cialtrone che ha scelto di dire le cose come stanno, senza falsi moralismi. Risparmiandovi così di prendere altre badilate in faccia da quel mondo falso degli adulti che non sa parlare chiaro. Ecco i comandamenti:
  1. BERE UN SOLO TIPO DI ALCOLICO, PER QUANTO VI E' POSSIBILE VINO, ANCORA MEGLIO SE ROSSO.
  2. NON METTERSI ALLA GUIDA DI ALCUN MEZZO E, MEN CHE MENO, FAR GUIDARE SCONOSCIUTI.
  3. SE  AVETE BEVUTO TROPPO, CHIAMARE QUALCUNO CHE VI PORTI A CASA, GENITORI COMPRESI.
  4. NON BERE MAI FINO A PERDERE COMPLETAMENTE IL CONTROLLO, ALLENARSI A FERMARSI PRIMA.
  5. NON SALIRE IN AUTO IN CINQUE O SEI BENSI' IN DUE, MASSIMO TRE.
  6. TENERE SEMPRE IN AUTO UN SACCO A PELO, O QUALCHE COPERTA, E UNA TORCIA ELETTRICA.
  7. MAI SCARICARE O LASCIARE SOLO, OVUNQUE SI TROVI, L'AMICO IN DIFFICOLTA'.
  8. TENERE D'OCCHIO IL BICCHIERE: CHE QUALCUNO NON VERSI DELLE PORCHERIE PER DROGARVI.
  9. NON PORTARE MAI IN TASCA COLTELLI NE' ARMI DI QUALSIASI TIPO.
  10. BERE ADAGIO E MAI ROBA FREDDA, SOPRATTUTTO MANGIANDO QUALCOSA.
  11. MAI PASSARE DAI GRADI ALTI A QUELLI BASSI, BENSI' IL CONTRARIO.
  12. PORTARE UN AMICO CHE NON BEVE, CHE VIGILI SU DI VOI, VI TRASCINI VIA QUANDO OCCORRE E GUIDI L'AUTO.
  13. DURANTE LE BEVUTE FARE MOVIMENTO, FATICARE, BALLARE, CAMMINARE UN POCO ALL'ARIA APERTA FUORI DAI LOCALI.
  14. PROVARE, ANZI FARE, OGNI TANTO PERIODI DI ASTINENZA DALL'ALCOL DI ALMENO UN MESE.
  15. PENSARE, MENTRE BEVETE, A COLORO CHE VI VOGLIONO BENE E AL DOLORE CHE POTETE ARRECARGLI IN QUEL MODO.
  16. MAI FARE L'AUTOSTOP, SOPRATTUTTO LE RAGAZZE, NEMMENO SE PIU' DI UNA.
  17. DOPO LA SBRONZA DOCCIA FREDDA, DIGIUNO E TAZZE DI ACQUA BOLLENTE CON ZUCCHERO.
  18. PER QUANTO POSSIBILE, MUOVERSI CON MEZZI PUBBLICI, LASCIANDO LE AUTO IN GARAGE.
  19. FARE MOLTA ATTENZIONE A BERE IN LUOGHI PERICOLOSI, RIFUGI SU DIRUPI, COSTIERE, SCOGLIERE ECCETERA.
  20. BERE SOLO OGNI TANTO, SOLO NEL FINE SETTIMANA, IL RESTO REGIME ASSOLUTO AD ACQUA.

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