giovedì 21 novembre 2024

RES PUBLICA. Le cause legali contro i medici

 

FONTE: https//www.issalute.it/ sito sviluppato e gestito dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS).


Le cause legali contro i medici risolvono i problemi della malasanità?                FALSO    


Fare  sempre causa a un medico, anche quando il medico ha fatto del suo meglio per curarci, non è la soluzione per risolvere i problemi del nostro Servizio Sanitario Nazionale-SSN.

In Italia, secondo le stime del Ministero della Salute (in collaborazione con l'Associazione Nazionale fra le imprese assicuratrici), i casi per cui alla cura di un paziente segue una controversia, ogni anno,  sono circa 35.000. .
Le denunce  contro medici e sanitari sono triplicate negli ultimi 15 anni arrivando a 33.682 nel 2010 con un trend crescente fino a oggi (intorno ai 40.000). E' interessante, poi,  notare  come  il 98,8% dei casi con denuncia per lesione colposa e il 99,1% per omicidio colposo siano stati archiviati.
Tutto ciò, inoltre, ha portato allo sviluppo di quella che è comunemente chiamata medicina difensiva, causa essa stessa di malasanità.
Con il termine medicina difensiva si indica l'insieme delle pratiche condotte, oltre che per assicurare la salute del paziente, per garantire le responsabilità medico-legali seguenti alle cure mediche prestate.

La cosiddetta "malasanità" è un fenomeno molto complesso e per arginarlo, oltre a seguire protocolli e buonsenso, perseguendo sempre il benessere dei pazienti, bisogna combattere corruzione, inappropriatezza  delle cure e medicina difensiva, creando un clima di maggiore serenità per permettere a tutti gli operatori sanitai di lavorare al meglio.
Stime del 2014, fornite dall'Istituto per la Promozione dell'Etica in Sanità, indicano che gli sprechi attribuibili alla medicina difensiva variano tra i 10-13 miliardi di euro all'anno; spesa che, se recuperata, permetterebbe  di migliorare ulteriormente il nostro sistema sanitario, dando serenità ai professionisti della salute e, di conseguenza, ai pazienti. 

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