mercoledì 29 maggio 2024

RIFLESSIONI. Le mele di Pierino

 



FONTE: "Messaggero di sant'Antonio" febbraio 2024.
Articolo: "Le mele di Pierino" di GIANCARLO BREGANTINI Arcivescovo emerito di Campobasso-Bojano.

C'è differenza tra vedere e intravedere. Perché sa intravedere solo chi nutre uno sguardo fiducioso sulla gente, sui luoghi, sugli eventi.

Non dimenticherò mai la risposta di mio fratello Pierino, tipo arguto e operativo, all'inizio del mese di gennaio di alcuni anni fa, mentre guardavamo insieme gli alberi di mele, spogli di frutti e ricoperti di neve.
Alla mia domanda: "Come andrà il raccolto di quest'anno?", lui con schiettezza rispose: "Ma come, non vedi? Andrà benissimo, basta vedere le tantissime gemme sui rami delle piante!"
E' questo che fa la differenza nella vita: lo sguardo.
C'è chi si ferma alle foglie secche e alla neve. E chi, invece, da vero contadino, sa già intravedere su quegli stessi rami il raccolto abbondante  dell'autunno.
Il verbo  centrale della vita  è proprio "intravedere".
Tutti infatti sanno vedere, ma pochi sono capaci di intravedere.
E', in fondo, anche quello che viviamo all'inizio di un anno nuovo: come andrà il 2024? Tutto dipende dal tuo sguardo, non dalle cose che farai.
Se saprai andare al nocciolo delle cose, con l'aiuto del dono dell'intelletto (regalo dello Spirito Santo!) tutto cambierà. Non ti fermerai più alle foglie, perché saprai intravedere, già sui rami secchi, un raccolto pieno di grazia.
L'arte di saper intravedere, andando al di là delle cose, è l'arte dell'educare del maestro. E' l'arte del confessore che sa guardare nel cuore del suo penitente, carico di peccati ma ricco di grazia, poiché dove abbonda il peccato sovrabbonda la grazia (come dice Paolo, nella Lettera ai Romani da me tanto amata).
E' l'occhio della mamma che guarda il neonato e ne intuisce l'immensa potenzialità. Ecco, è proprio questo  che ho augurato alla mia gente del Molise, all'inizio dell'anno 2024, quando ho chiesto loro: "Restate quello che siete!"
Regione piccola e umile, il Molise, ma fiera e consapevole della propria tipicità, capace di produrre segni di luce e di sviluppo per il nostro futuro.
Senza copiare da altre regioni vicine. Poiché è vero che siamo, in Molise, come un quartiere di Roma per numero di abitanti, ma assomigliamo di più al Canton Ticino, in Svizzera, per territorio e montagne e cultura e ambiente.
E' un paragone sconvolgente, lo so. Ma non è l'aspetto numerico a fare da criterio di verità, bensì la nostra identità specifica!
Da riscoprire, come ho chiesto di fare agli insegnanti di  religione, invitandoli a riscrivere con i loro ragazzi la storia locale come storia di salvezza, per ritrovare le potenzialità nel cuore della nostra cultura.
Allora, i borghi antichi diventano piccole Nazaret, paesino disprezzato (cfr Gv1,46) ma fresco di grazia e di benedizione. Tutto cambia se cambia il nostro modo di guardare alla nostra identità.
Esempi eloquenti: il parroco che non acquista il suo camice  liturgico in un chiacchierato negozio romano ma se lo fa ricamare a tombolo, da tessitrici locali molisane (che si fanno così  imprenditrici!). O i nostri giovani che preferiscono serene tavolate di festa nella piazza del paese alle chiassose  movide  cittadine.
Allora perfino le api si spanderanno nel cielo azzurro, seguite dagli occhi dei nostri carcerati che ormai sanno coltivare anche gli apiari di comunità, come avviene a Castel del Giudice, dove le vecchie stalle in pietra sono state trasformate in residence di alta classe e vaste piantagioni di "Melisia", cioè mele su nuovi innesti, stanno coprendo  le campagne della zona, con un prodotto  tipico innovativo.
Non c'è più allora un paese che piange (come tanti altri) lo spopolamento, ma uno che richiede manodopera da fuori, anche da immigrati accolti come un dono, perché la tipicità, ben difesa, sta restituendo dolci frutti culturali ed economici anche ai  nostri borghi di montagna.
Questo è il vero cammino di Nazaret! Questa è proprio l'arte dell'intravedere, con sguardo lungimirante!

martedì 28 maggio 2024

SALUTE. Il morbillo

 



FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 03/05/24.
Articolo: "Che guaio il morbillo" di ELENA DUSI.


Non sono  solo puntini rossi sulla pelle.
"Il morbillo" spiega l'Istituto Superiore  di Sanità (Iss) "è una malattia virale, prevenibile con la vaccinazione, che può determinare gravi complicanze, incluso il decesso".
Se due persone su tre  se la cavano con la febbre, tosse e raffreddore - oltre alla ben nota eruzione cutanea - un terzo degli ammalati può avere polmonite o encefalite (un'infiammazione del cervello).
Così nel 2022 sono morte nel mondo 136 mila persone (l'1 per cento dei contagiati), in maggior parte bambini con meno di 5 anni nei Paesi poveri. 
L'epidemia, fa sapere sempre  l'Iss, da qualche mese è in aumento anche in Italia. I 44 casi dell'intero 2023 sono lievitati a 213 nei primi  tre mesi del 2024.
"Il fenomeno è causato dalla riduzione del tasso vaccinale. Le persone più colpite sono i giovani adulti. Evidentemente non avevamo fatto il richiamo dopo la prima dose", spiega Massimo Andreoni, professore di Infettivologia all'Università di Roma TorVergata e direttore scientifico della Simit, Società italiana  di malattie infettive e tropicali.
In  Italia le persone vaccinate con le due dosi richieste sono l'85 per cento (in discesa del 3 per cento rispetto al 2019). Il tasso necessario per raggiungere l'immunità di gregge e bloccare la diffusione è del 95.
Poiché il virus circola solo nell'uomo - non ha cioè un serbatoio animale che potrebbe contagiarci - un buon programma di vaccinazione basterebbe a eradicare il problema nel mondo.
E' quello che chiede l'Organizzazione mondiale della Sanità. E' quel che l'Italia si propone dal 2003, anno di approvazione del Piano di eliminazione del morbillo. 
Ma è anche quel che puntualmente non avviene.
L'epidemia italiana sta seguendo infatti a ruota quella che ha investito Europa e Gran Bretagna l'anno scorso e che sta toccando oggi anche gli Stati Uniti.
Secondo i Cdc (Centers for Disease  Controll) di Washington, "il numero di casi dei primi tre mesi del 2024 è 17 volte più alto rispetto alla media dei casi visti nei primi tre mesi degli ultimi tre anni".
Nel nostro Paese alcune Regioni hanno reagito agli ultimi dati con campagne vaccinali straordinarie. Il tasso di contagiosità  del morbillo - il famoso indice R - è infatti tra i più alti mai osservati: tra 12 e 18.
Vuol dire che ciascuna persona infetta ne può contagiare così tante, se non immunizzate.
Pensavamo di aver fatto uscire dalla porta l'indice R con la fine del Covid, e lui rientra dalla finestra con la ripresa del morbillo.

lunedì 27 maggio 2024

COMUNE DI ZANDOBBIO. Elezioni comunali 2024



Il primo cittadino Mariangela Antonioli è alla fine del sue terzo mandato e non si ripresenterà.

Ecco le tre liste civiche che si sfideranno:


















sabato 25 maggio 2024

ZANDOBBIESI. Lucia Belotti ai Campionati regionali Fisdir

 





FONTE: " L'Eco  di Bergamo" del 24/05/24.

Ai Campionati Regionali Agonisti Fisdir tenutisi a Cremona nei giorni scorsi la nostra "delfina" Lucia Belotti ha mietuto altri successi con la sua società Phb.

100 metri   stile libero   medaglia d'oro  tempo  1' 56"20
200 metri   stile libero  medaglia d'argento  "   4' 23"80

staffette miste

staffetta 4x50 stile libero  medaglia di bronzo  tempo  2'23"'70  Belotti, Briganti, Carminati e Brembilla

staffetta 4x50 misti medaglia d'argento  tempo  3'42"30 Brembilla, Agliati, Zanchi e Belotti


venerdì 24 maggio 2024

ATALANTA SEMPRE ATALANTA. Finale di Europa League e foto

 


dov'è lo zandobbiese?


VANESSA ATALANTA


E' MEZZANOTTE E SONO APPENA RIENTRATO DALL'ORATORIO DI CENATE SOPRA DOVE  CON LA FAMIGLIA DI MIO FIGLIO GABRIELE E I SUOI AMICI HO ASSISTITO ALLA PARTITA PIU' IMPORTANTE DELLA STORIA ATALANTINA: ATALANTA -  BAYER LEVERKUSEN FINALE DI EUROPA LEAGUE.
LE PREMESSE NON ERANO ROSEE: MERCOLEDI' SCORSO ABBIAMO PERSO LA FINALE DI COPPA ITALIA CONTRO LA JUVE, LA SQUADRA TEDESCA HA APPENA VINTO IL SUO PRIMO SCUDETTO E IN QUESTA STAGIONE HA DISPUTATO 51 PARTITE SENZA PERDERNE UNA, ABBIAMO PERSO PER INFORTUNIO LA NOSTRA COLONNA PORTANTE DEL CENTROCAMPO MARTEN DE ROOM.
MA COME AVEVO DETTO NEL PRECEDENTE ARTICOLO SULLA FINALE DI COPPA ITALIA, AVEVO BUONE PERCEZIONI ANCHE PER LA MIA REGOLA DEL TRE, CHE ORA, A BOCCE FERME, SVELO.
LA DEA NON HA MAI VINTO UN TROFEO EUROPEO, IL BAYER LEVERKUSEN E'  IMBATTUTO DA TUTTA LA STAGIONE,  L'ITALIA NON HA MAI VINTO LA EUROPA LEAGUE. QUINDI C'E' SEMPRE UNA PRIMA VOLTA.
E' STATA UNA PARTITA  CHE GASP HA AFFRONTATO CON IL TRIDENTE DI ATTACCO LOOKMAN-SCAMAZZA-CDK., LASCIANDO QUINDI DA PARTE LE PAURE DELLA FINALE PRECEDENTE. FORSE E' STATO MEGLIO COSI': SE AVESSIMO VINTO LA COPPA ITALIA NON AVREMMO CERTAMENTE AFFRONTATO IL BAYER LEVERKUSEN CON LA STESSA INTENSITA' DI GIOCO, CON LE PROVERBIALI ASFISSIANTI MARCATURE A UOMO  A TUTTO CAMPO.
E' STATA UNA PARTITA FANTASTICA, CHE ABBIAMO DOMINATO PER TUTTO IL PRIMO TEMPO SEGNANDO AL 12' E AL 26' CON LOOKMAN, QUESTA SERA UN FOLLETTO INDOMABILE PER I SUOI AVVERSARI, DI UNA STAZZA BEN SUPERIORE. 
NEL SECONDO TEMPO I TEDESCHI, SOSPINTI DALL'INCITAMENTO DI TREQUARTI DEGLI SPETTATORI, HANNO CERCATO DI RIDURRE LE DISTANZE, MA LOOKMAN HA COLPITO ANCORA IN CONTROPIEDE AL 75', CHIUDENDO IN PRATICA LA PARTITA.
IL NOSTRO VELOCISSIMO, MA ANCHE RESISTENTE, GIOCATORE E' STATO ELETTO MAN OF THE MATCH.
MA ANCHE GLI ALTRI SONO STATI MAGNIFICI E UN ELEGIO PARTICOLARE A EDERSON CON DUE SALVATAGGI SU AVVERSARI LANCIATI A RETE.
QUESTO BRASILIANO E' DIVENTATO SOTTO GASP UN TOP, CHE SI E' MERITATO LA PRIMA CONVOCAZIONE DELLA SUA NAZIONALE.
IL NOSTRO ENTUSIAMO NATURALMENTE E' ALLE STELLE E NON SI POTRA' PIU' DIRE CHE GASP NON VINCE TROFEI.
ORA COSA ACCADRA'? GASP RIMANE? VA VIA?
SAREBBE UN PECCATO SE ANDASSE VIA, PERCHE' SONO CONVINTO CHE  ALLA DEA E' SOLO A META' DELL'OPERA.
SE ANDASSE VIA SI PERDEREBBE NELLA PROSSIMA ANNATA CALCISTICA LA PARTECIPAZIONE ALLA CHAMPIONS, ALLA SUPERCOPPA EUROPEA E ALLA SUPERCOPPA ITALIANA.
NON TROVERA' MAI PIU' UNA SQUADRA, COME L'ATALANTA, MOTIVATA COME STASERA.
COMUNQUE DOMANI PENSO CHE SAPREMO LA SUA DECISIONE.



  
















































lunedì 20 maggio 2024

ATALANTA SEMPRE ATALANTA . La finale di coppa Italia ATALANTA - JUVENTUS con foto

 


                                                                        vanessa atalanta

FINALE DI COPPA ITALIA
ATALANTA - JUVENTUS  0 - 1

PER LA PRIMA VOLTA ASSISTO ALLA FINALE DI COPPA ITALIA DELLA DEA DAL VIVO.
LA PARTENZA E' FISSATA PER LE ORE 07:00 DAL PIAZZALE DEL CIMITERO DI TRESCORE CON IL PULLMAN DEL CARMINATI, TRASFERTA ORGANIZZATA DA MIO NIPOTE DAVIS, CONOSCIUTO DA TUTTI COME CISTONE.
ALLA FINALE DI COPPA ITALIA DEL 2019 CONTRO LA LAZIO, SEMPRE ALL'OLIMPICO, AVEVANO ASSISTITO ANCHE GABRIELE, LORIS E CESCO CHINELLI, IL NOSTRO VICINO DI CASA, A CUI DEDICHERO' UN POST NEI PROSSIMI GIORNI. QUESTA VOLTA CI SAREMO ANCHE IO E ROSARIA INSIEME A LORO.
LA PARTENZA E' QUASI IN ORARIO. CONOSCO QUASI TUTTI I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO, ALCUNI DEI QUALI LI HO ALLENATI QUANDO ERANO RAGAZZINI, UN'ERA FA.
INUTILE DIRLO: SIAMO SICURI CHE E' LA VOLTA BUONA PER SOLLEVARE UN TROFEO. 
IL VIAGGIO DURA 10 ORE CON TANTE SOSTE PER I BISOGNI FISIOLOGICI. LUNGO IL TRAGITTO AUTOSTRADALE E' TUTTO UN SUSSEGUIRSI DI PULLMAN DI TIFOSI ATALANTINI: SI PARLA DI 23.000 BERGAMASCHI CHE SARANNO SUGLI SPALTI DELL'OLIMPICO. PENSO CHE SIA COME UNA MIGRAZIONE BIBLICA.
ALL'ARRIVO A ROMA, LE FORZE DELL'ORDINE PASSANO AL CONTROLLO DI TUTTI I PULLMAN, MA L'OPERAZIONE NON RICHIEDE MOLTO TEMPO E COSI' VERSO LE 18:00 POSSIAMO PARCHEGGIARE PROPRIO NELLE VICINANZE DELLO STADIO. E' UNO SPETTACOLO VEDERE TUTTI GLI AUTOMEZZI FERMI E ALLINEATI.
L'ENTUSIASMO E' ALLE STELLE E NESSUNO DUBITA CHE NON VINCEREMO FINALMENTE. 
DURANTE IL TRAGITTO TRESCORE-ROMA SUL NOSTRO AUTOMEZZO NON VI E' STATO UN MOMENTO DI SILENZIO. GLI INCITAMENTI ALLA SQUADRA SI SONO SPRECATI.
RIFLETTO SULLA MIA CONDIZIONE FISICA E RINGRAZIO DIO PER TROVARMI SUL QUEL PULLMAN INSIEME ALLE PERSONE CHE AMO. NON PENSO AI MOMENTI BUI CHE SICURAMENTE VERRANO.
ORA BISOGNA ENTRARE NELL'OLIMPICO, STADIO CHE HO VISTO SOLO IN TV. I CANCELLI SONO GIA' APERTI E QUINDI E' POSSIBILE ENTRARE NONOSTANTE MANCHINO ANCORA QUASI TRE ORE ALL'INIZIO DELLA PARTITA.
ORA DOBBIAMO DIVIDERCI, POICHE' MARZIA, NOSTRA NUORA, E' RIUSCITA A TROVARE A ME E A ROSARIA DEI BIGLIETTI NEI DISTINTI, MENTRE GABRIELE, LORIS E CESCO ASSISTERANNO ALLA PARTITA DALLA CURVA.
SUPERIAMO I CONTROLLI, CERCHIAMO I NOSTRI DUE POSTI E FINALMENTE POSSIAMO SEDERCI ED AMMIRARE DALL'INTERNO QUESTO STADIO FAMOSO IN TUTTO IL MONDO. NOTO CHE LA VISUALE DEL CAMPO NON E' POI COSI' MALE COME APPARE IN TV. 
NEL FRATTEMPO I TIFOSI ATALANTINI INCOMINCIANO AD AFFLUIRE SULLE TRIBUNE E COSI' SI PUO' INGANNARE IL TEMPO FRATERNIZZANDO CON LE PERSONE.
IL TEMPO TRASCORRE ( PURTROPPO FUGIT IRREPARABILE TEMPUS ) E LE TRIBUNE COMINCIANO A RIEMPIRSI. LA CURVA ASSEGNATA AI TIFOSI ATALANTINI E' LA PRIMA A RIEMPIRSI, MENTRE QUELLA JUVENTINA E' ANCORA QUASI VUOTA.
PASSA UN'ORA, PASSANO DUE ORE, ORMAI SIAMO ALLE ORE 20:00 E LE DUE SQUADRE ENTRANO IN CAMPO PER IL RISCALDAMENTO.
LA NOSTRA SQUADRA SI POSIZIONA PROPRIO SOTTO DI NOI, MENTRE QUELLA JUVENTINA SOTTO LA CURVA DEI LORO TIFOSI.
FINISCE IL RISCALDAMENTO E LE SQUADRE RIENTRANO NEGLI SPOGLIATOI. 
MANCANO CIRCA 20' E  LO SPEAKER COMUNICA LE FORMAZIONI.
COSI' APPRENDIAMO CHE DE ROON GIOCHERA' ANCORA IN DIFESA, MENTRE SCALVINI RIMARRA' IN PANCA. A CENTROCAMPIO, AL POSTO DEL NOSTRO CAPITANO, GIOCHERA' PASALIC, SUPER MARIO.
UN CAMPANELLO DI ALLARME MI SUONA NEL CERVELLO: GASP HA SCELTO UNA FORMAZIONE PRUDENTE.
NEL FRATTEMPO SUL CAMPO SI STA SVOLGENDO LA COREOGRAFIA, MOLTO BELLA E DA ULTIMO AL BANO CANTA L'INNO D'ITALIA, MA LA SUA VOCE E' SOMMERSA DAI NOSTRI CORI.
FINALMENTE LE SQUADRE ENTRANO IN CAMPO.
SORTEGGIO E LA JUVE ATTACCA PROPRIO SOTTO LA CURVA ATALANTINA.
POCHI MINUTI DI GIOCO E HIEN MANCA L'INTERVENTO SU VLAHOVIC CHE S'INVOLA VERSO CARNESECCHI CON DE ROON  SUPERATO NETTAMENTE IN VELOCITA' DAL SERBO. IL CENTRAVANTI BIANCONERO NON HA DIFFICOLTA' A TRAFIGGERE IL NOSTRO PORTIERE.
SIAMO SOLO AL 4' DI GIOCO.
NON E' POSSIBILE: GASP HA AVUTO PAURA E HA TENUTO IN PANCHINA SCALVINI.
DOPO LA PARTITA DEL MARSIGLIA IN CASA IL NOSTRO ALLENATORE HA RICEVUTO ELOGI DA TUTTO IL MONDO PER IL SUO CORAGGIO DI SCHIERARE TRE ATTACCANTI ED ORA HA FATTO UN PASSO INDIETRO. TOGLIERE DE ROON AL CENTROCAMPO E' DA AUTOLESIONISTI, CONSIDERANDO ANCHE CHE VLAHOVIC E CHIESA SONO VELOCISSIMI.
QUESTO TIRO IN PORTA RISULTERA' L'UNICO DELLA JUVE NEL PRIMO TEMPO, ANCHE PERCHE' ALLEGRI DOPO IL GOL HA PARCHEGGIATO IL PULLMAN NELLA SUA AREA, E PUNTANDO TUTTO SUL CONTROPIEDE.
NOI FACCIAMO SOLO DELLO STERILE POSSESSO PALLA CON I BIANCONERI CHE INIZIANO A MOSTRARE IL LORO CAMPIONARIO DI TUFFI. 
APPLICANO ANCHE L'ALLONTANAMENTO DELLA PALLA A GIOCO FERMO, SENZA CHE MARESCA SI RICORDI CHE C'E' IL CARTELLINO GIALLO PER QUESTO ATTO SLEALE. E NON DIMENTICHIAMO CHE ANCHE LA SIMULAZIONE COMPORTA IL GIALLO.
MA C'E' ANCHE LA NORMA CHE IL PORTIERE DEVE FARE LA RIMESSA DAL FONDO DAL PUNTO PIU' VICINO PER ACCELERARE LA RIMESSA IN GIOCO. PERIN INVECE FA L'INCONTRARIO.
TUTTO QUESTO E' IL CAMPIONARIO DI ATTI SLEALI CHE LA JUVE APPLICA PER GUADAGNARE TEMPO, SENZA CHE GLI ARBITRI ITALIANI INTERVENGANO.
CDK E' SEMBRATO IL GIOCATORE DEL MILAN DELLO SCORSO ANNO.
RUGGERI HA COMBINATO POCO COME IL SUO ALTER EGO A DESTRA ZAPPACOSTA.
SUPER MARIO CHI L'HA VISTO?
COOP CHE GIOCA A SINISTRA AL RALLENTATORE.
LOOKMAN CHE SI DANNA L'ANIMA SENZA COSTRUTTO. 
EDERSON FORSE L'UNICO CENTROCAMPISTA CHE AIUTA TUTTI E MACINA CHILOMETRI COME    UN MARATONETA, MA CHE, GIUNTO AL LIMITE DELL'AREA AVVERSRIA, NON OSA MAI TIRARE IN PORTA.
INSOMMA LA DEA DEL PRIMO TEMPO E' DA DIMENTICARE.
GASP FA DEI CAMBIAMENTI NEL  2° TEMPO E PRESSIAMO DI PIU', MA LA SOSTANZA NON CAMBIA.
POCHISSIMI TIRI IN PORTA E L'IMITAZIONE DI TUTTI I BIANCONERI NEL NON GIOCO E QUELLO DI RIMESSA.
ARRIVIAMO ALLA FINE DELLA PARTITA CON TOURE' CHE TENTA QUALCHE ACCELERATA E LOOKMAN, CHE COLPISCE  IL PALO, OCCASIONE CHE AVREBBE PORTATO AI SUPPLEMENTARI.
C'E' STATO NEI MINUTI FINALI ANCHE LA SECONDA RETE BIANCONERA, MA E' STATA ANNULATA PER FUORIGIOCO.
NEI MINUTI SUPPLEMENTARI LO SHOW DI ALLEGRI, CHE, SENTENDO LA PANCHINA SCOTTARGLI SOTTO IL CULO, SE LA PRENDE PRIMA CON GLI ARBITRI E POI CON IL SUO D.T. GIUNTOLI. GIUSTA LA SUA ESPULSIONE. COME RIMANE OSCURA L'AMMONIZIONE DI SCANAPPA NELLA PARTITA CONTRO LA FIORENTINA. OPPURE NON E' TANTO OSCURA.
UN PRESAGIO. PRIMA DELLA PARTITA AL BOTTEGHINO DELLA DEA ALL'INTERNO DELLO STADIO PER LA VENDITA DI SCIARPE, HO AVUTO LA TENTAZIONE DI ACQUISTARNE UNA COMMEMORATIVA DELLA PARTITA   PER UNA PERSONA CARA. MA IL DUBBIO ERA DI NON VENDERE LA PELLE DELL'ORSO PRIMA DI AVERLO UCCISO. HO FATTO BENE.
DIRO' A LORIS DI ACQUISTARNE UNA A DUBLINO DOPO LA EVENTUALE VITTORIA DELLA DEA.
COSI' ABBIAMO PERSO LA TERZA FINALE DI COPPA ITALIA.
NEL VIAGGIO DI RITORNO PER TUTTO IL TRAGITTO (9 ORE) NON SI E' SENTITO NESSUN CORO.
NELLE VICINANZE DI TRESCORE MI SONO ALZATO E HO ESPRESSO L'IDEA CHE ERA MEGLIO VINCERE LA EUROPA LEAGUE  PIUTTOSTO CHE LA COPPA ITALIA. LA COPPA DEL NONNO MEGLIO LASCIARLA ALLA JUVE.
NON SO COME ANDRA' A FINIRE MERCOLEDI' PROSSIMO, ANZI LO SO, MA NON LO DICO. RIVELO SOLO DI APPLICARE LA  LEGGE DEL NUMERO 3.
NEI PROSSIMI GIORNI PUBBLICHERO' LE FOTO CHE HO SCATTATO.