mercoledì 13 ottobre 2021

SALUTE. Invasione di cosmetici illegali

 

FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 10/09/21.
Articolo: "I mercanti di bellezza fanno brutti danni" di CARLO CERASO.

EXTENSION, UNGUENTI E SOPRATTUTTO CREME PERICOLOSE PER SCHIARIRE LA PELLE: L'ITALIA E' INVASA DAI COSMETICI ILLEGALI. MA COSI' SI RISCHIA LA SALUTE. E UN MILIARDO DI EURO L'ANNO DI MANCATE ENTRATE.


UNA OSSESSIONE senza limiti, quella di sbiancare la pelle, a qualunque costo e rischio: poco importa se i cosmetici a base di idrochinone sono tossici e sospettati di essere cancerogeni.
Una mania inseguita dalle comunità femminili africane, asiatiche e sudamericane. Ma anche dalle ragazze di pelle chiara che vorrebbero correggere inestetismi e macchie.
L'Ue già dal 2009 ha messo al bando l'idrochinone, ammettendone l'uso solo in quantità marginali e per due prodotti: nelle tinture per capelli (0,3 per cento) e nel kit per unghie (0,02). Il commercio di questa sostanza - la stessa che Michael Jackson usava  per la vitiligine (al momento della morte la polizia ne trovò ben 19 confezioni nella sua abitazione) - continua però a proliferare, con i mercanti di (pericolosa) bellezza che ricorrono a piattaforme export o a comunissime app, come Whatsapp-Business, per i loro traffici.
Il fenomeno sembra inarrestabile. Qualche esempio? All'aeroporto di Firenze, l'Agenzia delle dogane e i finanzieri del Comando provinciale hanno bloccato da poco 696 confezioni di creme "schiarenti"  con idrochinone in quantità. A luglio a Malpensa  sono stati sequestrati 12.600 flaconi di cosmetici pericolosi. 
C'è anche chi prova a importarli con il bagaglio a mano: di recente a Palermo e a Bologna sono state scoperte valigie di farmaci e cosmetici contraffatti. 
L'allarme si è esteso alle ciglia finte e alle extension: poco tempo fa una partita di capelli provenienti dall'India, spediti come ciocche sintetiche, si è rivelata essere di capell veri, pieni di ...uova di pidocchi.
"Con le nuove tecnologie per la verifica delle merci e con i sistemi informatici per l'analisi dei rischi, l'Italia è in prima linea nella prevenzione e nella repressione di questo mercato illegale" dice Roberto Chiara, direttore territoriale dell'Agenzia  delle dogane di Toscana, Sardegna e Umbria.
Ma gli operatori del settore sono in grande allarme: secondo l'Ufficio europeo per la proprietà intellettuale (Euipol), la mancata vendita di prodotti originali in Europa ammonta a 9,6 miliardi di euro l'anno, di cui 935 milioni in Italia.

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