FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 03/09/21.
Articolo: "Prima lezione: solo prof vaccinati" di CURZIO MALTESE.
Si ritorna a scuola, dopo un anno e mezzo davanti a uno schermo - per i fortunati che l'avevano.
Hanno cominciato a suonare le campanelle di tutta Italia e sembrerebbe una gran festa. Ma quanto durerà?
Siamo tra i Paesi europei con meno studenti, troppi si perdono nel percorso a ostacoli dell'iter scolastico, facendoci registrare come primi nell'abbandono dello studio.
Ci vuole "un fisico bestiale" per gli studenti italiani, a metà tra i 100 metri alla Jacobs per risolvere i problemi quotidiani e le marce alla Stano e Palmisano per arrivare al diploma.
Perché sono così pochi? Perché sono tutti asini? Non credo. La scuola dell'obbligo dovrebbe essere obbligatoria sul serio, ma non è così.
Per non parlare della situazione degli edifici che crollano a pezzi in tutto il Paese. Finora il governo Draghi, che per carità ha dovuto concentrarsi su pandemia e economia, non segnala miglioramenti in tal senso. Sarebbe ora di cominciare.
A questi problemi seri, si è aggiunta la legge per la privacy che rende segreto il Green Pass per il personale scolastico. Per fortuna si è corretto il tiro all'ultimo e i presidi che hanno la responsabilità di controllare ricevono una mano da Internet.
Non era possibile controllare ogni mattina, visto che non è tenuto a sapere se il singolo ha ottenuto il pass perché vaccinato o perché ha fatto il tampone il giorno prima. Resta il fatto che i tamponati dovranno eseguire un test ogni due giorni per mesi anzi per anni, visto che col virus ci conviveremo a lungo. Qualcuno ci crede?
Non si capisce bene se il 12 per cento del personale scolastico non sia ancora vaccinato perché non ha fatto in tempo o perché non vuole. Vediamo intanto le ragioni dei novax.
All'inizio dicevano che il vaccino non era sicuro perché sviluppato troppo in fretta. Ora è diventata una barzelletta che già non ha fatto ridere la prima volta, figuriamoci se continui a ripeterla. Il vaccino è stato testato su 45 mila individui, che comunque gli esperti dicono che non sono così pochi e ormai è stato testato su milioni di persone.
Ci sono antropologi che hanno studiato le modalità di chi non accetta i farmaci a priori. Il risultato è che non si può discutere con queste persone. Ogni volta che le loro ragioni vengono smentite dall'evidenza ne trovano altre. E intanto via con gli antibiotici, pillole per il mal di testa, stomaco, stanchezza, insonnia, perfino per dimagrire, per potenziare i muscoli e fare sesso.
Ognuno di noi è libero di decidere del proprio corpo, anche se durante una pandemia ci si aspetterebbe un incremento etico verso la comunità. Comunque ogni scelta ha una conseguenza.
Parlare di discriminazioni mi sembra ridicolo. Alcune categorie hanno il dovere di vaccinarsi, come medici e appunto professori. Possono benissimo decidere di non farlo, ma occorre che cambino mestiere.
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