giovedì 21 marzo 2019

DON CAMILLO. Liturgie laiche




FONTE: avvisi settimanali parrocchia di Albegno.

LITURGIE LAICHE

Liturgia: parola che deriva dal greco "popolo", "azione", significa perciò "azione di popolo".
Il termine liturgia è stato preso in proprio dalla religione per indicare i vari riti e le celebrazioni, ma non è ne originariamente ne esclusivamente un termine religioso (come il termine chiesa d'altra parte).
Anche oggi possiamo usarlo per indicare una svariata molteplicità di manifestazioni prettamente laiche.
Penso ad esempio alle manifestazioni che si concretizzano nei cortei o che si localizzano negli stadi o nei raduni dei concerti.....
Sono tutte forme di liturgia laica che hanno affinità con quella religiosa (naturalmente fatte le dovute differenze sopratutto di contenuti). Gli elementi comuni a tutte sono, ad esempio, l'assemblea (radunarsi insieme); la coralità (che scandisce lo slogan o canti); i simboli di riconoscimento ad una "fonte" di attrazione (la partita di calcio, piuttosto che l'oratore o la guida che offre gli impulsi...).
Però, penso tra me e me, che c'è differenza tra la liturgia laica e quella religiosa.
Si consideri la liturgia dello stadio di un concerto: devi pagare il biglietto d'ingresso (e non è poco); sei per lo più all'aperto ed esposto alle intemperie e comunque, nel migliore dei casi al freddo; dura una cifra (anche 2 ore o più); devi affrontare anche un viaggio non sempre breve con il problema dei mezzi pubblici o del parcheggio se si va con mezzi propri; per 2 ore di spettacolo devi investirne almeno 4 se non di più....
Per la liturgia sacra, invece, se consideri ad esempio la Santa Messa: l'ingresso è gratuito (tutt'al più spendi qualche centesimo di elemosina); sei in un luogo coperto e riscaldato; dura al massimo un ora; non devi fare lunghi viaggi per entrare  perché la chiesa è in paese....
Eppure la liturgia laica raccoglie nello stesso luogo decine di migliaia di "fans" che provengono da ogni parte; la liturgia sacra poche centinaia che provengono da un territorio ristretto (perché se la chiesa è un po' più lontana non si va. Nella liturgia laica una coralità e un coinvolgimento contagioso che sa smuoverti anche se non lo vuoi; nella liturgia sacra spesso c'è una freddezza che rende tristi....
Perché questa differenza? Da che cosa dipende? 
L'altro giorno mi sono fatto questa domanda ad alta voce. Chi mi stava vicino mi ha risposto: "la differenza sta nel tifo!"
Chi tifa una squadra si sente coinvolto in prima persona nelle vicende che la interessano.
Ma allora, mi domando (questa volta solo con il pensiero per non rischiare di ricevere risposte che mi scombussolano), se il tifo nella liturgia laica è il corrispettivo della Fede nella liturgia sacra, vuol dire che manca la Fede anche in chi è presente nella liturgia?

                                        don Camillo


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