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Attività fisica in gravidanza? Troppo pericoloso! FALSO
Durante la gravidanza una regolare, anche se leggera, attività fisica, come ad esempio fare lunghe passeggiate, ha numerosi effetti positivi.
La prevalenza dell'inattività fisica supera il 40% nelle donne e tende ad aumentare in gravidanza.
Molte donne, infatti, hanno paura di fare attività fisica (/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/a/attivita-fisica) in gravidanza considerandola rischiosa per sé e per il bambino.
Se la donna già praticava attività fisica ed è ben allenata, può continuare a praticarla, previa valutazione medica, evitando, ovviamente, quelle attività associate ad un certo livello di rischio.
Se non ha mai fatto sport, invece, è bene iniziare lentamente e aumentare gradualmente la durata e l'intensità dell'attività nel tempo.
In gravidanza sono da preferire attività aerobiche di moderata-bassa intensità, che non comportino un sovraccarico articolare, soprattutto a livello di bacino e colonna vertebrale. Da evitare invece, attività a rischio di cadute o traumi addominali come equitazione e ciclismo.
Le attività consigliate in gravidanza andrebbero praticate per almeno 150 minuti a settimana, in sessioni da 10 minuti suddivise nei vari giorni.
Un'attività fisica regolare, infatti, aiuta a migliorare l'umore e a mantenere la forma fisica, quando abbinata a una dieta (/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/d/dieta) equilibrata, riduce il rischio di vene varicose e gonfiori di mani, piedi e caviglie e può prevenire il mal di schiena. Inoltre, se svolta dall'inizio della gravidanza, riduce il rischio di diabete gestazionale del 36%.
E' bene, comunque, chiedere sempre consiglio al medico prima di praticare una regolare attività fisica.
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