FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 10/08/18.
Articolo "Quanti ragazzi dietro le quinte dell'Arena" di VALERIA STRAMBI.
Un calice di vino da servire, un cuscino da sistemare sulle gradinate e un sorriso di benvenuto in tutte le lingue da regalare agli spettatori.
Tra le piramidi dell'Aida e gli enigmi della principessa Turandot, si nasconde un esercito di giovani. Che hanno trovato casa e lavoro (temporaneo) all'Arena di Verona.
Nel "dietro le quinte" del grande teatro lirico all'aperto, infatti, lavorano centinaia di ragazze e ragazzi. Una vera e propria "invasione" che non ha paragoni in Italia.
Più o meno hanno tra i 18 e i 30 anni, provengono da tutta Italia, ma anche da Spagna, Germania, Cuba, Brasile e hanno scelto l'Arena come alternativa alla spiaggia.
Molti frequentano l'università ed è proprio attraverso gli annunci nelle bacheche delle facoltà o tramite il passaparola, che hanno scovato quello che si è trasformato in un mestiere. Tre mesi di impegno all'anno, da giugno a settembre (50 le serate tra lirica, concerti e balletti), per mettere da parte un po' di soldi, pagarsi l'affitto. Si entra in servizio alle sei del pomeriggio e si lavora fino a mezzanotte.
Ecco le storie di alcuni di loro.
"Sono venuta da Cordoba per studiare lingue" racconta Valentina, spagnola, studentessa Erasmus. "A giugno sarei dovuta rientrare, ma ho scelto di rimanere per fare questa esperienza".
Linda, invece, si è appena diplomata: "Dopo la maturità ho iniziato le serate all'Arena. All'inizio doveva essere solo un aiuto per pagarmi la stanza, poi si è trasformata in un'avventura".
"A volte, nel bel mezzo dell'opera e quando siamo in pausa, capita di ascoltare qualche verso" confessa Adi, cubana, una habituè nel team dell'Arena "E' indimenticabile poter vivere la musica da una prospettiva diversa".
Luca studia informatica: "Oggi, prima di entrare in servizio, ho sostenuto un esame. Non avrei mai rinunciato a farmi questa stagione".
I ragazzi, per essere scelti, devono sostenere un colloquio: "La selezione parte ad aprile" spiega Mariangela Chiaravalloti, responsabile dell'area nord-est per la Vivenda spa, la società che gestisce i punti ristoro dell'Arena. "Non chiediamo professionalità specifiche" dice "ma entusiasmo e voglia di imparare. Ci interssa dare ai giovani un'opportunità". Che, a giudicare dai numeri, è stata colta.
"Sono venuta da Cordoba per studiare lingue" racconta Valentina, spagnola, studentessa Erasmus. "A giugno sarei dovuta rientrare, ma ho scelto di rimanere per fare questa esperienza".
Linda, invece, si è appena diplomata: "Dopo la maturità ho iniziato le serate all'Arena. All'inizio doveva essere solo un aiuto per pagarmi la stanza, poi si è trasformata in un'avventura".
"A volte, nel bel mezzo dell'opera e quando siamo in pausa, capita di ascoltare qualche verso" confessa Adi, cubana, una habituè nel team dell'Arena "E' indimenticabile poter vivere la musica da una prospettiva diversa".
Luca studia informatica: "Oggi, prima di entrare in servizio, ho sostenuto un esame. Non avrei mai rinunciato a farmi questa stagione".
I ragazzi, per essere scelti, devono sostenere un colloquio: "La selezione parte ad aprile" spiega Mariangela Chiaravalloti, responsabile dell'area nord-est per la Vivenda spa, la società che gestisce i punti ristoro dell'Arena. "Non chiediamo professionalità specifiche" dice "ma entusiasmo e voglia di imparare. Ci interssa dare ai giovani un'opportunità". Che, a giudicare dai numeri, è stata colta.
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