FONTE: "Messaggero di sant'Antonio" giugno 2018.
Articolo: "Spegnete il display e accendete la fantasia".
A 73 anni Antonio La Cava è ancora un instancabile maestro sebbene sia ormai in pensione.
Dal 1999, dopo aver constatato la progressiva disaffezione dei ragazzini per la lettura a causa della loro solitudine tecnologica spesa tra computer, videogiochi e, poi, smartphone, con il suo Bibliomotocarro (www.ilbibliomotocarro.com) ha percorso oltre 180 mila chilometri - 50 mila solo negli ultimi tre anni - per portare i libri nei paesini della Basilicata, e non solo, con meno di mille abitanti dove bambini e adulti non possono disporre né di biblioteche né di librerie.
"Non ho mai tenuto un registro del prestito perché mi fido dei bambini - dice il maestro. Affidare loro un libro che devono restituire, significa responsabilizzarli".
La Cava ha già "bruciato" tre motocarri, "ma è già pronto il quarto in officina", precisa subito.
Agli anziani il maestro regala i libri delle scuole elementari perché "spesso si tratta di persone che, da bambini, hanno frequentato solo poche classi delle primarie e quei libri rappresentano oggi un tentativo di riannodare la loro vita attuale alla loro infanzia, condividendo magari la lettura con i propri familiari e nipoti".
La Cava promuove anche la scrittura con i "Libri bianchi" composti dai racconti dei bambini che iniziano una storia che, poi, qualche altro bambino, altrove, continua a scrivere, trasformandola così in un'opera collettiva.
Il Bibliomotocarro è anche una scuola di cinema itinerante.
I bambini sono coinvolti nella lettura di favole e poesie da cui devono elaborare sceneggiature di cortometraggi d'animazione o di fiction.
Che Antonio La Cava abbia avuto un'intuizione geniale lo hanno capito per primi i suoi piccoli lettori.
"Un ragazzino di quarta elementare di Francavilla Fontana (BR) - ricorda commosso - un giorno mi ha chiesto: "Maestro, come ti senti ad essere l'idolo di tanti bambini?".
Nessun commento:
Non sono consentiti nuovi commenti.