mercoledì 4 luglio 2018

SALUTE. I giocattoli per i bambini in ospedale


FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 15/06/18.
Articolo: "La corsia è una pista dove i bambini sorpassano la paura" di LAURA MONTANARI.

Con l'automobilina in sala operatoria, come fosse un gioco.
Niente barella, niente telo verde. Quando entrano in reparto, la caposala porta subito i piccoli pazienti nella stanza del parcheggio.
"Puoi scegliere per favore la macchinina o la moto che preferisci?".
E' così che i bambini ospiti della Chirurgica Pediatrica del San Matteo di Pavia, si dimenticano per un po' di essere in ospedale.
"Guidano la macchinina elettrica fino al letto della loro camera, la parcheggiano e con quella andranno in sala operatoria quando sarà il loro turno" spiega Luigi Avolio, primario del reparto e ideatore del progetto.
Da un mese è partita questa sperimentazione, unica in Italia. Si chiama "Bimbi no stress" e ha come obiettivo quello di eliminare ai bambini ricoverati il trauma di stare distesi sulla barella quando è il momento di andare in sala operatoria.
Dalle tonsille al braccio rotto, agli interventi più complessi all'addome e al torace, la sostanza non cambia: se il piccolo paziente lo vuole - e lo vuole sempre - può raggiungere la sala operatoria con una Cinquecento grigia, con una Bmw bianca, un quad, una Vespa o uno degli altri mezzi elettrici messi a disposizione dalla Peg Perego, azienda produttrice di giocattoli (e da una onlus) e regalati a questo reparto dell'ospedale pavese.
Il lungo corridoio che collega le camere alla sala chirurgica è diventato l'autostrada dei piccoli malati. Chi è troppo piccolo per "guidare" può lo stesso salire a bordo perché le automobili hanno anche un controllo remoto e si guidano a distanza con un telecomando.
In fondo al corridoio poi c'è il "tunnel magico" che porta alla sala operatoria e che ha il pavimento blu mare e i palloncini colorati.
In Francia, un piano simile è già collaudato; da noi ora muove i primi passi.
"L'obiettivo" continua il dottor Avolio, "è  quello di ridurre l'impatto negativo che l'ospedale può avere sul bambino. Il momento che precede un intervento chirurgico è sempre delicato, i piccoli sono spaventati, preoccupati; immettere un elemento legato al gioco come uma macchina elettrica ha degli effetti decisamente positivi".
Quali?
"In questo modo si elimina la sedazione preoperatoria che spesso viene somministrata con i farmaci" spiega il primario.
Il progetto, approvato dalla direzione sanitaria del San Matteo, punta a raccogliere i risultati che, in seguito, saranno presentati in sede scientifica. Così che anche altri ospedali si trasformino in piste di Formula Uno dedicate ai bambini malati.




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