mercoledì 13 giugno 2018

SCUOLA. Niente gita per i disabili


FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 06/04/18.
Articolo: "Vengo anch'io no tu no: niente gita se sei disabile" di SALVO INTRAVAIA.

No. Loro no. Niente viaggi d'istruzione per quasi la metà degli alunni disabili delle primarie e della scuola media.
Quando la gita prevede uno o più pernottamenti fuori casa, per gli alunni portatori di handicap la missione diventa (quasi) impossibile.
Le cause? Carenze organizzative, ma soprattutto gli enti locali che non aiutano adeguatamente le scuole costrette a lasciare a casa metà degli studenti della scuola media e due bambini dell'elementare su tre.
Il dato è stato recentemente pubblicato dall'Istat. Dalla ricerca emerge che il 22 per cento degli studenti con handicap della scuola secondaria di primo grado (le medie) dichiara di non aver partecipato al viaggio d'istruzione che prevedeva qualche notte fuori casa.
Analoga è la quota di chi invece ha partecipato: il 22 per cento (il 56 per cento degli intervistati ha dichiarato che nel 2016/2017 non si sono svolte gite con pernottamento).
Le cose non migliorano alle elementari: solo un bambino su tre ha potuto assaporare il piacere di una gita scolastica provando l'esperienza di dormire lontano dalle mura domestiche.
L'Istat approfondisce anche le motivazioni. Partendo dalla scuola media: qui nel 35 per cento dei casi le difficoltà sono insormontabili per "problemi legati alle condizioni di disabilità, mentre nel 5 per cento dei casi non si riesce a trovare un accompagnatore".
Antonello Giannelli, capo dell'Associazione nazionale presidi, prova a chiarire il quadro: "Le difficoltà che incontrano le scuole appartengono a due ordini di motivi: gli enti locali, che erogano i fondi per gli assistenti, non sempre riescono a fornire il servizio necessario, mentre le agenzie di viaggi che spesso fanno pagare anche assistenti o accompagnatori al seguito degli alunni disabili".
Eppure secondo Gianluca Rapisarda, direttore scientifico dell'I.Ri.Fo.R (formazione, ricerca e riabilitazione della disabilità visiva) "la normativa inclusiva italiana è tra le più avanzate al mondo. Ed è per questo che si resta esterefatti nell'apprendere che, proprio in Italia, al 22 per cento degli studenti disabili delle media vengano negati i viaggi di istruzione. Una grave discriminazione".
Ma per fortuna qualcosa sembra cambiare. Lo sottolinea Maria Vitale Merlo, a capo di Sfida (Sindacato famiglie italiane diverse abilità).
"Vero, le scuole sono più consapevoli: occorre garantire opportunità a tutti".



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